Borgosesia, gruppo immobiliare quotato su Euronext Milan e attivo nel settore degli investimenti in asset non performing e alternativi, ha annunciato venerdì 19 aprile da un lato l’avvio di una negoziazione in esclusiva volta all’acquisizione dell’intero capitale di OneOSix spa, intermediario finanziario 106 TUB con sede a Verona, specializzato nell’acquisto e gestione di crediti deteriorati, e dall’altro lato l’emissione di obbligazioni non convertibili e di commercial paper fino a un massimo di 50 milioni di euro in più tranche (si veda qui il comunicato stampa).
Socio di riferimento di OneOSix a oggi è Istituto Atesino di Sviluppo spa, con il 49,86% del capitale (che è anche socio di Borgosesia con il 24,685%), seguito dalla Zarco srl della famiglia Zanoni (15%), Mediocredito Trentino Alto Adige (9,59%), F.lli Poli spa (9,5%), Immobiliare Adige srl (7,14%), Net Insurance spa (5%), e soci minori (4%). Amministratore delegato di OneOSix è poi Davide Ferrari, che siede anche nel consiglio di amministrazione di Borgosesia, così come Manuela Zanoni (consigliere di OneOSix e socio, attraverso Zarco srl) e come Giorgio Franceschi, vice presidente di entrambe le società.
L’acquisizione di OneOSix, che sarà condotta dal gruppo Borgosesia attraverso la controllata BGS Alternative srl, è subordinata all’esito positivo delle attività di due diligence, alla conclusione di accordi vincolanti e al nulla osta della Banca d’Italia, cui verrà inoltrata istanza nel mese di maggio.
OneOSix è stata valutata 5,5 milioni di euro e prevede un pagamento del relativo corrispettivo per il 45% circa al closing e, per il restante, alla scadenza del 24° mese successivo, a fronte del riconoscimento di un interesse di dilazione pari al tasso euribor 3 mesi più uno spread di 50 punti base. Alla chiusura dello scorso esercizio, OneOSix presentava un patrimonio netto 3,4 milioni di euro e un CET1 ratio pari a 46,8%, che garantisce spazi di crescita delle attività di intermediazione e sinergie operative con Borgosesia.
L’operazione consentirà di potenziare le attività alternative di Borgosesia, come previsto dal Piano Strategico 2024-2026 approvato lo scorso dicembre, accelerando la crescita dei servizi per conto di investitori terzi ed estendendo l’attività di Borgosesia al trading su crediti deteriorati e la generazione di nuove opportunità di investimento selettivo, incluse eventuali posizioni ancora attive (UTP e Stage 2), nonché di intervenire attivamente nei processi di ristrutturazione finanziaria dei singoli debitori. Borgosesia prevede di beneficiare, attraverso il consolidamento di OneOSix, fra l’altro della generazione di flussi commissionali e ricavi indipendenti dalle proprie attività dirette di investimento.
Mauro Girardi, vice presidente e amministratore delegato di Borgosesia, ha commentato: “L’ipotizzato acquisto di OneOSix, insieme ad una flessibile dotazione finanziaria addizionale, rappresentano per il gruppo un significativo fattore di crescita, a servizio della strategia di sviluppo delle masse gestite anche per conto di investitori terzi. Il nuovo assetto offrirà inoltre la possibilità di avvicinarsi a situazioni di crisi ancora in stato embrionale, grazie soprattutto alle recenti modifiche della normativa fallimentare, una nuova frontiera per un operatore, come Borgosesia, da sempre focalizzato su esposizioni single name con la potenzialità di generare valore”.
Sul fronte dell’indebitamento, ricordiamo che a fine 2023 il gruppo aveva in circolazione altri tre bond: uno a scadenza 2024 per 8,6 milioni di euro con cedola 6,25%, uno a scadenza 2026 da 20 milioni e cedola 5,5% e un altro da 15 milioni con cedola step-up a scadenza 2027. Il tutto in presenza di un indebitamento netto consolidato di 76,7 (da 39,3 milioni a fine 2022), a fronte di un patrimonio netto di gruppo, compresa la quota di terzi, pari a 64,4 milioni (+1,4 milioni). Emerge dai risultati 2023 del gruppo, presentati a fine marzo (si veda qui il comunicato stampa), che hanno evidenziato un utile netto del gruppo, compresa la quota di terzi, pari a 5,63 milioni (da 8,16 milioni nel 2022), un volume della produzione e margine lordo delle attività operative (riclassificato) rispettivamente pari a 23,3 milioni e 6,6 milioni (rispettivamente da 25,6 milioni e 15,8 milioni) e un ebitda consolidato di 10,2 milioni (da 12,3 milioni).
Tra le ultime operazioni annunciate dal gruppo, ricordiamo che lo scorso marzo ha annunciato la vendita per 4 milioni di euro delle partecipazioni di minoranza in due società legate a un resort di lusso all’isola d’Elba: Le Caviere Elba Island Resort srl e Le Caviere Gest srl, che erano in portafoglio alla controllata Borgosesia Real Estate srl. Le stesse partecipazioni erano state acquistate da Borgosesia per 2 milioni di euro, nel giugno 2022 (si veda altro articolo di BeBeez).