Banca Generali nel corso del 2019 ha collocato alla sua clientela professionale un prodotto strutturato con sottostante 60 milioni di euro di crediti a medio-lungo termine a circa 450 pmi italiane che sono stati offerti sulla piattaforma Credimi, la startup che ha sviluppato l’omonima piattaforma per il finanziamento delle fatture e che dall’inizio dell’attività ha raggiunto quota 742,7 milioni in termini cumulati dall’inizio dell’attività, di cui 486 milioni soltanto nel 2019. Credimi lo scorso anno ha iniziato poi a operare anche sul lending a medio-lungo (si veda qui il Report BeBeez 2019 private debt, direct lending e lending fintech, scopri qui come abbonarti).
Claudia Vacanti, direttore prodotti di Banca Generali, ha spiegato a BeBeez che “l’iniziativa si inquadra nella proposta di investimento di strategie alternative che Banca Generali offre alla sua clientela professionale in un’ottica di diversificazione del portafoglio, in un momento in cui le opportunità di far fruttare il risparmio sono rarefatte e l’investitore è alla ricerca di rendimenti reali positivi da affiancare agli investimenti tradizionali. Le strategie di investimento alternative soddisfano questo bisogno ed inoltre sono utili alla crescita dell’economia reale, tema al quale gli investitori sono particolarmente sensibili”.

L’obiettivo dei 60 milioni di euro di erogato tramite la piattaforma era già stato annunciato lo scorso luglio in occasione della prima tranche di cartolarizzazione di un portafoglio di crediti del valore lordo di 13 milioni di euro originati nell’ambito dell’iniziativa Credimi Futuro (si veda altro articolo di BeBeez). Il prodotto è un finanziamento chirografario della durata di 5 anni (di cui uno di preammortamento), la cui istruttoria è elaborata dagli algoritmi di intelligenza artificiale di Credimi e la cui erogazione è soggetta alla delibera del Fondo di Garanzia per le pmi. Non richiede alcun rilascio di garanzia su beni mobili o immobili crediti commerciali o fideiussioni personali, e non prevede vincoli di utilizzo. Credimi Futuro è riservato a pmi con meno di 250 dipendenti, fatturato compreso fra 250 mila e 50 milioni di euro e almeno 2 bilanci depositati. Nel corso dell’anno sono stati poi cartolarizzati altri crediti originati sempre da Credito Futuro per un totale di 20 milioni, mentre oltre 40 milioni di euro sono stati originati nell’ambito dell’altra iniziativa di prestito a medio-lungo termine, battezzata Credimi Flexi. Quest’ultimo è un finanziamento a lungo termine erogato in partnership con CDR Italia e il programma Elite di Borsa Italiana. L’accordo di partnership, partito nel dicembre del 2018, ha permesso di offrire a un numero selezionato di aziende, una serie servizi a supporto della crescita fra i quali l’accesso al programma ELITE, l’analisi del profilo creditizio da parte di CDR Italia e appunto il finanziamento a lungo termine Credimi Flexi.
Il prodotto offerto alla clientela professionale di Banca Generali, ha detto ancora Vacanti, “offre una cedola variabile attesa pari al tasso euribor 3 mesi più 500 punti base. Attesa perché bisogna sempre tenere conto del fatto che esiste la probabilità di default su alcune posizioni, sebbene i crediti sottostanti godano della garanzia di oltre il 70% da parte del Fondo Centrale di Garanzia”. Si tratta di un interessante profilo rischio/rendimento in grado di aumentare l’efficienza del portafoglio. E’ per questo, ha aggiunto Vacanti, “che Banca Generali ha inserito nella propria offerta una serie di proposte di prodotti alternativi per i suoi clienti privati professionali, i quali possono scegliere di acquistare questi prodotti nell’ambito di un deposito amministrato sotto consulenza evoluta o di accedere a una gestione patrimoniale multilinea, battezzata BG Next, nella quale sono inseriti anche altri prodotti alternativi, come per esempio cartolarizzazioni di crediti sanitari (sul tema di veda questo video di un passato Caffé di BeBeez, ndr) o di lettere di credito assicurate da export credit agency, e dove è inserita anche una Sicav che si focalizza su strategie di real estate”.
A oggi Banca Generali sta studiando con Credimi un nuovo impegno di investimento sul fronte dei prestiti a medio-lungo termine alle pmi, sempre per un prodotto da proporre alla sua clientela professionale. In ogni caso già in questa prima parte dell’anno il prodotto Credito Futuro ha dato luogo ad altri 15 milioni di euro di crediti che sono stati cartolarizzati. Banca Generali, tramite la sua piattaforma lussemburghese, affianca Credimi sin dall’inizio della sua attività nell’acquisto delle note di cartolarizzazione di fatture commerciali emesse dalle pmi e offerte in piattaforma. I titoli abs emessi dall’spv Lumen sono infatti sempre sottoscritti da BG Fund Management Luxembourg sa (gruppo Banca Generali) e dai fondi di Anthilia Capital Partners sgr, Anima sgr, Tikehau Capital e da Banca Sella.
Fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi è una strtup fintech chesinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, in due diversi round. Il primo da 8 milioni in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finanza (si veda altro articolo di BeBeez) e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr) (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ultimo prodotto lanciato da Credimi Credimi è Credimi Capitale Umano, una formula di finanziamento volta a sostenere la crescita delle pmi e dell’occupazione in Italiac, lanciata in partnership con Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro quotata al segmento Star di Borsa Italiana (si veda qui il comunicato stampa). Nello specifico, Credimi valuterà ed eventualmente erogherà prestiti alle aziende interessate a crescere investendo in capitale umano (da qui il nome del prodotto). Le aziende clienti di Openjobmetis potranno accedere a un canale dedicato per richiedere un finanziamento a Credimi (naturalmente soggetto all’approvazione di quest’ultima) della durata di 5 anni, con tempi di erogazione di 3 giorni, senza garanzie né vincoli all’utilizzo.
Banca Generali sta ponendo molta attenzione all’innovazione finanziaria. A inizio mese ha inaugurato il suo nuovo centro dedicato alla formazione e all’innovazione nel private banking, battezzato BG Training & Innovation Hub, il nuovo punto di riferimento per i private banker della banca del Leone per confrontarsi con l’evoluzione dei servizi di consulenza e sviluppare nuove soluzioni negli investimenti insieme ai propri partner nell’asset management (si veda qui il comunicato stampa). Concepito come un laboratorio per sondare nuove proposte nella sfera del private banking, l’Hub sarà anche la culla dove concepire i nuovi strumenti legati al contributo degli investimenti verso l’economia reale nel distintivo progetto BG4Real che prenderà il via dall’inizio del secondo trimestre 2020. L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, in quell’occasione aveva commentato: “L’evoluzione del fintech e le dinamiche dei mercati a tassi zero stanno accelerando la rivoluzione dell’offerta nel mondo del risparmio e del private banking”.
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