
Alba Leasing, società di leasing partecipata da Banco BPM al 39,2%, ha varato una nuova cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da contratti di leasing a pmi e ditte individuali per 1,103 miliardi di euro, tramite la società veicolo Alba 12 spv (si vedano qui il presale report di DBRS Morningstar e qui il report sulla rating action di Moody’s).
Il portafoglio è composto da poco meno di 12.600 esposizioni, la cui dimensione media è 87.841 euro. I crediti, erogati in prevalenza ad aziende del nord Italia (63% del totale) sono distribuiti tra veicoli (20,8%), attrezzature (49,7%) e immobili (28,0%). Si tratta di un portafoglio statico, ovvero non saranno acquisiti nuovi crediti leasing man mano che vengono a scadenza quelli contenuti nel portafoglio originale. Ciò presenta il vantaggio di limitare la voltailità nella performance del portafoglio.
A esito della cartolarizzazione, Alba 12 spv ha emesso 4 tranche di abs, di cui due senior, una subordinata e una junior. Alle tranche senior, cioè quella da 474,7 milioni e quella da 225,2 milioni, Moody’s e DBRS hanno assegnato. rispettivamente, un rating Aa3 e AAA. Alle Abs di Classe B, 238,4 milioni, che prevedono un pagamento degli interessi subordinato rispetto alle prime due tranche, Moody’s e DBRS hanno invece assegnato un rating di Ba1 e BBB. Infine, la tranche junior da 175,1 milioni non ha alcun rating. Secondo quanto risulta a BeBeez il collocamento delle varie tranche è ancora in corso.
La principale fonte di pagamento degli interessi e del rimborso del capitale delle notes saranno gli incassi effettuati in relazione ai crediti derivanti dai contratti di leasing (inclusi i recuperi di crediti insoluti e gli indennizzi dovuti dall’originator e/o dal venditore).
Nell’operazione, Banca Finint ha agito come backup servicer, rappresentante dei noteholder, calculation agent e corporate services provider. Agenzia Italia spa e Trebi Generconsult sono i sub-backup servicer. BNP Paribas Securities Services ha agito come account bank, listing agent e paying agent.
Ricordiamo che nel giugno 2020 Alba Leasing aveva chiuso la sua prima cartolarizzazione STS (acronimo di semplice, trasparente e standardizzata, come da regolamentazione europea in vigore dal gennaio 2019) per 1,26 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata strutturata attraverso la società veicolo Alba 11 spv srl.
Nell’ottobre 2020 Alba Leasing aveva poi stanziato un plafond di circa un miliardo di euro a disposizione di nuove operazioni di leasing per pmi con meno di 3 mila dipendenti (si veda altro articolo di BeBeez). Il plafond era stato finanziato per 490 milioni dal gruppo BEI che nel giugno precedente aveva appunto sottoscritto i titoli senior e mezzanine della cartolarizzazione di cui sopra per un totale di 490 milioni (di cui 440 milioni la BEI e 50 milioni il FEI). Altri 490 milioni sono invece stati messi a disposizione da Alba Leasing con il proprio bilancio.
Ricordiamo infine che lo scorso ottobre Alba Leasing ha stanziato un plafond da 50 milioni di euro per offrire finanziamenti a condizioni dedicate per l’acquisizione in leasing finanziario o in leasing operativo di beni strumentali e targati alle aziende che si caratterizzano per l’impegno ad operare nel processo di cambiamento e innovazione tecnologica rivolto alla produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, fotovoltaico, impianti alimentati a biogas, cogenerazione e trigenerazione), all’efficienza energetica (building automation control system, illuminotecnica) e alla mobilità elettrica (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che a fine 2020 si era invece concluso il Progetto Titan, cioé la cartolarizzazione multi-originator di Npl leasing, soprattutto immobiliari, con GACS, effettuata da diverse controllate e collegate, tra cui Alba Leasing, del gruppo Banco Bpm, della quale aveva parlato la stessa capogruppo in occasione della pubblicazione dei dati dei nove mesi 2020, anticipando che nell’ambito di quell’operazione la banca avrebbe ceduto 200 milioni di euro di crediti lordi (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione ha coinvolto come cedenti, oltre a Banco Bpm e Alba Leasing, anche Release spa (sempre del gruppo Banco Bpm), per un totale di circa 335,4 milioni di euro lordi, con Banco Bpm che alla fine ha ceduto meno crediti del previsto. Il 57% dei crediti lordi cartolarizzati (circa 191 milioni) è infatti stato originato da Alba Leasing, mentre il 26% da Release e il 17% da Banco Bpm, per un totale di circa 145 milioni di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez).
Alba Leasing fa capo a Banco Bpm (39,2%); Bper Banca (33,5%), Banca Popolare di Sondrio (19,3%) e Credito Valtellinese (8,1%). Dalla sua creazione, Alba Leasing è cresciuta costantemente e, alla fine del 2020, aveva un portafoglio di contratti di leasing per un totale di circa 4,91 miliardi di euro, sostenuto da un coefficiente di capitale Tier 1 vicino al 9,45%. La società ha archiviato il 2020 con un utile lordo di 1,8 milioni, un Npl ratio dell’8,78% e uno stipulato a quota 1,12 miliardi, con oltre 9 mila nuovi contratti (si veda qui il comunicato stampa).
Alba Leasing ha chiuso il primo semestre 2021 con un utile netto di 2,4 milioni e volumi di stipulato in crescita del 46,3%, a quota 698,2 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Grazie ai risultati acquisiti nel semestre, Alba Leasing è salita nel ranking del comparto (leasing finanziario e operativo) con una quota di mercato pari al 6,91%. In particolare, la società si posiziona al 3° posto nel comparto strumentale (quota di mercato pari al 8,02%), al 4° in quello delle energie rinnovabili (9,62%) e dell’aeronavale (6,69%) e al 5° nell’immobiliare (quota di mercato pari al 9,29%).
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