Intesa Sanpaolo conferma il proprio status di banca Zero-NPL, registrando nel primo semestre 2023 un flusso di crediti deteriorati ai minimi storici e il più basso costo del rischio della storia dell’istituto (25 punti base annualizzato). Lo stock di esposizioni deteriorate ha proseguito il trend dei trimestri precedenti diminuendo nel secondo trimestre ad un totale lordo di 10,4 miliardi rispetto ai 10,8 miliardi di marzo agli 11,1 miliardi del giugno 2022. 5,3, invece, i miliardi di Npl netti sui 5,4 del primo trimestre e dai 6,2 miliardi dello scorso anno (si veda qui comunicato stampa e presentazione agli analisti).
Rispetto al dicembre 2022, lo stock di crediti deteriorati diminuisce del 3,6% al netto delle rettifiche di valore e del 2,5% al lordo, con incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi pari all’1,2% netto, ma con la nuova metodologia Eba, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’1% netto e 1,9% lordo. Stabile la percentuale netta rispetto al trimestre precedente, con stock lordo ridottosi dello 0,1% dal 2% di marzo.
Ricordiamo che nel primo trimestre lo stock lordo aveva risentito dei 500 milioni relativi all’esposizione in Russia che aveva fatto aumentare il rapporto sui crediti totali dello 0,1% rispetto all’1,9% del quarto trimestre, mentre tra aprile e giugno l’esposizione verso Mosca è diminuita fino allo 0,7% del totale degli impieghi verso la clientela in rapporto al 3,2% del giugno 2022, con una riduzione totale su base annua del 77% (si veda altro articolo di BeBeez).
In leggera diminuzione i crediti in sofferenza, 1,175 miliardi dai 2 miliardi di marzo, le inadempienze probabili registrano un calo più marcato a diminuiscono a 3,6 miliardi dai 3,8 del primo trimestre, mentre i crediti scaduti/sconfinanti vanno in controtendenza e ammontano a 522 milioni di euro rispetto a 413 milioni a fine 2022. Si aggiunge a questo il calo del livello di copertura specifica dei crediti deteriorati, al 49% a fine giugno dal 50% del primo trimestre, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 68,2%.
Inoltre, i flussi di crediti deteriorati da crediti in bonis inoltre toccano i minimi in oltre 10 anni raggiungendo un lordo di 1,5 miliardi rispetto agli 1,9 miliardi del primo semestre 2022, mentre nello stesso periodo del 2012 il dato ammontava a 8,5 miliardi. Ne consegue da tutto questo, un Common Equity Tier 1 ratio del 13,7% dal 13,5% di fine 2022, con coefficiente patrimoniale totale pari al 19,3% dal 19% dello scorso dicembre.
In generale, grazie alla spinta dei tassi Bce che hanno beneficiato il margine d’interesse (6,8 miliardi, dai 4 miliardi del primo semestre 2022), la banca guidata dal Ceo Carlo Messina ha chiuso il miglior trimestre dal 2007 inL’istitu
“I primi sei mesi del 2023 sono stati particolarmente positivi per Intesa Sanpaolo: abbiamo confermato la capacità di generare una redditività significativa e sostenibile con rilevante beneficio di tutti gli stakeholders”, ha affermato l’ad Messina aggiungendo che “nei primi sei mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile l’aumento dell’utile netto ad un valore di 4,2 miliardi di euro, di conseguenza i dividendi maturati sono pari a 3 miliardi di euro: di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni nostre azioniste, portando così un ulteriore forte beneficio ai territori di appartenenza”.
Messina ha parlato delle prospettive future spiegando che i risultati dei primi sei mesi consentono ad Intesa “di aumentare la previsione di un utile netto 2023 ben superiore a 7 miliardi di euro”. “Quest’anno – ha poi precisato – potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre. Si tratta di risorse importanti, non solo per i nostri azionisti ma per l’economia del Paese. Per il 2024 e il 2025 prevediamo un utile netto in ulteriore crescita, grazie ai maggiori ricavi da interessi e commissioni, al rafforzamento dell’efficienza operativa e a un costo del rischio molto contenuto. Grazie alla prospettiva di una maggiore redditività, accelereremo ulteriormente i progetti a favore di chi si trova in situazioni di particolare disagio sociale”.