Monte dei Paschi ha venduto Utp per 455 milioni di euro a Cerberus Capital Management (si veda qui il comunicato stampa). Sono stati ceduti crediti secured verso clienti corporate, che fanno capo a Banca Mps e Mps Capital Services, che costituiscono il cosiddetto portafoglio Papa2. La conferma dell’operazione era attesa da inizio giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
La cessione segue quella di 700 milioni di euro di sofferenze e Utp a Illimity Bank (si veda altro articolo di BeBeez), per un totale di 1,15 miliardi di crediti ceduti in pochi giorni. Le operazioni rientrano nel processo di accelerazione del derisking previsto dal piano di ristrutturazione 2017-2021 di Mps, nel rispetto degli impegni presi con la Commissione Ue.
Ieri la banca nel corso della presentazione dei risultati del primo semestre 2019 (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti), ha spiegato di aver accelerato nella strategia di riduzione dei crediti deteriorati con un Npe ratio lordo atteso al 12,7% a fine 2019, anticipando di due anni gli obiettivi del piano e senza ulteriori impatti sul conto economico. La banca, nell’accelerare la strategia di riduzione dei crediti dubbi, ha contabilizzato un effetto negativo di 248 milioni nel trimestre, ma ha anche detto di non prevedere altri impatti nel bilancio. Al primo semestre, includendo le cessioni di crediti in corso (per un totale di 2 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi di Utp, 400 milioni di Npl leasing e altri 400 milioni di Npl), l’Npe ratio lordo è sceso al 14,6% (16,3% senza considerare queste cessioni), dal 17,3% di fine 2018. L’amministratore delegato Marco Morelli, nel corso della conference call con gli analisti, ha detto che la banca ha accelerato il piano di dismissione di questi crediti problematici per tenere in conto delle nuove indicazioni sugli accantonamenti della Bce e della chiara moral suasion a tagliare l’Npe ratio fino a sotto il 10% prima possibile.
Ricordiamo che è in dirittura di arrivo la cessione di Utp per 130 milioni di euro (portafoglio Lima), con l’acquirente che dovrebbe essere Bank of America Merrill Lynch (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre in programma c’è il progetto di cedere Utp per circa 7 miliardi di euro a Sga (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, per avere maggior flessibilità di manovra, la banca ha appena esercitato il diritto di recesso dal contratto di servicing decennale stipulato con Juliet spa, la piattaforma di gestione dei crediti deteriorati che Mps aveva ceduto a Quaestio Holding e Cerved (si veda altro articolo di BeBeez).
Cerberus a dicembre 2018 aveva acquistato crediti deteriorati da 2 miliardi di euro dell’ex gruppo Delta, gruppo specializzato nel credito al consumo, commissariato nel 2009 e ora in liquidazione. Il portafoglio, composto sia da esposizioni in bonis sia da non performing loan, era stato messo sul mercato dalla Sgcd, un veicolo partecipato da alcune delle principali banche italiane, che doveva appunto gestire la procedura liquidatoria. Mps rientrava tra le banche creditrici (si veda altro articolo di BeBeez).