Ci sono anche Sga e Credito Fondiario nel capitale del gruppo Carige, con il 5,4% ciascuno, a valle della ricapitalizzazione da 560 milioni di euro del gruppo bancario genovese, che si è conclusa lo scorso dicembre. Emerge dalle comunicazioni di Consob sulle partecipazioni rilevanti rese note nei giorni scorsi, con Malacalza Investimenti che è salito al 20,6% dal precedente 17,58% e Gabriele Volpi che è salito al 9,087% (tramite la sua Compania Financiera Lonestar) dal precedente 6%.
Sga e Fonspa sono intervenuti nell’operazione di ricapitalizzazione come sub-garanti di prima allocazione insieme a Chenevari Investment Managers e Gabriele Volpi, sottoscrivendo tramite Equita sim (co-garante) 11.925.301.640 nuove azioni ordinarie per un controvalore complessivo pari a 119,25 milioni.
Chenavari, da parte sua, a inizio dicembre si era aggiudicato anche il controllo di Creditis Servizi Finanziari spa, la società di credito al consumo di Carige, messa in vendita nell’abito del piano di ricapitalizzazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Sga, MF Dow Jones ha riferito nei giorni scorsi che potrebbe aggiudicarsi un portafoglio di Npl da 200 milioni di euro in via di cessione da parte di Carige. L’istituto bancario, infatti, a inizio dicembre ha riconosciuto a uno dei sub garanti di prima allocazione un diritto di prima offerta su un portafoglio di Npl eventualmente oggetto di cessione per un valore lordo di circa 200 milioni di euro e il sub-garante in questione è appunto Sga. La cessione, comunque, passerà in ogni caso per un’asta che coinvolgerà anche altri soggetti.
Sempre a inizio dicembre, Carige aveva ceduto a Credito Fondiario 1,2 miliardi di Npl insieme alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez).