BMB Manifattura Borse spa, impresa fiorentina specializzata nella produzione per conto terzi di borse di lusso, ha emesso un minibond da 1,5 milioni di euro, che è stato interamente sottoscritto da SICI sgr tramite il Fondo Rilancio e Sviluppo. Contestualmente la società ha annunciato anche l’acquisizione di Bergamini1960, storica pelletteria con sede a Bologna, (si veda qui il comunicato stampa).
Il bond, strutturato con il supporto degli advisor Trim Corporate Finance e il Team Legal di Deloitte, ha una durata di 6 anni con parte del rendimento legata al raggiungimento degli obiettivi economici previsti nel Piano Industriale, allineando pertanto gli interessi del fondo a quelli della società. I proventi del bond serviranno a finanziare la strategia di crescita della società, in particolare quella per linee esterne. L’acquisizione di Bergamini1960, infatti, segue quella de Il Giglio nel 2021.
L’acquisizione di Bergamini1960 consentirà a BMB di estendere la propria competenza alla categoria piccola pelletteria anche attraverso l’apporto della controllata Maromed 1992 sarl, azienda particolarmente qualificata di diritto tunisino. Nell’operazione di acquisizione, Bergamini1960 è stata assistita da Cavour Corporate Finance e dallo Studio De Leo.
Stefano Zecchi, socio e cfo di BMB, ha commentato: “Riteniamo molto importante per BMB aver ottenuto il convinto supporto di un partner finanziario di solida reputazione e di taglio istituzionale come SICI, per accompagnare la società in una fase di significativa crescita dimensionale e di orizzonti operativi. Lo strumento utilizzato sottolinea la comune volontà di condividere gli obiettivi di medio lungo termine della società nel proprio percorso di creazione di valore”.
Vittorio Gabbanini, presidente di SICI, ha aggiunto: “Siamo soddisfatti di sostenere BMB Manifattura Borse spa, azienda fiorentina inserita nel distretto artigiano della pelle di Scandicci. La società è in continua crescita ed espansione, pone grande attenzione alle attività di Ricerca e Sviluppo e ha come obiettivo quello di diventare uno dei principali player del settore a livello nazionale. L’operazione rientra perfettamente nella mission di SICI di sostenere percorsi di sviluppo e internazionalizzazione delle eccellenze del territorio di riferimento in grado di far leva sulle capacità di innovazione per valorizzare le competenze produttive storiche”.
BMB, fondata da Gianfranco Lotti nel 1968 e con sede a Scandicci (Firenze), si è dedicata soprattutto alla produzione di borse per conto di marchi di lusso. In particolare, è uno storico fornitore di borse per Chanel. La società ha chiuso il 2020 con 19,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di circa 341 mila euro e liquidità netta per circa 850 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nel 2019 la società è stata oggetto di un’operazione di Management By Out da parte dei manager guidati dall’amministratore delegato Anton Magnani, che hanno rilevato l’azienda dal fondo tedesco Halder (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo l’aveva acquisita nel settembre 2013, alla sua prima operazione in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Nella società avevano poi reinvestito il fondatore Gianfranco Lotti e la general manager Marta Carcasci, oltre all’advisor dell’operazione, Vela Imprese, guidato da Guido Carissimo. All’epoca, BMB fatturava 35 milioni di euro e il piano industriale prevedeva un programma di investimenti da circa 30 milioni di euro per sviluppare ulteriormente il business con l’obiettivo di raddoppiare i ricavi del 2012 (che erano stati di 34,8 milioni con un ebitda di 5,4 milioni), allargando la propria base clienti ed espandendo all’estero il marchio Gianfranco Lotti. L’anno dopo la società era arrivata a fatturare 38 milioni di euro e il fondo negli anni successivi ha effettivamente investito per aprire negozi nel mondo (Parigi, Seul, Dubai, Milano, Firenze), ingaggiando anche star di Hollywood come testimonial. Ciononostante, il progetto non è mai decollato. Halder è stato quindi costretto a chiudere molte delle boutique appena aperte. Nel 2017 è entrato in campo un nuovo management che ha chiesto il concordato con riserva, in continuità diretta, al Tribunale di Firenze. Al contempo, è stata riorganizzata l’azienda, che ha iniziato a produrre per conto terzi per altri grandi marchi del lusso oltre a Chanel. Nel 2018 sono stati effettuati investimenti importanti per raddoppiare la capacità produttiva dell’azienda. Nel 2018 BMB è uscita dal concordato preventivo, con la società che è stata divisa in due: da un lato il brand Gianfranco Lotti, che è stato acquistato nel giugno 2018 dallo stesso fondatore Gianfranco Lotti tramite Officine della Pelletteria (si veda altro articolo di BeBeez); e dall’altro l’attività di produzione in conto terzi, che è rimasta al fondo Halder, che ha contestualmente sostituto l’ad ad interim Leo Giovacchini con Anton Magnani. Dopodiché, appunto, nel 2019 è stato condotto l’MBO e il fondo Haider è uscito dal capitale della società. Guido Carissimo è oggi presidente della società,