Kruk Group ha annunciato ieri a Milano l’integrazione in Kruk Italia della controllata Credit Base International, il servicer italiano con sede a La Spezia acquisito lo scorso novembre dal gruppo polacco specializzato in gestione di Npl (si veda altro articolo di BeBeez). L’annuncio è stato dato dal presidente e fondatore Piotr Krupa, alla presenza di Alessandro Scorsone, a capo di Kruk Italia.
Dal suo ingresso sul mercato italiano a fine 2015, il gruppo Kruk ha investito in Italia 140 milioni di euro, acquistando 10 portafogli di Npl per un valore nominale complessivo di circa 2,7 miliardi. Nei soli primi sei mesi dell’anno ha acquistato in Italia portafogli di Npl per un valore lordo di oltre 1 miliardo di euro.
Nel secondo trimestre 2017 l’importo lordo acquisito ammonta ad oltre 240 milioni di euro, con un investimento nel settore utility e con l’acquisto del primo portafoglio corporate da Unicredit, che ha segnato per Kruk l’apertura al business dei crediti Npl fuori dal mercato consumer.
L’ultima operazione annunciata risale allo scorso giugno, quando, con l’spv ItaCapital srl, Kruk ha siglato un accordo con Deutsche Bank spa per l’acquisto di un portafoglio Npl di prestiti al consumo unsecured per un valore nominale totale di 131,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso dicembre Kruk aveva comprato sul mercato secondario da Banca Ifis un portafoglio di Npl da circa 750 milioni di euro di valore lordo composto da oltre a 70mila posizioni unsecured (si veda altro articolo di BeBeez).
Kruk è quotata alla Borsa di Varsavia, capitalizza circa 5,7 miliardi di zloty (circa 1,2 miliardi di euro) ed è partecipata dal management al 13% e da alcuni fondi pensione aperti (tra i quali gli italiani FPA di Generali con l’11,3% e Aviva FPA di UBI Previdenza all’8,2%).