Il gruppo Azimut, attraverso la sua controllata statunitense Azimut Alternative Capital Partners (AACP), ha annunciato ieri l’acquisizione in aumento di capitale del 12,5% di Sanctum Altriarch Investment Management, gestore specializzato nell’innovativa asset class del venture debt con sede in Silicon Valley, tra Palo Alto (California) e Charleston (Carolina del Sud) (si veda qui il comunicato stampa). Azimut si è inoltre impegnata a investire nel primo fondo che verrà lanciato dalla società.
L’iniezione di capitale da parte di Azimut servirà a favorire la crescita di Sanctum Altriarch e in particolare per finanziare le spese operative, per stabilire i più alti standard in linea con le richieste degli investitori istituzionali e porre le basi per una crescita sostenibile nel lungo termine.
Costituito nel 2022 dai managing partners Shant Sood, Ash Vaidya e Danielle Brown, Sanctum Altriarch è un gestore di private credit che si focalizza in prestiti senior e subordinati con taglio da 10 a 50 milioni di dollari, principalmente in società tecnologiche con enterprise value compreso tra 50 milioni e un miliardo di dollari già investite da operatori di venture capital.
Sood e Vaidya, che insieme vantano oltre 40 anni di esperienza nel venture lending, investment banking e technology maturati presso primarie società di venture lending, tra cui Hercules, Triplepoint, Wellington e Comdisco, si occupano degli investimenti; mentre Brown, ex managing director di Dyal Capital Partners, vanta una carriera ventennale ha spaziato tra operations, investimenti e client coverage, guida le restanti attività dell’azienda.
Jeff Brown, ceo di AACP, ha commentato: “Siamo orgogliosi di collaborare con il team di Sanctum Altriarch e di poter offrire ai nostri clienti un’opportunità di investimento nel settore del venture debt grazie ad un team di elevata qualità. Sono anche particolarmente lieto di poter collaborare nuovamente con la mia ex socia in Dyal, Danielle Brown”.
I managing partner di Sanctum Altriarch hanno commentato “Siamo felici della nostra nuova partnership con Azimut e Jeff Brown, così come della fiducia che hanno riposto in noi. La reputazione di Azimut in tutta Europa convalida ulteriormente l’attività che stiamo costruendo e conferma la validità della nostra strategia di investimento, che punta a supportare aziende in crescita nell’ambito tecnologico tramite investimenti pazienti, flessibili e di lungo termine. Ci auguriamo che la partnership possa andare avanti per molti anni”.
Giorgio Medda, ceo del Gruppo Azimut e Global Head of Asset Management & Fintech, ha aggiunto: “L’investimento in Sanctum Altriarch dimostra la capacità del Gruppo Azimut di sviluppare la sua piattaforma di private market partnership negli Stati Uniti cogliendo le nuove opportunità offerte da questa fase del ciclo di mercato, sempre con l’obiettivo di creare soluzioni uniche per una profonda diversificazione dei portafogli dei nostri clienti. Inoltre, questa operazione consente al Gruppo di avere per la prima volta una presenza nella Silicon Valley e in una asset class che sta rappresentando uno strumento di finanziamento nel settore tecnologico in forte crescita ed alternativo al venture capital tradizionale”.
Ricordiamo che AACP è stata costituita a novembre 2019 con l’obiettivo di creare partnership con società di gestione specializzate negli investimenti alternativi, fornendo loro capitale permanente per crescere e raggiungere il loro massimo potenziale (si veda altro articolo di BeBeez). La transazione con Sanctum Altriarch segna la sesta acquisizione di AACP, la prima nel settore venture lending. Lo scorso luglio AACP aveva annunciato l’acquisto di una quota di circa il 20% di RoundShield Partners, investe prevalentemente in real estate e infrastrutture europee. Si era trattato del primo investimento strategico di AACP al di fuori degli Stati Uniti (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso aprile era invece stata annunciata l’acquisizione del 10% di BroadLight Holdings, società di private equity specializzata in investimenti in società ad alta crescita e innovazione nei settori technology e consumer (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2021, invece, AACP ha acquisito in aumento di capitale, il 20% di Pathlight Capital, gestore di private credit con sede a Boston e specializzato in asset-based lending, ossia prestiti garantiti da beni materiali o immateriali (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, nel marzo 2021 la controllata di Azimut aveva rilevato il 12,5% del private equity Usa HighPost Capital, fondato nel 2019 da David Moross e Mark Bezos, quest’ultimo fratello di Jeff, il miliardario fondatore di Amazon (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020 infine AACP aveva siglato un accordo per rilevare la il 20% di Kennedy Lewis Investment Management, gestore americano attivo nelle event-driven credit situation (si veda qui il comunicato stampa)
Ricordiamo che le masse investite in private markets stanno crescendo in maniera esponenziale nella raccolta del gruppo Azimut: tra il 2020 e il 2021 il segmento è infatti più che raddoppiato, con una raccolta netta di 2,6 miliardi, raggiungendo a fine 2021 masse per 4,6 miliardi contro i 2 miliardi di fine 2020. Il loro peso è salito quindi dal 4,3% all’8,2% del totale delle masse raccolte (si veda altro articolo di BeBeez). Il peso dei private asset è poi continuato ad aumentare anche nel 2022 con una raccolta netta positiva di oltre 115 milioni di euro nel mese di novembre su una raccolta netta totale di 531 milioni e una raccolta netta complessiva da inizio anno per il segmento dei mercati privati che ha superato quota 1,7 miliardi sul totale di 7,3 miliardi raccolti dal gruppo, portando il patrimonio in gestione in mercati privati a quasi 6,4 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Gabriele Blei, ceo del Gruppo, ha commentato: “I nostri clienti continuano a riporre fiducia nella nostra offerta di prodotti innovativi, come dimostra la raccolta di oltre 115 milioni di euro nel segmento dei mercati privati di questo mese e di oltre 1,7 miliardi di euro da inizio anno. A novembre, la raccolta è stata trainata soprattutto dall’ELTIF Infrastructure & Real Assets ESG, che consente alla nostra più ampia base di clienti di investire in progetti infrastrutturali che possono generare un impatto sociale o ambientale misurabile e positivo, e dal fondo Azimut Private Escalator 1, un prodotto che aumenta gradualmente l’esposizione agli investimenti sui mercati privati nel corso del tempo”. Nel settembre 2019 Azimut aveva annunciato di essersi posta l’obiettivo di raggiungere quota 10 miliardi di euro di asset in gestione in economia reale entro i successivi 5 anni, pari al 15% delle masse gestite, facendo perno sulla piattaforma Azimut Libera Impresa (si veda altro articolo di BeBeez).