Negli ultimi 10 anni i rendimenti degli immobili commerciali in Italia si sono compressi. Nel 2018 sono rimasti stabili, in particolare per i prime shopping center e le high street di Milano e Roma. Nel quarto trimestre dell’anno, sono stati compresi fra il 2,8-3,5% di via Montenapoleone a Milano e il 6-8% per aree periferiche delle high street e retail park secondari. Lo calcola Duff&Phelps nella sua ultimo Real Estate Market Study on Italy’s Retail Sector.
I format retail più gettonati, come confermano i dati del CNCC (Consiglio Nazionale Centri Commerciali) sono i centri commerciali (78%), seguiti dai retail park (16%). Un’altra tendenza importante è il ritorno in città dei centri commerciali. La maggiore densità di format retail continua a registrarsi nel Nord, con una media di 320 mq di GLA ogni 1.000 abitanti. Nonostante la crescita dell’e-commerce, gli spazi fisici rappresentano ancora le fondamenta del valore di mercato, sia in termini di penetrazione che di quote di mercato. Le maggiori opportunità di investimento oggi sono nelle high street (soprattutto a Milano e Roma, ma anche nelle città secondarie turistiche come Venezia, Firenze, Verona, Bologna e Torino), nelle operazioni di Sale&Lease-back e nei Retail Park, asset class di interesse per il potenziale di sviluppo in Italia.
Savino Natalicchio, Managing Director Special Divisions and Feasibility, Duff & Phelps REAG, presente al Mapic Italy, ha messo in luce le zone più dinamiche di Milano: “Nel centro storico, meritano molta attenzione due aree.
La prima interessa la zona di piazza Cordusio fino a piazza Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele da una parte, e verso via Dante dall’altra, caratterizzata da una forte trasformazione, con la riconversione da terziario a commerciale, a partire dalla recente apertura di Starbucks (si veda altro articolo di BeBeez) e dall’atteso arrivo di Uniqlo fino alla prossima metamorfosi dell’ex palazzo Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). L’altro focus è piazza del Liberty, alle spalle di corso Vittorio Emanuele, dove l’apertura dello store Apple ha portato nuova linfa, accrescendo l’attrattività delle vie limitrofe”.
Altre opportunità interessanti sono in Porta Nuova, CityLife con lo Shopping District, i distretti del Fuori Salone (Brera-Garibaldi in primis), fino alla più periferica area ex industriale a sud dello Scalo Porta Romana trainata dalla Fondazione Prada.
Per quanto riguarda Roma, “è confermata l’attrattività di via Cola di Rienzo, soprattutto nel tratto compreso tra piazza Risorgimento e piazza Cola di Rienzo, asse preferito dai romani per lo shopping. Da menzionare la riqualificazione progressiva di via del Tritone che, dall’apertura di Rinascente, sta conoscendo un rinnovato appeal. Grande attenzione merita infine via Tomacelli che, dopo la ristrutturazione del flagship store Fendi e con l’arrivo di Lego e Feltrinelli Red, sta diventando la naturale prosecuzione dei flussi pedonali provenienti da via Condotti.”