Banca Popolare di Bari, in amministrazione straordinaria, ha annunciato la cessione di crediti deteriorati per 2 miliardi di euro ad Amco (si vedano qui il comunicato stampa della banca e qui quello di Amco). Il portafoglio è composto per il 60% da Utp e per la parte restante da sofferenze. Il prezzo dell’operazione è di circa 500 milioni di euro. Nell’ambito della transazione, PwC ha assistito Amco, in qualità di financial advisor. L’efficacia della cessione è condizionata al verificarsi dell’integrale versamento dell’aumento di capitale della banca approvato nell’assemblea straordinaria dei soci tenutasi ieri.
La cessione del portafglio era attesa dal novembre scorso, ma all’epoca si ipotizzava un acquisto di Npl per un miliardo da parte di Amco e per un altro miliardo da parte di Mediocredito Centrale, l’istituto controllato dal Ministero dell’Economia attraverso Invitalia (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Banca Popolare di Bari nell’agosto 2019 ha condotto due operazioni di cartolarizzazione su crediti in bonis per circa 2 miliardi di euro complessivi, di cui una su crediti alle imprese per 1,2 miliardi e una su mutui residenziali per 850 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). A luglio 2019 la banca aveva invece comunicato di aver effettuato una cartolarizzazione sintetica su un portafoglio di crediti in bonis erogati a pmi e per l’acquisto di immobili residenziali per un totale di 3 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Articolo modificato mercoledì 1 luglio 2020 alle ore 14.51. Si aggiunge il consulente finanziario dell’operazione)