Stevanato Group, azienda attiva nella produzione di articoli e prestazione di servizi prodotti, processi e servizi per l’industria farmaceutica, ha siglato con Pricoa Capital Group, società del gruppo assicurativo statunitense Prudential Financial, l’accordo per un programma di emissione di prestiti obbligazionari fino a un valore complessivo di 125 milioni di dollari (cosiddetta private shelf-facility), di cui è stata annunciata ieri una prima tranche da 50 milioni di euro, sottoscritta appunto da Pricoa.
Nell’operazione, Stevanato è stata assistita dagli studi legali Orsingher Ortu, Skadden e SAT. Inoltre hanno partecipato Mediobanca in qualità di sole lead arranger e structuring coordinator del prestito, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank e UniCredit Bank AG in qualità di co-arranger. Pricoa è stata supportata dallo studio Akin Gump Strauss Hauer & Feld (si veda qui il comunicato stampa).
Stevanato Group, che ha sede a Piombino Dese (Padova) ed è guidata dall’amministratore delegato Franco Stevanato, è un gruppo specializzato nel packaging dei medicinali e primo produttore mondiale di cartucce di insulina per il trattamento del diabete. L’azienda ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di 570,3 milioni (+10,9% dal 2018); un ebitda di 111,1 milioni. Nel corso del 2019 sono stati effettuati importanti investimenti per la costruzione del nuovo stabilimento produttivo di siringhe presso la sede centrale di Piombino Dese, che opererà a pieno regime nel 2021. Inoltre si è avviata la realizzazione del Centro d’Eccellenza Tecnologica (US TEC – Technology Excellence Center) a Boston, che sarà inaugurato il prossimo settembre ed offrirà servizi di analisi di laboratorio che studiano la caratterizzazione della chiusura dei contenitori e l’integrazione del sistema di chiusura nei sistemi di somministrazione del farmaco.
“I risultati che abbiamo raggiunto nel 2019 sono significativi e testimoniano l’eccellenza della nostra offerta e l’alta professionalità dei nostri collaboratori. Abbiamo varato un importante piano di investimenti per i prossimi quattro anni per consolidare e aumentare la nostra offerta di prodotti, tecnologie e servizi di qualità e ad alto valore aggiunto a supporto delle società biofarmaceutiche e della diagnostica. Vogliamo continuare nel percorso di crescita e sviluppo lavorando come partner affidabile con i nostri clienti a livello globale con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti”, ha commentato Franco Stevanato, amministratore delegato di Stevanato Group.
Stevanato nel 2016 ha acquistato per 95 milioni di euro le attività operative del gruppo tedesco Balda e il 65% della danese Svm Automatik, specializzata in apparecchiature per assemblaggio, packaging e soluzioni per la serializzazione del settore farmaceutico. Stevanato si era inoltre assicurata l’opzione, esercitabile nei prossimi anni, per acquisire il restante 35% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione di Balda era stata tutta finanziata da Mediobanca e Unicredit con due linee bilaterali da 50 milioni ciascuna, per un importo complessivo quindi di 5 milioni più alto rispetto al valore dell’acquisizione. Contestualmente Stevanato aveva ottenuto da Mps un’altra linea da 20 milioni per finanziare il circolante.
L’azienda ieri ha reso noto anche il suo piano industriale 2020-2023. Il piano prevede una crescita sostenuta a livello di marginalità e la prosecuzione del trend positivo in termini di fatturato, sensibilmente superiore a quello del mercato farmaceutico, che è stimato intorno al 5% annuo. In questa crescita giocheranno un ruolo importante i prodotti proprietari, che beneficieranno degli investimenti realizzati dal Gruppo negli ultimi anni in attività di ricerca & sviluppo e in acquisizione di brevetti. Il Gruppo si concentrerà infatti sullo sviluppo continuo di prodotti in vetro ad alto valore aggiunto, su sistemi in plastica per la diagnostica, sistemi di somministrazione del farmaco proprietari e in licenza, e infine su macchine per l’ispezione di contenitori e macchinari ad alta automazione per l’assemblaggio di dispositivi medici. All’interno del piano è previsto un significativo programma di investimenti, pari a quasi 400 milioni nel corso del quadriennio.
Ricordiamo infine che la famiglia Stevanato è proprietaria del family office Sfem, che nel gennaio scorso ha lanciato Arsenale sgr, società di gestione di fondi real estate (si veda altro articolo di BeBeez). La sgr nel giugno scorso ha chiuso la sua prima acquisizione a Boston. L’operazione è stata condotta tramite Areus I (Arsenale Reale Estate United States I), fondo immobiliare chiuso riservato a investitori qualificati. Il progetto prevede un investimento complessivo di circa 100 milioni di dollari tra acquisizione e adeguamenti, per riposizionare l’asset come complesso multi-tenant destinato a laboratori di ricerca e uffici/strutture di supporto (si veda altro articolo di BeBeez).
Pricoa Capital non è nuova a sottoscrivere bond in private placement emessi da medie società italiane. Lo ha già fatto con:
- Italian Entertainment Network – IEN (36 milioni), gruppo specializzato nella produzione di contenuti media e di eventi culturali, a cui fanno capo Filmaster Group e Civita Cultura;
- Fabbrica Italiana Sintetici – FIS (50 milioni), leader nella realizzazione di prodotti chimici per l’industria farmaceutica, la cui emissione rientra in uno shelf facility da 125 milioni di dollari (o equivalente in euro);
- Bonfiglioli Riduttori spa (shelf facility da 125 milioni di dollari o equivalente in euro), gruppo che progetta e realizza soluzioni per il controllo e la trasmissione di potenza nell’industria e nelle macchine operatrici semoventi e per le energie rinnovabili;
- Epta (20 milioni), gruppo italiano leader internazionale nel settore della refrigerazione per la grande distribuzione;
- Carco (30 milioni), specializzata nella produzione e distribuzione di guarnizioni industriali in elastomero per la tenuta dei fluidi, che nel febbraio 2019 ha poi rifinanziato l’acquisizione di Microflex Technologies con un nuovo bond sottoscritto da Pricoa da 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez);
- Ama (30 milioni), specializzata nella produzione di componentistica per il settore dei macchinari agricoli;
- GVS (50 milioni), di cui 40 per comprare l’americana Kuss Filtration;
- Crif (shelf facility da 125 milioni di dollari), con un private placement uno nel luglio 2016 del valore di 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e un altro bond da 30 milioni di euro nell’aprile scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Crif è uno dei principali operatori a livello internazionale nei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management.
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