Italmatch Chemicals spa, il gruppo chimico italiano passato sotto il controllo di Bain Capital a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez), ha lanciato ieri il collocamento di un bond senior secured a tasso variabile da 410 milioni di euro a supporto del buyout.
Moody’s ha assegnato al bond rating B3. Secondo quanto riferito da S&P’s nella sua nota in cui comunica l’assegnazione del rating preliminare B al bond, il buyout è avvenuto sulla base di un enterprise value di circa 800 milioni di euro, quindi oltre i 700 milioni di cui si è parlato in occasione dell’annuncio operazione. Considerato che Italmatch ha archiviato il 2017 con un ebitda di 65 milioni di euro (a fronte di 400 milioni di ricavi) e che quest’anno il margine operativo lordo dovrebbe toccare quota 70 milioni, stiamo parlando di un multiplo di oltre 11 volte l’ebitda atteso per il 2018 (si veda qui l’analisi di Leanus per la società operativa italiana, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il bond, con scadenza 6 anni e opzione call dopo il primo anno, è stato emesso dal veicolo Fire (BC) sarl. Una prima indicazione di rendimento per la nuova obbligazione è stata fornita in area 500 punti base sopra l’euribor. La chiusura del book è prevista per questa mattina. L’operazione è gestita da Bnp Paribas, Citigroup, Goldman Sachs e Credit Agricole Cib.
A vendere a Bain Capital il gruppo chimico è stato il fondo Ardian, che a sua volta aveva comprato Italmatch nel 2014 da Mandarin Capital Partners e dalla famiglia Malacalza. Il top-management, tra cui l’amministratore delegato Sergio Iorio, aveva mantenuto una quota del 12% del capitale. In quell’occasione il gruppo era stato valutato circa 220 milioni di euro.
Mandarin e i Malacalza avevano a loro volta acquisito Italmatch Chemicals da Investindustrial nel novembre 2010 per una enterprise value di 100 milioni, quando la società fatturava circa 90 milioni con un ebitda di 22 milioni. Investindustrial, affiancato da Iniziativa Piemonte, aveva finanziato a sua volta nel 1997 il management buyout del gruppo Saffa, allora specializzato in derivati del fosforo e poi rinominato Italmach Chemicals, e aveva affiancato il management nella prima fase di sviluppo internazionale della società, per poi cedere il controllo nel 2000 ad Argos Soditic e Iniziative Piemonte. Successivamente, nel 2004, Investindustrial aveva riacquistato il controllo di Italmatch dai due fondi e ne aveva finanziato il successivo sviluppo per acquisizioni.