York Capital ha venduto un portafoglio di Npl da 400 milioni di euro lordi a Hoist Finance (si veda qui il comunicato stampa), società svedese, quotata a Stoccolma, specializzata nell’investimento e gestione di crediti performing e non-performing acquisiti da banche. Il portafoglio è composto da circa 37 mila esposizioni, di cui una parte rilevante assistita da piani cambiari. L’operazione, battezzata Project Grey, è un esempio di una strategia di investimento e work-out finalizzata alla creazione di esposizioni re-performing e al successivo ricollocamento presso investitori specializzati.
Italian Legal Services ha assistito York Capital nell’operazione. Hoist Finance è stato affiancato dallo Studio Legale Cappelli RCCD. L’operazione è stata coordinata dal lato del venditore da Alantra in qualità di financial advisor e da Blue Factor come servicer di York Capital.
Per Hoist Finance il mercato italiano è tra i più importanti. In Italia è presente con una propria controllata, Hoist Finance Italia, che è l’ex TRC spa, servicer romano fondato da Clemente Reale e acquisito da Hoist nel 2014, dopo una iniziale collaborazione avviata nel 2011. Nell’ottobre 2018 Hoist aveva poi comprato anche il gruppo Maran spa di Spoleto (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel febbraio 2020 Hoist Finance aveva acquisito dal Credito Valtellinese (CreVal) crediti deteriorati unsecured per 357 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre già nel dicembre 2019 Hoist Finance aveva effettuato la prima cartolarizzazione in Italia con rating investment grade di un portafoglio di Npl composto tutto da crediti unsecured da 5 miliardi di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi mesi prima, ad agosto, Hoist aveva cartolarizzato un portafoglio di Npl italiani unsecured da 225 milioni di euro la cui tranche senior era stata sottoscritta da CarVal Investors, investitore Usa specializzato in credito distressed ed ex controllata del gruppo Cargill (si veda altro articolo di BeBeez).Nel marzo 2019 Hoist Finance ha sottoscritto con un’istituzione finanziaria italiana un accordo cosiddetto forward flow per 18 mesi su un portafoglio di Npl da 90 milioni di euro.
Ricordiamo infine che il venditore di quest’ultimo portafoglio, York Capital, è uno dei fondi obbligazionisti e creditori di Moby e fa parte del comitato degli obbligazionisti Ad Hoc Group, in cui rientrano anche Soundpoint Capital, Cheyenne Capital, BlueBay e Aptior Capital, esposti complessivamente per 300 milioni. I fondi avevano rifiutato la ristrutturazione del debito di Moby approvata invece dalle banche a fine marzo (si veda altro articolo di BeBeez).