
Clabo spa, società attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelateria, pasticceria, bar, caffetteria ed hotel, quotata sul segmento Euronext Growth Milan, ha rimodulato i piano di rimborso del debito esistente e l’erogazione di nuova finanza con un pool di banche e di fondi di direct lending per un totale di 6,5 milioni di euro, di cui 5 mln euro di minibond (si veda qui il comunicato stampa). Il titolo ha chiuso ieri in calo del 2,26% a 2,6 euro a Piazza Affari, con una capitalizzazione di circa 25 milioni di euro.
A partecipare all’operazione sono Anthilia Capital Partners sgr, Finanziaria Internazionale Investments sgr, Hedge Invest sgr, Banca Popolare di Bari, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Intesa Sanpaolo e UniCredit.
A proposito del coinvolgimento di Anthilia, Finint ed Hedge Invest, ricordiamo infatti che Clabo nel luglio 2019 aveva emesso un minibond da 8 milioni di euro a scadenza 2025 e con cedola 5,25%, che era stato sottoscritto dal fondo Anthilia BIT 3 e Anthilia BIT Parallel Fund di Anthilia Capital Partners (5 milioni) e dal fondo Pmi Italia II di Finint (3 milioni) (si veda altro articolo di BeBeez). Si trattava del secondo prestito obbligazionario per Clabo, dopo quello del 2016 quotato all’ExtraMot Pro scaduto. poi nel 2021 e di cu il fondo Pioneer Progetto Italia, gestito da Pioneer Investment Management sgr, aveva sottoscritto la prima tranche da 3 milioni nel giugno 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e una seconda tranche da 2 milioni nel 2017 (si veda qui il comunicato stampa). Inoltre a dicembre 2017 Clabo aveva incassato un finanziamento da 3 milioni di euro a 5 anni in due tranche al tasso del 5% dal fondo HI Crescitalia PMI fund, gestito da Hedge invest sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Nel luglio 2020 Clabo aveva poi incassato nuova finanza per un totale di 6 milioni di euro da Anthilia Capital Partners e Finint Investments sgr, nella forma di minibond e direct lending (si veda altro articolo di BeBeez), Nel dettaglio, il finanziamento ottenuto da Clabo prevedeva, da un lato, la rinegoziazione del prestito obbligazionario di 8 milioni, già sottoscritto da Anthilia e Finint, con un ampliamento del bond per 800 mila euro. Dall’altro lato, poi, l’accordo prevedeva l’erogazione di nuovi finanziamenti in direct lending e coperti da garanzia Sace per un valore complessivo pari a 5,2 milioni, di cui 3,25 milioni da parte di Anthilia e 1,95 milioni da parte di Finint, con una durata di 72 mesi. L’operazione seguiva l’emissione nel gennaio 2020 di un altro minibond da 2,5 milioni di euro, che era stato sottoscritto da Amundi sgr tramite il suo fondo Amundi Progetto Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, il nuovo l’accordo con i finanziatori prevede:
– il riscadenziamento del debito a medio-lungo termine per 20,7 milioni di euro complessivi con un
allungamento del piano di rimborso da 3 a 4,5 anni e tassi invariati rispetto ai contratti
originari;
– conferma delle linee a breve termine per 5,6 milioni alle condizioni già in precedenza
applicate;
– l’erogazione di nuova finanza per un totale di 6,5 milioni di euro, di cui 1,5 milioni di euro tra linee di credito e un finanziamento soci subordinato da 400 mila euro messo a disposizione dall’azionista di maggioranza Clabofin (holding della famiglia Bocchini), che sarà convertito a capitale entro l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, così come anche il finanziamento soci esistente da 200 mila euro; questa nuova finanza erogata, ad eccezione del finanziamento Clabofin, sarà parzialmente assistita da Garanzia Italia SACE. Inoltre Clabo emetterà un minibond da 5 milioni di euro con cedola 6,5% e scadenza 31 dicembre 2029 che sarà integralmente sottoscritto dal Fondo Impresa Italia II Private Debt, gestito da Riello sgr.
Clabo spa, fondata nel 1958, è oggi controllata al 71% da Pierluigi e Alessandro Bocchini attraverso Clabofin srl. La società è leader internazionale nel settore degli arredi per la ristorazione, conta tra i principali clienti Nestlé, Häagen-Dazs, Puro Gusto, Venchi, Eataly, campus Apple e i parchi Walt Disney. Con oltre 20 brevetti legati alle tecnologie della conservazione e della “catena del freddo”, Clabo offre una gamma-prodotti di oltre 1.100 modelli. La società, che opera sul mercato con i brand Orion, FB, Artic, Bocchini ed Easy Best, realizza oltre il 65% del fatturato all’estero in circa 95 paesi ed è presente in Cina, Germania, Stati Uniti e Brasile.
La società lo scorso giugno ha comunicato che prevedeva di chiudere il 2021 con ricavi consolidati compresi tra 45 e 47 milioni di euro, dopo aver chiuso i primi sei mesi con ricavi compresi tra i 25 e i 27 milioni e un ebitda tra i 3,6 e i 4 milioni, in crescita dai 17,3 milioni di riccavi del 2020 e un ebitda negativo per 3,6 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Clabo aveva chiuso il 2020 con un valore della produzione rettificato di 40,3 milioni di euro (dai 54,6 milioni del 2019), un ebitda rettificato di 700 mila euro (da 6,8 milioni), una perdita netta di 3,9 milioni (da un utile di 700 mila euro) e un debito finanziario netto di 37,5 milioni (da 29,4 milioni) (si veda qui il comunicato stampa).