La fusione tra Fastweb e Vodafone Italia, ipotizzata circa un mese fa (si veda altro articolo di BeBeez), sta diventando realtà. Sono infatti in corso trattative avanzate ed esclusive tra l’elvetica Swisscom, che controlla Fastweb e che ha messo sul piatto 8 miliardi di euro in contanti e senza debiti per comprare il 100% di Vodafone Italia, e Vodafone Group (si vedano qui il comunicato di Swisscom e qui quello di Vodafone), gruppo britannico che alla fine di gennaio ha chiuso definitivamente le porte all’integrazione delle attività nel Belpaese con quelle della francese iliad, rifiutando la terza offerta in due anni. Qualora l’accordo anglo-svizzero anticipato da Bloomberg andasse in porto, con la successiva aggregazione tra Fastweb e Vodafone Italia, si creerebbe il secondo operatore italiano di telefonia fissa a banda larga, con una forte presenza nel settore business.
“In relazione alle informazioni pubblicate dai media su una potenziale transazione in Italia, Swisscom conferma di essere in trattative esclusive avanzate con Vodafone Group per l’acquisizione in contanti del 100% di Vodafone Italia. Swisscom intende unire Vodafone Italia con Fastweb, l’affiliata di Swisscom in Italia”, si legge nella nota del colosso svizzero. Dal canto suo, “Vodafone Group prende atto delle recenti speculazioni dei media e conferma che è in trattative esclusive con Swisscom in merito a una potenziale vendita di Vodafone Italia a Swisscom in contanti”, si legge nella nota del gruppo londinese.
“Sebbene i termini completi della transazione debbano ancora essere definiti, Swisscom e Vodafone hanno concordato un prezzo di acquisto preliminare per Vodafone Italia di 8 miliardi di euro su base cash e debt free. Si prevede che l’eventuale transazione sia in grado di accrescere il valore e il cashflow di Swisscom e che, a seguito dell’acquisizione, Swisscom mantenga almeno un rating aziendale ’A’ e che vi sia un impatto positivo sulla politica dei dividendi di Swisscom”, fa sapere ancora il gruppo elvetico, precisando assieme a Vodafone che “non c’è alcuna certezza che la transazione vada a buon fine”.
Vodafone ha aggiunto che, “previa conferma dell’accordo vincolante della transazione, le parti hanno concordato che Swisscom acquisirà Vodafone Italia per un valore aziendale di 8 miliardi di euro senza debiti e in contanti, soggetto ai consueti adeguamenti in fase di closing. L’enterprise value rappresenta un multiplo di circa 26 volte l’operating free cash flow (inteso come adjusted ebitda after lease al netto delle spese in conto capitale) previsto dagli analisti e 7,6 volte l’adjusted ebitda after lease atteso per l’esercizio che terminerà il prossimo 31 marzo”. Quest’ultimo multiplo, specifica Vodafone, esclude dall’ebitda after lease circa 176 milioni di euro di oneri infragruppo e 97 milioni di voci non-cash.
Il gruppo britannico ricorda di essersi “impegnato a lungo con diverse parti per esplorare il consolidamento del mercato in Italia e ritiene che questa potenziale transazione offra la migliore combinazione di creazione di valore, proventi anticipati in contanti e certezza della transazione per gli azionisti di Vodafone”.
Fastweb è il quarto operatore di telefonia fissa in Italia dopo TIM, Vodafone e WindTre e ha una rete nazionale in fibra ottica che si estende per oltre 30mila chilometri (si veda qui l’Osservatorio Agcom di fine 2023. Da dieci anni è in continua crescita in termini di clienti, ricavi ed ebitda rettificato e si è affermato come operatore leader nel quarto mercato europeo della banda larga. La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb, osserva Swisscom, riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente. Le maggiori dimensioni, la struttura dei costi più efficiente e il significativo potenziale di sinergia consentirebbero all’entità combinata di liberare valore per tutti gli stakeholder. La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici del Consiglio federale, che controlla l’operatore svizzero con il 51% del capitale.
Vodafone, dunque, ha deciso alla fine di uscire definitivamente dall’Italia, malgrado alla vigilia della diffusione dei due comunicati stampa tre fonti vicine al dossier abbiano riferito a Reuters che il gruppo guidato da Margherita Della Valle sarebbe stato in trattative per una quota di minoranza della newco nascente dall’integrazione delle sue attività italiane con Fastweb, che le avrebbe consentito di deconsolidare dal proprio bilancio il debito delle attività italiane.
Ricordiamo che Vodafone ha venduto l’anno scorso il 100% di Vodafone Spagna, in difficoltà, al fondo britannico Zegona Communications per 5 miliardi di euro, decidendo di concentrarsi nel Regno Unito dopo la recente fusione con Three UK, controllata di Hutchison. Il consolidamento del settore delle telecomunicazioni risiede nel fatto che nessun operatore sta ottenendo rendimenti superiori al costo del capitale, a causa della flessione dei ricavi e dei margini.
Secondo gli analisti, l’operazione annunciata dovrebbe incontrare meno ostacoli normativi rispetto a una combinazione con iliad, ma offrirebbe anche minori sinergie potenziali. iliad, controllata dal miliardario francese Xavier Niel, sta continuando a spingere su un consolidamento in Europa e due giorni fa ha reso noto un accordo per l’acquisto del 19,8% dell’operatore di telecomunicazioni svedese Tele2 dalla società di investimenti Kinnevik.