Banca Ifis ha annunciato ieri l’acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati derivanti da contratti di fornitura di energia a persone fisiche e piccole imprese per un valore nominale di circa 54,4 milioni di euro corrispondenti a più di 45mila posizioni. Il portafoglio è stato ceduto da una delle principali società energetiche in Italia.
Per Banca Ifis si tratta della prima operazione nel settore degli Npl ceduti da utility. “Si tratta di un settore che abbiamo osservato a lungo e rispetto al quale abbiamo recentemente implementato alcune novità operative di gestione”, ha commentato Andrea Clamer, responsabile dell’area Npl di Banca Ifis.
Intanto, secondo quanto risulta a BeBeez, è stata la maltese Italo Sicav Plc ad acquisire a fine ottobre da Banca Ifis un portafoglio da 861 milioni di euro composto da oltre 42 mila posizioni di crediti chirografari al consumo di difficile esigibilità originate parecchio tempo fa e che si riferiscono quasi esclusivamente a persone fisiche. L’operazione era stata condotta tramite una cartolarizzazione, con il fondo che ha sottoscritto i titoli emessi dalla controllata Italo Spv srl, di cui è master servicer Securitisation Services (gruppo Finint) e di cui sub servicer è Credit Network & Finance (società veronese di credit management che fa capo al Gruppo Frascino). Italo Sicav è stata supportata sul piano leglae dagli studi Gitti and Partners di Milano, RCC Lex di Londra e Ganado Advocates di Malta.
Italo Sicav è nata nel 2015 come partnership tra Credit Network & Finance e Banca Zarattini, istituto svizzero specializzato nella gestione di patrimoni ed è gestita da Gamma Capital Markets Limited. A oggi, così Italo Sivac gestisce oltre 116 mila posizioni Npl per un valore nominale di 1,9 miliardi di euro.