
Quotazione entro fine anno all’MTA o allo Star e forse una pre-ipo nel primo semestre. E’ questo il programma del 2021 di Davis & Morgan, la merchant bank specializzata in investimenti in crediti deteriorati ipotecari garantiti da immobili residenziali nella città di Milano, fondata dal ceo Andrea Bertoni.
Lo ha detto lo stesso Bertoni a BeBeez, precisando che “l’ipo sarà tutta in aumento di capitale per poter dotare la società di maggior flessibilità operativa. L’idea è triplicare il patrimonio netto, portandolo dagli attuali 6 milioni di euro ad almeno 15 milioni. Avere in dotazione un capitale importante ci permetterà di fronteggiare una forte crescita dimensionale e allo stesso tempo ci aiuterà a cogliere le opportunità di investimento che ci attendiamo possano presentarsi soprattutto nel 2022 e negli anni a seguire”.
In relazione alla corrente situazione economica e al conseguente blocco delle aste immobiliari (si veda altro articolo di BeBeez, ndr) Bertoni ha poi aggiunto: ‘Sebbene l’impatto economico del continuo blocco delle procedure esecutive sia stato e sarà per noi limitato, è ovvio che il nostro mercato sconti l’incertezza sui tempi di recupero dei crediti e quindi sul rispetto degli obiettivi dei business plan. E il problema è che nella pianificazione dei nostri investimenti non possiamo prevedere che cosa deciderà ancora il governo su questo fronte. Nessuno può dire se e sino a quando il blocco delle aste verrà prorogato. Per questo motivo in questi mesi siamo particolarmente conservativi nell’attività di acquisto”.
Circa l’eventualità che Davis & Morgan ricorrerà anche quest’anno al mercato dei bond, che ha utilizzato più volte in passato, Bertoni ha detto: “Sinora abbiamo emesso bond per un totale di circa 25 milioni di euro, spalmati su più emissioni, tutte quotate all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana. Grazie a questa provvista abbiamo potuto investire in maniera mirata e continuativa e a oggi abbiamo a bilancio circa 50 milioni di euro di crediti ipotecari, in netto aumento dai soli 7,8 milioni del 2018, e altri 6 milioni di crediti unsecured acquisiti da utilities o da istituti finanziari per prestiti a consumo e alle imprese. In media investiamo in crediti di piccole dimensioni da 1-1,5 milioni di euro l’uno, ma siamo molto attivi e ogni mese investiamo tra tre e cinque milioni di euro. Dopodichè abbiamo anche un turnover veloce, perchè di norma acquisiamo crediti in sofferenza che sono già piuttosto avanti nella lavorazione per cui arriviamo presto in asta e a quel punto o qualcuno compra l’immobile e noi rientriamo del credito oppure troviamo un accordo extragiudiziale con il proprietario dell’immobile. E’ chiaro che ora il turnover è più difficile per il blocco delle aste”.
L’unico credito single name che si distingue per dimensioni nel portafoglio di Davis&Morgan è quello acquisito da Morgan Stanley a fine giugno, garantito dall’immobile dell’hotel Fifty House in via Cellini a Milano. Un’acquisizione che era stata finanziata da Illimity nell’ambito di un’operazione più ampia (si veda altro articolo di BeBeez). Proprio quell’operazione con Illimity ha dotato Davis&Morgan di una importante provvista di funding a cui attingere.
Illimity aveva infatti finanziato per 13 milioni di euro Davis&Morgan, andando a sottoscrivere tutte le note senior e parte delle note mezzanine e junior della cartolarizzazione condotta dal veicolo Mizar spe srl, che aveva poi acquistato crediti garantiti da asset immobiliari per un valore nominale complessivo di 27,4 milioni di euro. Quei crediti erano stati ceduti da diverse banche e acquistati da Davis&Morgan prevalentemente nel 2019. Ora, via via che i crediti del portafoglio vengono recuperati, si liberano capitali da impiegare in nuovi investimenti, visto che l’investimento di Illimity è a medio-lungo temine. E di nuove opportunità di investimento quest’anno, complice l’emergenza Covid-19, Bertoni se ne aspetta parecchie.
Davis & Morgan è un intermediario finanziario iscritto all’albo di Banca d’Italia ex art. 106 del Testo Unico Bancario ed è controllato al 65% da Bertoni e da Gianandrea Cherubini (consigliere e coo). Dal gennaio 2018 la merchant bank annovera tra i propri azionisti per una quota del 25% anche la famiglia Oetker, proprietaria, tra l’altro, della società multinazionale alimentare Hero AG, produttrice delle note marmellate. Fra gli altri azionisti, con il 6%, rientra anche il presidente Hugh Malim, il quale ha ricoperto a partire dal 1992 e per oltre 20 anni la carica di country manager per l’Italia di Barclays Bank Group.
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