La scorsa settimana il fondo immobiliare alternativo chiuso BGS Opportunity Fund I, gestito da Borgosesia Gestioni sgr (controllata dallo sviluppatore italiano quotato sul MTA Borgosesia spa), ha effettuato il suo primo closing a quota 2,3 milioni di euro, di cui 200 mila euro apportati dal gruppo stesso. (si veda qui il comunicato stampa). BGS Opportunity Fund I è riservato a investitori qualificati, e ha l’obiettivo di investire in asset immobiliari nell’ambito di special situation, con un tasso di rendimento obiettivo del 10% annuo e una raccolta target di massimi 30 milioni di euro.
A inizio dicembre 2020 Borgosesia ha acquisito le quote sottoscritte dagli investitori della campagna di equity crowdfunding condotta sulla piattaforma Concrete per l’immobile Elle Building di Milano. L’operazione è stata conclusa a seguito dell’esercizio delle opzioni put & call rilasciate all’atto dell’ingresso nel capitale sociale di Elle Building srl di alcuni investitori, veicolati attraverso la piattaforma di crowdfunding immobiliare Concrete Investing. L’operazione si è chiusa sulla base di un corrispettivo complessivo pari a 1.691 migliaia di euro, contestualmente riconosciuto alle controparti (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel settembre scorso Borgosesia si è assicurata una linea di credito chirografaria di 3 milioni di euro. Il finanziamento ha una durata di 24 mesi, di cui 6 di preammortamento, ed è garantito all’80% dal Fondo di Garanzia (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel settembre scorso, insieme al veicolo lussemburghese Zetland Capital, che fa capo alla londinese Zetland Capital Partners, Borgosesia ha ottenuto da Illimity 12 milioni di euro di senior financing per l’acquisto di crediti (si veda altro articolo di BeBeez).
Borgosesia lo scorso agosto ha acquistato 3 loft a Cernobbio (Como) al prezzo di un milione di euro. L’acquisizione è stata portata a termine attraverso Cobe srl, società integralmente controllata da Borgosesia (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima a inizio aprile 2020 ha acquisito un immobile in via Rossini a Milano per 1,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso, invece, lo sviluppatore immobiliare ha comprato un immobile nel centro di Roma per 4 milioni di euro, attraverso la controllata Doria srl. L’operazione è avvenuta mediante compensazione con crediti, prevalentemente ipotecari, acquistati in precedenza dal gruppo per un valore di 3,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Sempre a marzo 2020, Borgosesia ha rilevato un altro immobile a Milano per 1,7 milioni di euro.
Nel luglio scorso la società ha avviato una cartolarizzazione di Npl tramite BGS Securities (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, si tratta di una cartolarizzazione revolving di crediti non performing con sottostanti immobiliari tra i quali i 6 milioni di Npl lordi acquisiti nello scorso mese di giugno (si veda altro articolo di BeBeez). La sottoscrizione delle relative notes sarà effettuata in un primo momento da società del gruppo mentre è previsto l’intervento di investitori terzi per quella delle tranche successive che saranno emesse in corrispondenza dell’acquisto di ulteriori crediti. Nel giugno scorso, Borgosesia ha rilevato altri crediti per un valore nominale pari a 2,5 milioni nell’ambito del closing dell’acquisizione del 100% del veicolo di investimento immobiliare Lake Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Borgosesia nel giugno 2020 ha lanciato anche la prima Spac nel settore immobiliare non performing, BGS Club Spac (si veda altro articolo di BeBeez), il cui varo era stato deliberato dal Consiglio di amministrazione di Borgosesia nell’aprile 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Infine lo scorso ottobre Borgosesia RE, società controllata da Borgosesia spa, ha annunciato che realizzerà un complesso immobiliare in provincia di Milano per conto di un gestore internazionale di Npl (si veda altro articolo di BeBeez).
Borgosesia è nata nel 1873 per lavorare tessuti e lana. Oggi acquisisce Npl ipotecari per impossessarsi degli immobili sottostanti, ristrutturarli e rivenderli. Borgosesia ha chiuso il 2019 con un patrimonio netto di 26,9 milioni di euro; un utile netto di 2,7 milioni (+69% dal 2018); un valore della produzione di 14,5 milioni, un ebitda consolidato rettificato di circa 5 milioni euro (+17,6%) e un debito finanziario netto consolidato in calo da 8 a 3,9 milioni. Si è trattato del primo bilancio chiuso dopo il perfezionamento della scissione, parziale e proporzionale a favore di Borgosesia del patrimonio della controllante CdR Advance Capital spa, quotata all’Aim Italia. Patrimonio che quest’ultima ha costruito conducendo attività di investimento in asset non performing. La scissione è stata condotta nel dicembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa), ma l’operazione era stata annunciata nel dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Da inizio settembre 2020 Borgosesia è in trattative con Consultinvest per verificare la possibilità di una collaborazione nel campo dei fondi alternativi focalizzati sull’economia reale (si veda altro articolo di BeBeez).
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