FBS Next, il servicer di crediti deteriorati lanciato nell’ottobre 2020 da Paolo Strocchi e dai figli Federico e Filippo e partecipato da Tinexta (si veda altro articolo di BeBeez), ha lanciato Argo UTP Solutions, uno strumento per gestire gli UTP delle banche e massimizzarne il valore. Lo riferisce MF Milano Finanza, secondo il quale lo strumento è stato sviluppato insieme all’advisor PwC.
Ricordiamo che Paolo Strocchi, che aveva fondato il servicer FBS ceduto poi nel 2019 a Banca Ifis (si veda altro articolo di BeBeez), insieme ai figli controlla direttamente e indirettamente il 70% di FBS Next, mentre Tinexta partecipa al capitale con il 30%, con un investimento di circa 2 milioni. L’idea strategica di FBS Next è gestire in maniera sartoriale i portafogli di crediti bancari deteriorati tramite l’integrazione della grande capacità maturata dalla famiglia Strocchi negli ultimi 23 anni nel settore e la tecnologia, il know-how e l’esperienza di Innolva e Revaluta, entrambe società controllate del Gruppo Tinexta.
E infatti proprio la tecnologia è la caratteristica dello strumento sviluppato da FBS Next per la gestione degli UTP. Si tratta infatti di un algoritmo che è in grado di generare per ogni singola posizione UTP una lista di possibili soluzioni con relativo rating di convenienza. Argo UTP Solutions prevede anche un assetto organizzativo che, se da un lato consente di ridurre drasticamente i tempi di lavorazione grazie a procedure e processi interni allineati al nuovo modello decisionale, dall’altro lato punta sulla specializzazione dei team di gestione per ciascun segmento di portafoglio.
Paolo Strocchi ha spiegato: “Argo nasce in un periodo particolarmente delicato per il sistema bancario in cui l’attenzione per il comparto degli UTP è alta e gli istituti sono alla ricerca di soluzioni d’avanguardia per assistere la clientela. Già oggi gli UTP sono la asset class più rilevante nello stock di credito deteriorato in carico alle banche, con un peso specifico di 49 miliardi a metà del 2021. Si tratta peraltro di crediti molto diversi rispetto alle sofferenze e richiedono un approccio industriale, non liquidatorio”.
Tinexta (ex Tecnoinvestimenti) è un gruppo quotato sul segmento Star di Borsa Italiana e tra gli operatori leader in Italia nei servizi di sicurezza digitale (Digital trust), di informazione e gestione del credito (Credit Information & Management) e servizi per il marketing internazionale (Sales & Marketing Solutions). La società era sbarcata all’Aim Italia (oggi Euronext Growth Milan) nel 2014 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo un aumento di capitale da 22,8 milioni di euro a un prezzo di 3,40 euro ciascuna. In quell’occasione Tecno Holding, la holding delle principali Camere di Commercio nazionali, era scesa dal 100% al 78,86%. Successivamente nel 2016 Tecno Holding aveva ceduto il 22% del capitale con un’operazione di accelerated bookbuilding, sempre a 3,40 per azione, restando così al 56,86% (si veda qui il comunicato stampa di allora), e in quell’occasione Quaestio Capital Management sgr, per conto del fondo Quaestio Italian Growth Fund, aveva acquisito una quota di circa il 10%. Tecno Holding e Quaestio avevano poi sottoscritto pro-quota l’aumento di capitale di Tecnoinvestimenti da 50 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora). Tinexta si è poi trasferita allo Star. Tra gli altri azionisti rilevanti di Tecnoinvestimenti c’era anche Cedacri, la società specializzata nella fornitura in outsourcing di servizi di IT per le banche, oggi controllata dalla ION Investments di Andrea Pignataro. Nel 2018 Cedacri aveva ceduto, in accelerated bookbuilding (abb) a 6,7 euro per azione, il 4,25% del capitale, restando con l’1,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Quaestio Italian Growth Fund detiene oggi l’1,7% di Tinexta, dopo aver ceduto sempre con abb nel novembre 2020 l’8,22% del capitale, incassando 71,9 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Il titolo Tinexta contestualmente aveva perso il 5,44% in Borsa.