Il colosso tedesco della logistica portuale HHLA-Hamburger Hafen und Logistik AG, quotato sullo Xetra di Francoforte e proprietario da quasi quattro anni della maggioranza della PLT-Piattaforma Logistica Trieste (si veda altro articolo di BeBeez), si rafforza nello scalo marittimo friulano. Raddoppia infatti il capitale sociale della sua controllata HHLA PLT Italy, che passa da 24 a 48 milioni di euro, e acquista tramite quest’ultima il 100% di Logistica Giuliana srl, società concessionaria di alcune aree nel porto di Trieste, dalla società benefit Icop spa, tra i principali operatori europei nel campo del microtunneling e secondo operatore italiano nel settore delle fondazioni con attività anche nelle infrastrutture portuali (si veda qui il comunicato stampa), che l’aveva rilevata poco più di un anno fa dal Gruppo Arvedi attraverso un finanziamento di BNL e Unicredit da 20 milioni di euro con garanzia Sace (si veda altro articolo di BeBeez).
Con quest’operazione HHLA usufruirà di nuovi spazi limitrofi ai suoi 27 ettari che gestisce tramite PLT, società, quest’ultima, acquisita proprio da Icop. Logistica Giuliana corrisponde infatti all’area dove sorgeva fino a pochi anni fa l’impianto siderurgico della Ferriera di Servola.
Gli accordi prevedono anche lo sviluppo, nel quadro di una partnership pubblico-privata, del Molo VIII, il nuovo terminal container che dovrebbe essere costruito nei prossimi dieci anni con un investimento di 400 milioni di euro e oltre 500 addetti previsti, per la cui realizzazione è candidata la stessa Icop. Questo passaggio è “fondamentale nel processo di sviluppo del porto di Trieste”, primo porto italiano e quattordicesimo porto europeo per volume di tonnellate, “e rafforza la collaborazione con HLLA, nostro partner strategico per lo sviluppo dell’area. Siamo soddisfatti per come il programma stia procedendo e confidiamo di portare avanti efficacemente insieme l’impegno per lo sviluppo degli investimenti previsti”, ha spiegato Vittorio Petrucco, presidente di Icop, che ha firmato l’accordo di programma nel 2020 e coordinato il progetto di riconversione dell’ex Ferriera di Servola, ovvero di quella zona dello scalo da area siderurgica a portuale.
Nell’operazione di vendita di Logistica Giuliana, Icop è stata assistita in veste di advisor legale da CastaldiPartners, studio internazionale fondato nel 1996 con uffici a Parigi, Lione, Milano, Londra e Bruxelles (si veda qui il comunicato stampa).
“HHLA continua a perseguire attivamente la propria strategia ed è impegnata in HHLA PLT Italy e nell’espansione del sito di Trieste. Per questo motivo il 14 dicembre l’azienda ha concluso l’acquisizione della Logistica Giuliana srl adiacente al terminal PLT e continuerà lo sviluppo della vecchia area siderurgica in un’area portuale e logistica moderna e sostenibile”, ha commentato Philip Sweens, amministratore delegato di HHLA, a proposito dell’acquisizione di Logistica Giuliana.
“HHLA PLT Italy si è trasformata in un importante hub logistico in un mercato adriatico in forte espansione, vivendo una crescita dinamica sia in termini di dimensioni che di operatività. Il nostro impegno per l’efficienza si riflette nei collegamenti che già offriamo ai nostri clienti tra il Mediterraneo, l’Adriatico e i mercati in crescita dell’Europa centrale e orientale. L’espansione in corso del nostro terminal non solo sottolinea la nostra dedizione alla crescita, ma preannuncia anche un futuro entusiasmante, ampliando lo spettro dei servizi offerti”, ha aggiunto Antonio Barbara, amministratore delegato di HHLA PLT Italy.
“Non vediamo l’ora di iniziare la riqualificazione dell’area in cui opera Logistica Giuliana. Il nostro obiettivo è quello di trasformare l’ex spazio industriale in un polo logistico moderno e sostenibile, una trasformazione di cui beneficeranno sia la città di Trieste che l’intera regione”, ha detto dal canto suo Guyonne Querner, amministratore delegato di Logistica Giuliana.
HHLA PLT Italy prevede di chiudere il 2023 con 150 occupati diretti, 90mila semirimorchi movimentati, 21mila teus di traffici container imbarcati e sbarcati e 250mila tonnellate di merci varie transitate sulle sue banchine.
La capogruppo di Amburgo, HHLA, fa sapere in una nota che l’operazione, assieme all’aumento di capitale della controllata italiana, rappresenta “un ulteriore passo significativo verso la realizzazione del futuro Molo VIII di Trieste”, evidenziando che il proprio modello commerciale “include neutralità e indipendenza” e, “quindi, l’impegno alla parità di trattamento per tutti i clienti”. Un riferimento, questo, per sgombrare ogni dubbio sul fatto che l’ingresso della svizzera MSC-Mediterranean Shipping Company dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte nella capogruppo tedesca possa in qualche maniera stravolgere le condizioni operative e commerciali garantite finora.
MSC è diventato ufficialmente nei giorni scorsi il nuovo proprietario di HHLA assieme alla Città di Amburgo, grazie a una joint venture che ha lanciato un’opa a ottobre (si veda qui il comunicato stampa), conclusa la settimana scorsa, che ha portato i due soci a controllare il 92,3% del gruppo tedesco (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che MSC nei mesi scorsi è salito all’80% di Trieste Marine Terminal, la società che gestisce l’attuale terminal container al Molo VII dello scalo friulano (si veda altro articolo di BeBeez).