Banca Intermobiliare ha annunciato ieri la cartolarizzazione di 601,1 milioni di euro crediti deteriorati (si veda qui il comunicato stampa), in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2019-2021 approvato nelle scorse settimane (si veda qui il comunicato stampa) e condiviso con il nuovo azionista di controllo Trinity Investment Designated Activity Company, che a seguito dell’opa chiusa alla fine dello scorso giugno fa capo ad Attestor Capital per circa il 70,63% (si veda altro articolo di BeBeez).
BIM punta infatti a diventare una banca capital light e prevede il ritorno a una completa focalizzazione sul private banking, con una attività creditizia circoscritta alla forma del lombard, per volumi contenuti e secondo rigorose politiche di valutazione del merito creditizio.
Tecnicamente, il portafoglio dei crediti deteriorati presenti sui libri di BIM alla fine dello scorso giugno è stato acquisito pro-soluto dalla società veicolo di nuova costituzione Nuova Frontiera SPV srl, che pagherà il corrispettivo a BIM entro fine dicembre, e che nel frattempo emetterà titoli asset backed di due diverse classi, una senior e l’altra junior. Entrambe le classi di titoli saranno sottoscritti per il 95% del valore nominale da Attestor Value Master Fund, mentre BIM sottoscriverà il rimanente 5%, nel rispetto della cosiddetta retention rule, per un controvalore dei titoli sottoscritti da BIM pari a circa 5,8 milioni di euro. Il prezzo di cessione è stato fissato in 147,7 milioni, quindi a circa il 24,6% del nominale, un prezzo che rispecchia il fatto che il portafoglio è prevalentemente rappresentato da esposizioni corporate e da esposizioni assistite da garanzie reali.
Il portafoglio crediti ceduto è composto da 199 posizioni a sofferenza per un valore lordo complessivo di 482,5 milioni di euro; 92 posizioni classificate come inadempienze probabili per un valore lordo complessivo di 116,5 milioni; due posizioni recentemente tornate in bonis, per un valore lordo complessivo di 2,1 milioni.
Il deconsolidamento del portafoglio crediti avrà efficacia contabile con l’approvazione della relazione al prossimo 30 settembre e avrà l’effetto di ridurre i RWA del gruppo di circa 210 milioni, in diminuzione del 19%. Gli effetti patrimoniali dell’Operazione, valutati insieme all’annunciato aumento di capitale di BIM in via di delibera per un massimo di 91 milioni, portano il patrimonio di vigilanza pro-forma della banca al 30 giugno 2018 a 154 milioni.
A supportare BIM nell’operazioni sono stati Banca Imi in qualità di arranger, RCC per gli aspetti legali, Prelios Credit Servicing come servicer del portafoglio; Securitisation Services come corporate servicer provider, computation agent, monitoring agent e RON, BnpParibas Securities Services come account bank, cash manager e principal paying agent. Il Comitato Amministratori Indipendenti si è avvalso del supporto di Kpmg per la redazione della fairness opinion e dello Studio Legale Bisogni e Associati per l’analisi dei profili legali dell’operazione