Banca Progetto, challenger bank italiana specializzata in servizi per le pmi e dal dicembre 2015 controllata al 99,824% da Oaktree Capital Management attraverso BPL Holdco sarl (si veda altro articolo di BeBeez), ha perfezionato quest’anno due operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli di finanziamenti erogati alle pmi italiane garantiti dal Fondo di Garanzia per un valore iniziale complessivo di 1,3 miliardi di euro. Le due operazioni, concluse una a giugno e una nei giorni scorsi, sono state comunicate entrambe ieri dalla banca con una nota (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, nell’ultima operazione conclusa pochi giorni fa attraverso la società veicolo Progetto PMI 2 srl i(si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale) titoli sono stati emessi in due classi: una senior per un importo di 500 milioni di euro sottoscritta da un conduit di emanazione dell’arranger Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking), e una junior da 170 milioni, sottoscritta integralmente da Banca Progetto. In questa operazione Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di transaction legal counsel, mentre Orrick, Herrington & Sutcliffe ha agito in qualità di originator legal counsel.
La precedente operazione, invece, è stata strutturata come detto a giugno in co-arrangement da Banca Progetto e da BNP Paribas con la società veicolo Progetto PMI srl (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale) che ha emesso titoli nella forma di variable funding notes sempre in due classi: una senior per un importo di 500 milioni di euro, sottoscritta da un conduit di emanazione di BNP Paribas, e una junior da 131 milioni sottoscritta integralmente da Banca Progetto . La banca ha inoltre ottenuto la facoltà, nell’ambito della struttura complessiva dell’operazione, di cedere alla società veicolo ulteriori crediti nell’ambito di un periodo di revolving che terminerà nel dicembre 2023. Per questa operazione Jones Day ha agito in qualità di transaction legal counsel e Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di originator legal counsel.
Banca Progetto, che ha rivestito per entrambe le operazioni anche il ruolo di servicer, si è inoltre avvalsa, per i ruoli gestionali, della collaborazione di Banca Finint e di BNP Paribas – divisione Securities Services.
Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto, ha dichiarato: ““Le operazioni di cartolarizzazione concluse quest’anno consolidano la presenza della banca nel mercato della finanza strutturata finalizzata ad operazioni di raccolta. Il loro successo conferma la fiducia degli investitori sulla qualità dei crediti erogati dalla Banca e sulla solidità del nostro modello di business, consentendoci di continuare nel processo di diversificazione e consolidamento delle fonti di finanziamento. Tali operazioni, inoltre, ci permettono di proseguire nel nostro percorso di crescita che ci ha consentito di raggiungere la soglia dei 6 miliardi di euro di prestiti erogati alle PMI nell’ultimo triennio”.
La crescita esponenziale dell’attività che ha sperimentato nel tempo la banca l’ha portata a essere un target molto interessante sia per i fondi di private equity sia per altri investitori. Nei mesi scorsi si è parlato di possibile quotazione a Piazza Affari ma anche di vendita. “L’azionista di lungo termine (dal 2015) ha manifestato la volontà di una exit per valorizzare l’investimento dopo un percorso di crescita esponenziale e un turnaround di successo. Grazie ai numeri importanti ci sono diversi soggetti interessati”, aveva risposto a BeBeez Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di Banca Progetto, sollecitato sul tema in un’intervista a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez). La scorsa estate, infatti, BFF Banking Group, quotata a Piazza Affari, aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per il controllo della banca guidata da Paolo Fiorentino, ma poi sono scaduti i termini senza che se ne facesse più nulla.
La suggestione aveva comunque messo fuori gioco gli altri due pretendenti del momento di Banca Progetto, e cioé da un lato il fondo Davidson Kempner, che controlla Prelios, il gruppo quotato a Piazza Affari, specializzato in investimenti e gestione di crediti distressed e in investimenti in real estate, a sua volta sul mercato ormai da oltre un anno (si veda altro articolo di BeBeez) e, dall’altro, il fondo Centerbridge, specializzato in investimenti nel settore finanziario, che ha portato in Borsa nel 2017 lo stesso BFF Banking Group (si veda altro articolo di BeBeez) da cui è poi uscito definitivamente nel febbraio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Più di recente sono circolati nomi di partner industriali potenzialmente interessati ad acquisire la banca, come Fineco, CheBanca! e Banca Mediolanum.
Quanto ai numeri, nel solo primo semestre dell’anno l’erogato alle imprese di Banca Progetto è stato di 1,4 miliardi di euro, di cui 670 milioni di euro concessi alle pmi soltanto nel primo trimestre, in netto rialzo dalla cifra di 435 milioni del pari periodo 2021, balzata poi a 2,2 miliardi alla fine dello scorso anno contro gli 1,1 miliardi di fine 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
La crescita di Banca Progetto parte da lontano: nel 2019 aveva già chiuso con 265 milioni di euro di erogato, dai soli 20 milioni dell’anno prima, quando Oaktree insieme al nuovo management della banca aveva deciso di rivedere completamente il modello di business, che ora vede nell’utilizzo del fintech una delle principali leve di sviluppo e di incremento di efficienza.