La notizia cattiva è che nel 2018 in Italia sono stati effettuati investimenti immobiliari per 8,8 miliardi, con un calo del 22% rispetto al 2017. Quella buona è che nel 2019 le prospettive per il real estate sono stabili e per gli hotel si prevede un boom. Lo dice CBRE in una nota diffusa nei giorni scorsi (si veda il comunicato stampa).
Secondo CBRE, la contrazione degli investimenti è dovuta all’incertezza politica italiana di buona parte del 2018, che ha contribuito all’impennata dello spread (soprattutto tra aprile e dicembre 2018), al rallentamento nella concessione del credito e quindi allo slittamento o alla cancellazione di alcuni investimenti immobiliari. Anche PwC e Urban Land Institute in un loro recente rapporto hanno puntato il dito contro la politica, che penalizza l’attrattività del real estate a Milano e a Roma (si veda altro articolo di BeBeez). Le due città sono i mercati immobiliari italiani principali, avendo raccolto rispettivamente investimenti per 3,1 e 1,9 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il 2019, CBRE vede prospettive stabili per il Belpaese, alla luce dell’approvazione della Legge di bilancio senza una procedura di infrazione a carico dell’Italia, che dovrebbe portare a una graduale riduzione dello spread.
CBRE analizza poi i risultati del 2018 e le prospettive per il 2019 per i diversi segmenti dell’immobiliare italiano: logistica, uffici, commerciale e hotel.
La logistica ha registrato investimenti pari a 1,112 miliardi, in contrazione del 10% rispetto al 2017. L’anno precedente, però, aveva segnato il record del settore grazie all’operazione Logicor, che aveva pesato per circa la metà del totale investito. Al netto di quest’ultima, il volume transato è raddoppiato rispetto all’anno precedente. La crescita dell’e-commerce continua a influenzare positivamente le performance dell’intero settore e il sentiment per il 2019 si conferma in linea con l’anno appena trascorso.
Negli uffici gli investimenti sono stati pari a 3,418 miliardi di euro (-17% rispetto al 2017). Di questi, 2 miliardi sono attribuibili alla sola Milano e 1,11 miliardi a Roma. Le due città continuano a polarizzare il mercato italiano in questo comparto. La contrazione del volume degli investimenti risente, oltre che della diminuzione dei finanziamenti, della mancanza di attività di sviluppo: l’offerta di prodotto si mantiene molto limitata.
Ci sono poi 2,243 miliardi di euro che sono stati investiti in immobili commerciali, con quindi un calo più contenuto rispetto al 2017 (-6%). In questo caso, la diminuzione è da attribuire al calo dei consumi. Nel 2019, si potrebbe assistere al completamento di alcune importanti operazioni su factory outlet.
Infine, gli investimenti in hotel sono stati pari a 1,321 miliardi nel 2018: in linea col 2017. Sono l’asset class più promettente per il 2019, in quanto si aspettano forti volumi di crescita e investimenti da parte di investitori internazionali, comprese alcune grandi catene alberghiere.