Attestor Capital delisterà da Piazza Affari Banca Intermobiliare (BIM), di cui possiede già l’87,21% attraverso Trinity Investment Designated Activity Company. Lo ha comunicato la banca stessa ieri, precisando che l’offerta avrà per oggetto i restanti circa 291,6 milioni di azioni ordinarie di BIM, rappresentative del 12,51% del capitale, quotate su Euronext Milan. Attestor lancerà quindi un’offerta pubblica di acquisto volontaria al prezzo di 0,049 euro per azione, per un corrispettivo massimo quindi di circa 14,3 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Il prezzo offerto rappresenta un premio pari al 34,2% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni registrato lo scorso 9 febbraio, ultimo giorno di borsa aperta antecedente alla data della pubblicazione del comunicato di BIM, e un premio pari al 35,7% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni nei tre mesi precedenti. Il prezzo incorpora, inoltre, un premio rispetto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione determinato dal Consiglio di Amministrazione di BIM nell’ambito sia dell’aumento di capitale deliberato a fine gennaio 2020 (a 0,039 euro per azione) e sia dell’aumento di capitale deliberato nel novembre 2021 (a 0,036 euro) .
Advisor dell’operazione per Trinity Investment DAC sono BonelliErede, in qualità di consulente legale, e Banca Akros in qualità di consulente finanziario e intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni.
Ricordiamo che il controllo di BIM era passato nelle mani di Attestor nell’ottobre 2017, quando aveva comprato da Veneto Banca un primo 68,807% del capitale della private bank quotata a Piazza Affari, pagandolo 0,22411 euro per azione per un totale di circa 24,1 milioni più un earn-out e accordandosi per acquistare successivamente, entro due anni, un altro 2,606%, al verificarsi di una serie di condizioni (si veda altro articolo di BeBeez). Attestor, attraverso il veicolo Trinity Investment Designated Activity Company, il 31 dicembre 2019 aveva poi versato 27,1 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale di Banca Intermobiliare, da utilizzarsi, unitamente a un primo versamento 9,7 milioni eseguito il 30 settembre 2019, nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato dal Consiglio di amministrazione di BIM il 21 gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Con quest’ultimo versamento, si era completato il rafforzamento patrimoniale da 44,1 milioni di euro effettuato da Trinity e deliberato nell’aprile 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
BIM ha chiuso il 2021 con una raccolta totale da clientela in aumento del 10,6% a 5 miliardi di euro nel 2021 dai 4,5 miliardi del 2020 e soprattutto con un aumento del 38% circa del margine di intermediazione (64,8 milioni di euro) grazie in particolare all’operatività finanziaria e alle commissioni. La banca ha chiuso quindi il bilancio con un ritorno all’utile che non si vedeva dal 2013. In particolare, l’utile netto è stato di 9,4 milioni di euro che si confronta con la perdita netta di 11 milioni dell’anno prima (si veda qui il comunicato stampa). L’assemblea degli azionisti ha inoltre approvato il cambio di denominazione sociale in Banca Investis, che sarà utilizzata però a partire dal prossimo 31 agosto.