Cogne Acciai Speciali spa, tra i leader in Europa e nel mondo nel settore degli acciai inossidabili lunghi, ha quotato oggi all’ExtraMot Pro un minibond da 15 milioni di euro a scadenza 24 giugno 2026 con cedola 3,5% (si veda qui il comunicato stampa). Lo hanno sottoscritto Cdp (anchor investor con 10 milioni di euro), Iccrea BancaImpresa (la Banca corporate del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea) e, in misura minoritaria, altri investitori. Il bond ha scadenza 24 giugno 2026 e struttura amortising a partire da dicembre 2021 e paga una cedola annua del 3,5%.
Banca Finint e ADB hanno svolto rispettivamente il ruolo di arranger e advisor dell’operazione. Lo studio legale Simmons&Simmons ha agito in qualità di deal legal counsel e advisor legale degli investitori. Lo studio legale NCTM ha invece svolto il ruolo di advisor legale della società emittente.
Questa emissione segue quella dell’ottobre 2018 da 20 milioni di euro, a scadenza 31 dicembre 2023 e cedola 5,90%, sottoscritta in private placement per una metà dai due fondi di minibond gestiti da Anthilia Capital Partners sgr, Anthilia Bond Impresa Territorio e Anthilia BIT Parallel, e per l’altra metà da altri investitori tra i quali Banco Bpm (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Documento di ammissione a quotazione del nuovo bond spiega che i proventi derivanti dall’emissione saranno impiegati per supportare l’importante programma di investimenti previsti nel Piano Industriale 2019-2023 (in totale 100 milioni) a sostegno della crescita organica e del continuo sviluppo tecnologico per affiancare ai consolidati settori dell’ Automotive, del Power Generation ed dell’Oil & Gas, quello strategico dell’ Aerospace.
Con oltre 1.100 dipendenti occupati e un indotto che porta a 1.500 il numero delle persone interessate dall’attività dello stabilimento di Aosta, la Cogne Acciai Speciali è da oltre cento anni la principale industria privata della Valle d’Aosta. Controllato dalla famiglia Marzorati e guidato dalla ceo Monica Pirovano, il gruppo ha chiuso il 2018 con 621 milioni di euro di ricavi (da 580,9 milioni nel 2017), un ebitda di 60 milioni (da 35,2) e un debito finanziario netto di 87 milioni (da 64,8). Il Documento di ammissione indica anche che il gruppo si aspetta per il 2019 ricavi per 593,1 milion, un ebotda di 60,8 milioni e un debito finanziario netto di 76,5 milioni.
(Articolo modificato lunedì 24 giugno alle 16.10; si aggiungono il comunicato stampa e alcuni dettagli sull’operazione)