Il gruppo Carraro, costruttore italiano di sistemi di trasmissione per trattori e veicoli da cantiere, controllato dalle famiglie Carraro e Arduini e delistato lo scorso anno da Piazza Affari a seguito di un’opa (si veda altro articolo di BeBeez), ha annunciato ieri l’emissione di un bond per un ammontare complessivo compreso tra i 100 e i 120 milioni di euro a scadenza tr ai 5 e i 6 anni e con cedola fissa, che verrà determinata in base alle condizioni di mercato, ma non inferiore al 2,75%.
Il bond è stato emesso da Carraro Finance sa (si veda qui il comunicato stampa), la società lussemburghese interamente controllata da Carraro International SE, controllata dal gruppo Carraro spa e alla quale nel febbraio 2021 Carraro International sa, aveva conferito il ramo d’azienda relativo alle funzioni finanza e tesoreria, comprensivo dei due bond in circolazione in quel momento e cioé il bond da 180 milioni di euro con cedola 3,5% a scadenza 31 gennaio 2025 emesso nel 2018 e il bond da 150 milioni di euro con cedola 3,75% e scadenza 25 settembre 2026 emesso nel 2020, entrambi garantiti da Carraro spa e quotati al MOT di Borsa Italiana (si veda qui il comunicato stampa).
I proventi derivanti dall’emissione del bond saranno utilizzati prevalentemente per rifinanziare il debito finanziario esistente, ivi incluso in particolare il rimborso anticipato per intero del bond emesso nel 2018, utilizzando anche le disponibilità di cassa.
Le nuove obbligazioni saranno destinate al pubblico indistinto in Lussemburgo e Italia e al collocamento presso investitori qualificati e investitori istituzionali all’estero. I bond avranno un taglio minimo di
mille euro ed è prevista la possibilità di rimborso anticipato in determinate circostanze. I termini e
condizioni dell’emissione obbligazionaria prevedranno inoltre covenant relativi al livello di
indebitamento in linea con operazioni precedenti e con la prassi di mercato. Le obbligazioni saranno poi quotate al Luxembourg Stock Exchange e al MOT di Borsa Italiana.
Sarà quindi pubblicato un prospetto informativo che dovrà essere approvato da parte dell’autorità regolamentare lussemburghese CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier) e che sarà successivamente passaportato in Italia ai sensi della disciplina applicabile. Nell’ambito dell’emissione obbligazionaria, Equita sim agirà quale placement agent e operatore incaricato di collocare le proposte di vendita delle Obbligazioni sul MOT. Si prevede che, subordinatamente all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni e compatibilmente con le condizioni di mercato, l’offerta del bond abbia avvio entro la fine di febbraio 2022 e l’emissione avvenga entro la metà di marzo 2022.
Il gruppo Carraro era stato delistato a inizio agosto 2021 a seguito dell’opa lanciata dal veicolo Fly srl, controllato da Enrico e Tomaso Carraro, al 4,52%, dalla Finaid (controllata da Enrico e Tomaso Carraro al 49,74%) e al 45,74% da Julia Dora Koranyi Arduini (JDKA), moglie di Riccardo Arduini, imprenditore sudamericano già entrato da qualche anno a monte della catena di controllo del gruppo e membro del cda della stessa Carraro. Tutte persone che agiscono di concerto e che avevano apportato a Fly a fine marzo 2021 la maggior parte delle loro partecipazioni in Carraro, siglando un patto parasociale sulle quote rimanenti, di fatto blindando il 69,74% (si veda altro articolo di BeBeez).
L’opa era stata annunciata sempre a marzo 2021 a 2,40 euro per azione, incluso il dividendo (si veda altro articolo di BeBeez). Il prezzo di opa era stato tuttavia criticato fin dall’inizio da Albemarle Asset Management, boutique di investimento con sede a Londra, azionista di Carraro attraverso i suoi fondi di diritto irlandese con una quota superiore al 1% del capitale. A fine maggio Fly srl ha ceduto alle pressioni del mercato, incrementando il prezzo a 2,55 euro (si veda qui il comunicato stampa) sempre inclusivo del dividendo. L’opa riguardava i 21,3 milioni di azioni ordinarie diCarraro, equivalenti al 26,76% del capitale sociale, che ancora Fly non possedeva. La scadenza era stata prorogata tre volte e la soglia di efficacia era stata abbassata dal 95% all’85% (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Carraro, che ha sede a Campodarsego (Padova), Il ha visto crescere i ricavi semestrali al 30 giugno 2021 a 310 milioni di euro (43% dal primo semestre 2020), mentre è più che raddoppiato l’ebitda a 24,2 milioni (da 11 milioni). Da segnalare anche che la perdita netta di 3,8 milioni della prima metà del 2020 si è tramutata in un utile di 2,2 milioni nel 2021. In calo infine il debito finanziario netto, a 138,3 milioni di euro dai 143,8 milioni di fine 2020 (si veda qui il comunicato stampa di Carraro). Il 2020 era stato impattato in maniera importante dal lockdown dovuto alla pandemia, con una perdita di 3,3 milioni di euro in peggioramento rispetto all’utile di 8,1 milioni del 2019, dopo aver fatturato a livello consolidato 478,7 milioni, il 13% in meno rispetto ai 548,2 milioni del 2019. Inoltre, l’ebitda era sceso del 23,7% a 32,6 milioni, mentre l’ebitda rettificato era calato da 43,9 a 37 milioni. Il debito finanziario netto, infine, era sceso a 143,8 milioni, in miglioramento dai 149,6 milioni al 30 giugno 2020, ma in peggioramento rispetto al debito di 123,6 milioni del 2019 (si veda qui il comunicato stampa).