Performance ancora sottotono per i portafogli di NPL cartolarizzati italiani nei primi nove mesi del 2023, ben al di sotto della media dei due anni precedenti per lo stesso periodo. Nel solo mese di settembre, i volumi sono invece calati rispettivamente del 25% rispetto a quelli di settembre 2022, e del 42% dallo stesso mese del 2021. E’ quanto emerge dall’ultima Italian NPL securitisation performace review di Scope Ratings, secondo cui sono invece più confortanti i dati su base mensile, con gli incassi che a settembre sono quasi raddoppiati, passando a 137 milioni dai 69 milioni di euro del mese prima.
Le vendite di quote di portafogli cartolarizzati hanno contribuito in modo significativo agli incassi di settembre 2023, con il 23% dei proventi lordi, dato in controtendenza con la media dei primi nove mesi dell’anno, in cui le vendite di note avevano rappresentato solo il 7% degli incassi. Le DPO (21% a settembre) sono risultate in linea con la media dei nove mesi (22%). Infine, i recuperi giudiziari hanno rappresentato il 56% degli incassi a settembre, contro il 71% della media per i primi nove mesi.
Questa situazione è rappresentata dagli indici NPL di Scope, che riflettono l’andamento dinamico delle transazioni NPL italiane oggetto dello studio, originate prima del Covid. Il report si basa sui rapporti mensili di servicing disponibili fino a settembre 2023.
Ricordiamo che le performance delle cartolarizzazioni vengono misurate in base al cumulative collections ratio (CCR), che si riferisce all’importo totale degli incassi (al lordi o al netto delle spese di recupero) rispetto alle aspettative iniziali del business plan stilato dal servicer, e in base al net present value cumulative profitability ratio (NPVCP ratio), che normalmente confronta il valore attuale dei flussi di cassa netti ricevuti per le posizioni completamente chiuse rispetto al business plan iniziale del servicer.
A maggio, Scope aveva rilevato che, nel 2022, i portafogli di NPL cartolarizzati italiani avevano avuto performance contrastanti (si veda altro articolo di BeBeez), con il 57% del totale delle operazioni mappate che avevano superato le previsioni di incassi netti rispetto ai business plan di una media del 109%, mentre il resto aveva disatteso le aspettative, in media, del 25%. La sottoperformance dei portafogli di NPL cartolarizzati, aveva spiegato Scope nel suo Italian NPL securitisation performace review, era stata in gran parte determinata dagli arretrati dei procedimenti giudiziari, accumulatisi a causa della crisi pandemica. Gli accordi extragiudiziali e le vendite di note avevano favorito i flussi di raccolta, ma ciò era avvenuto a scapito di sconti molto elevati, il che spiega perché la performance complessiva rispetto alle aspettative iniziali di Scope sia stata nettamente negativa.
Il trend al di sotto delle aspettative per l’NPL italiano era poi stato confermato a giugno anche da Moody’s, che era anche andato oltre mettendo in guardia sui maggiori rischi in cui incorrono quelle stesse cartolarizzazioni, come conseguenza del persistente scenario di tassi di interesse elevati (si veda altro articolo di BeBeez).