C’erano poco più di 118 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi sui bilanci dei primi sette gruppi bancari italiani a fine marzo 2019, in calo dai 121 miliardi di fine 2018, con i crediti UTP che pesavano in media per il 43% sul totale, in linea con quanto già si era evidenziato a fine 2018.
Lo ha calcolato BeBeez, sulla base di quanto riportato dalle trimestrali di Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, UBI Banca, Banco Bpm, BPER e Credem e dai bilanci dello scorso anno. L’inchiesta è stata pubblicata sulla newsletter di marzo di TMA Italia, l’associazione italiana dei turnaround manager, curata da BeBeez e dedicata agli associati. Gli abbonati a BeBeez News Premium possono leggere l’inchiesta qui (scopri qui come abbonarti).
Il secondo approfondimento della newsletter riguarda un aggiornamento sulle società in procedura concorsuale. A oggi ci sono 440 società italiane che nel 2017 o 2016 avevano registrato ricavi per 500mila euro e che sono entrate in una procedura concorsuale da inizio 2019 oppure che hanno registrato il deposito di nuovi documenti relativi a una procedura già aperta in precedenza. Il calcolo è di Leanus, nello studio periodico condotto per BeBeez. Nell’aggregato, nel 2017 quelle stesse società avevano registrato ricavi per circa 3,27 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,83 miliardi del 2016, e un ebitda margin negativo per il 6,1%, rispetto a un dato positivo per il 3,18% nel 2016, con ricavi medi per circa 7,4 milioni dai circa 8,8 milioni del 2016
In particolare, ben 318 aziende sulle 440 in questione già in relazione ai bilanci 2017 cadevano nella categoria ad alto rischio sulla base del Leanus Score, un indicatore proprietario che misura il grado rischio associato a una situazione contabile di impresa sulla base di un algoritmo che potenzia lo Z-Score di Altman e tiene conto delle peculiarità del sistema delle imprese italiane. C’erano comunque 43 aziende che invece avevano un Leanus Score basso, a indicare che il tradizionale approccio quantitativo di valutazione del rischio di credito non è sempre sufficiente per catturare i segnali di crisi in anticipo.
Gli associati TMA, così come gli abbonati a Leanus (cogli qui l’offerta estiva in tandem con BeBeez Private Data) possono leggere la tabelle che riportano le prime 220 aziende del gruppo che nel bilancio 2017 indicavano un debito finanziario netto negativo superiore ai 100 mila euro. A guidare la classifica c’è Pasta Zara, seguita da una serie di società di costruzioni.