Intesa Sanpaolo ha cartolarizzato 1,8 miliardi di euro di crediti corporate UTP attraverso il veicolo Kerdos spv srl, supportato dallo specialservicer Prelios Credit Servicing (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale).
Secondo quanto riferito da financecommunity, le abs senior sono state sottoscritte dalla stessa Intesa Sanpaolo, mentre le note mezzanine e junior sono invece state sottoscritte dal fondo americano Christofferson, Robb and Company (CRC), lo stesso che sempre in questi giorni ha sottoscritto le abs di una analoga cartolarizzazione da circa 2 miliardi di euro lordi di UTP in portafoglio a Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). In entrambe le operazioni CRC è stata assistita da Alvarez & Marsal.
Kerdos spv è lo stesso veicolo che nel 2021 aveva acquisito da Intesa Sanpaolo un altro portafoglio da 2 miliardi di euro lordi di UTP, così come emerge dalla Relazione sul Terzo Pilastro della banca a fine 2021. Allora lil portafoglio era passato di mano al prezzo di 700 milioni di euro netti e l’spv si era finanziato emettendo abs in quattro tranche. La tranche senior da 534,7 milioni di euro era stata sottoscritta interamente da Intesa Sanpaolo, mentre le due tranche mezzanine (per complessivi 171,9 milioni) e quella junior (da 57,3 milioni) erano state sottoscritte per il 95% da investitori terzi e per il 5% dalla stessa Intesa Sanpaolo in ottemperanza alla retention rule prevista dalla normativa di vigilanza.
In precedenza, il fondo CRC aveva sottoscritto anche le note mezzanine e junior della cartolarizzazione da 3 miliardi di euro lordi di UTP condotta sempre da Intesa Sanpaolo insieme a Prelios a fine 2019, parte della più ampia partnership che prevedeva anche l’assegnazione in gestione di ulteriori crediti UTP per 6,7 miliardi di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez).