Gardant, tra i principali servicer italiani di crediti distressed, nato nell’estate del 2021 dalla scissione dell’ex gruppo Credito Fondiario (si veda altro articolo di BeBeez) e controllato dall’asset manager statunitense Elliott, ha attivato un Punto di Accesso (PdA) proprietario al Processo Civile Telematico presso il ministero della Giustizia.
Sembra una questione meramente tecnologica, ma nella realtà si tratta di un passo cruciale, che consentirà infatti all’istituto guidato dal ceo Mirko Briozzo di attingere direttamente ai dati e documenti presenti nel sistema della giustizia italiana, ottenendo così il pieno controllo anche di fonte di informazioni e conoscenze rilevanti su come i dati e i documenti sono organizzati e distribuiti. “L’obiettivo è slegarsi dall’intermediazione di altri player e rendersi indipendenti in questo ambito, continuando al contempo ad avvalersi dei legali incaricati nell’ambito dei processi di recupero”, spiega a BeBeez Alberto De Maggi, direttore generale del gruppo Gardant, che aggiunge “L’accesso a questi dati e documenti consente in parallelo di applicare soluzioni innovative, basate ad esempio sull’intelligenza artificiale per recuperare i dati necessari in automatico dai registri, o per addestrare l’AI generativa. Progetti che al momento stiamo sviluppando al nostro interno”.
De Maggi si riferisce ai sistemi in fase di sviluppo nell’ambito dell’iniziativa Data Gardant, in cui rientra lo stesso PdA, ovvero il laboratorio interno di innovazione tecnologica in ambito Data Science, Artificial Intelligence & Advanced Analytics, lanciato anch’esso a fine 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e al servizio delle attività di gestione e di investimento del Gruppo. “Grazie a questa iniziativa, che fa leva su un team interno di Data Scientist nonché di collaborazioni con fintech e istituzioni esterne, Gardant è in grado di sviluppare sistemi proprietari data driven ed estrarre informazioni a valore aggiunto” sottolinea De Maggi. Le collaborazioni sono soprattuttoo quelle con con la scaleup fintech milanese Cardo AI, avviata lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez) per potenziare ulteriormente la capacità di elaborazione di grandi quantità di dati finalizzata alla produzione di report avanzati, anche nell’ambito di cartolarizzazioni, e quella più recente, risalente a giugno /si veda altro articolo di BeBeez) con OutSystems, che si prefigge di potenziare ulteriormente lo sviluppo di applicativi di utilizzo interno al gruppo Gardant.
Il PdA consente al personale di Gardant di accedere a dati pubblici e privati su ciascuna procedura giudiziale in cui Gardant sia parte in causa. Inoltre, può dare accesso ai documenti sui procedimenti e consentire l’utilizzo di dati aggiornati e puntuali nello sviluppo di modelli e algoritmi proprietari Gardant. In ultimo, ma non per importanza, è fondamentale per aggiornare in tempo reale gli asset manager su ciascuna posizione, dal tribunale direttamente sui sistemi Gardant.
Il credit servicer aveva avviato a fine 2022 l’iter di accreditamento per diventare uno dei “punti di accesso” ufficiali ai servizi del Processo Civile Telematico. Nel febbraio di quest’anno è arrivata la lettera di nomina. La piena integrazione con l’architettura informatica di Gardant è stata raggiunta lo scorso agosto. I sei mesi precedenti sono serviti a verificare se l’impianto tecnico organizzativo di Gardant fosse adeguato.
“Nel settore del credit management” spiega De Maggi “è di importanza strategica la capacità di saper trattare in modo evoluto e integrato il dato digitale di tipo giudiziale. L’attivazione di un nostro PdA ci consente di superare i limiti di un modello in cui la raccolta dei dati giudiziali è intermediata da un terzo soggetto, sia esso il singolo avvocato che gestisce la posizione o, per elaborazioni più consistenti, provider specializzati nella gestione e vendita di tali dati. In questo modo, la Società può gestire direttamente l’accesso ai registri, agli atti dei processi e a un numero più ampio, completo e aggiornato di documenti, dati e informazioni”.
Sebbene strutturato come una piattaforma di servizi vendibili a utenti terzi, Al momento il PdA di Gardant è al momento destinato esclusivamente a sostenere il business del gruppo e a rendere i processi più efficienti, oltre a consentire alla società di imparare a padroneggiare, senza intermediazione, dati e documenti del Dominio Giustizia che vadano ad alimentare il sistema ìData Gardant. “A differenza delle soluzioni fornite da operatori esterni, infatti, il PdA di Gardant si integra via API direttamente con l’infrastruttura tecnologica del Gruppo, offrendo non solo maggiore rapidità di esecuzione, ma anche maggiori capacità in termini di consultazione ed estrazione di dati dai registri del Dominio Giustizia” conclude De Maggi.