Le sofferenze nette del sistema bancario italiano sono scese a fine novembre 2017 a 66,3 miliardi, (3,74% degli impieghi), dai 65,9 miliardi di fine ottobre e in forte calo rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). Lo ha calcolato l’Abi ieri nel suo ultimo bollettino mensile, dopo aver stimato lo scorso dicembre che di questo passo a fine 2019 le sofferenze nette saranno scese a 42,5 miliardi. Quanto al dato lordo, a fine novembre le sofferenze erano scese a 173 miliardi dai 190 miliardi di fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta di un buon biglietto da visita da presentare oggi pomeriggio in via Nazionale, sede di Banca d’Italia, dove si terrà il primo confronto dell’anno tra le grandi banche italiane e il capo della Vigilanza della Bce, Daniele Nouy, per riprendere il dialogo sui crediti deteriorati. Attorno al tavolo con la Nouy si siederanno i rappresentanti di 15 banche italiane vigilate da Francoforte, il direttorio di Bankitalia, compreso il governatore Ignazio Visco, e i vertici dell’Abi.
Partendo dagli ultimi dati, gli istituti potrebbero, dunque, chiedere il riconoscimento dei passi avanti fatti dal sistema e una maggiore tolleranza per quelli ancora da compiere, sottolineando le conseguenze indirette di un’eventuale nuova stretta sui prestiti alle imprese e dunque sulla ripresa economica.