Il Consiglio di amministrazione di Banca Carige dello scorso 7 agosto ha assegnato a Bain Capital Credit il diritto di esclusiva a trattare sino al 15 ottobre prossimo per la cessione di un portafoglio da 400 milioni di euro di inadempienze probabili (unlikely-to-pay o UTPs), dopo aver già ceduto 127 milioni di euro di UTPs nei mesi scorsi (si veda qui il comunicato stampa e la presentazione dei dati semestrali).
L’accordo si inserisce nell’ambito del programma di esecuzione alle misure di derisking previste nel Piano Industriale 2017-2020 e nella NPE Strategy deliberata il 27 marzo 2018 e arriva a valle dell’analisi di quattro offerte vincolanti per il portafoglio di UTPs in questione, ricevute a inizio agosto.
Già a fine marzo, in occasione della presentazione dei conti trimestrali, Carige aveva annunciato che, all’interno del portafoglio UTPs che al 31 dicembre 2017 ammontava a circa 3 miliardi di euro, la banca prevedeva cessioni e stralci di posizioni UTP per 500 milioni entro il 2018 e ulteriori 200 milioni nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). E che la banca stesse seguendo il piano come previsto lo aveva confermato a giugno l’amministratore delegato Paolo Fiorentino (si veda altro articolo di BeBeez).
Contestualmente prosegue il deconsolidamento di un portafoglio sofferenze fino a un miliardo di euro lordi mediante cartolarizzazione assistita da GACS con conclusione dell’iter attesa, come previsto, entro la fine del secondo semestre 2018.
Le attività di deleveraging in corso previste a Piano, nonché le linee indicate con la NPE Strategy, consentiranno alla Banca di superare i target BCE 2019 già a fine 2018: il credito deteriorato lordo atteso a fine 2018 sarà pari a circa 2,7 miliardi a fronte di un obiettivo 2018 assegnato da Bce di 4,6 miliardi (3,7 miliardi al 2019).