La fintech italiana Credimi ha chiuso una nuova cartolarizzazione di prestiti alle pmi italiane per 170 milioni di euro sottoscritta da Deutsche Bank per 150 milioni e da Banca Sella per 20 milioni (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, per la parte relativa a Deutsche Bank, era nota da inizio gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), quando si era detto anche che, contestualmente alla sottoscrizione delle note asset-backed, Deutsche Bank aveva anche sottoscritto un pacchetto di warrant, che, una volta esercitati, porteranno la banca a detenere il 2% del capitale di Credimi.
Grazie a questa ultima cartolarizzazione Credimi rafforzerà ulteriormente la sua posizione sul mercato dopo aver già eogato nel 2020 la cifra record in Europa di 660 milioni di euro (+40% rispetto al 2019). Un risultato reso possibile da una tecnologia proprietaria grazie alla quale le imprese possono ricevere una risposta in soli 3 giorni. Fattore che ha permesso alla società di elaborare e analizzare più di 32 mila richieste di finanziamento e prestare dalla nascita, nel 2017, più di 1,5 miliardi di euro a pmi italiane, diventando il primo digital lender per le imprese dell’Europa continentale (fonte: P2P Market Data).
Con i proventi della sua ultima cartolarizzazione, potrà erogare finanziamenti con durata di 5 anni e 1 anno di preammortamento, con un inizio di rimborso previsto per marzo del 2022. I prestiti saranno destinati a spa ed srl con almeno due bilanci depositati; società di persone (sas e snc); ditte individuali con almeno due dichiarazioni fiscali. Queste ultime possono infatti ricevere finanziamenti tramite Credimi Subito, il primo prestito digitale per le ditte individuali con un fatturato di minimo 100 mila euro e con almeno due anni di vita (si veda altro articolo di BeBeez). Ignazio Rocco, ceo e cofondatore di Credimi, aveva anticipato in occasione della presentazione del nuovo prodotto che anche i finanziamenti alle ditte individuali saranno cartolarizzati come già avviene per tutti altri finanziamenti erogati da Credimi, e che una grande banca internazionale, diversa da Deutsche Bank, è già in pole position per investire nelle tranche della cartolarizzazione.
Nel 2020 sono stati numerosi gli accordi di questo tipo stretti da Credimi con banche commerciali e altri investitori istituzionali. Ricordiamo che nel settembre 2020 sempre Banca Sella ha sottoscritto integralmente i titoli rivenienti da un nuova operazione di cartolarizzazione di prestiti alle pmi erogati da Credimi fino a un importo di 32 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2020 Banca del Piemonte e Banca di Asti si sono impegnate a investire 30 milioni di euro nei titoli della cartolarizzazione dei prestiti alle pmi nell’ambito dell’operazione battezzata #OpenBankingAlliance e lanciata da Credimi nel giugno 2020 con il supporto di Banco Desio (si veda altro articolo di BeBeez). Banco Desio ha infatti siglato un accordo con Credimi per investire 50 milioni di euro in finanziamenti alle pmi che passino dalla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio aprile 2020, Credimi aveva strutturato la cartolarizzazione Italianonsiferma con Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che sarà anchor investor della tranche junior, con una quota da 10 milioni di euro su un target finale di raccolta di 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020, a Generali si sono affiancate nel ruolo di anchor investor anche Finpiemonte e Fondazione CRT, il cui investimento di 4 milioni nella tranche junior ha permesso di aumentare di 40 milioni la potenza di fuoco dell’iniziativa, con la cifra aggiuntiva da destinare alle pmi di Piemonte e Val d’Aosta. Garantita al 10% dai due nuovi anchor investor, il restante 90% è coperto, in conformità con il Decreto Liquidità, dal Fondo di Garanzia Pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambe le operazioni sono in collaborazione con Banca Generali, che distribuisce il prodotto ai suoi clienti professionali, con l’obiettivo di mobilitare velocemente il risparmio privato italiano a supporto dell’economia reale.
Fondata nel 2017 da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi ha sinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, in due diversi round: il primo da 8 milioni, in due tranche successive chiuse a febbraio 2016, raccolto presso noti imprenditori e professionisti della finanza (si veda altro articolo di BeBeez) e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr) (si veda altro articolo di BeBeez).
Francesco Rizzo, co-head of Southern Europe Institutional Clients Group di Deutsche Bank AG, sull’operazione Credimi appena sottoscritta ha dichiarato: “La trasformazione digitale del mercato finanziario ha catturato l’attenzione del gruppo Deutsche Bank fina dalle sue prime manifestazioni. Il gruppo ne ha colto subito le potenzialità nonché i possibili sviluppi e si è posizionato gradualmente ai primi posti tra gli operatori globali che collaborano con le fintech di settore, in ambito lending e non solo”.
Rocco, che è anche ceo di Credimi, ha spiegato: “L’operazione con Deutsche Bank A.G., che vede anche il coinvolgimento di Banca Sella, conferma l’importanza della collaborazione tra più attori finanziari per fare arrivare velocemente liquidità a quella fascia di aziende più piccole e con meno risorse a disposizione in questo momento di grande difficoltà. Un aiuto concreto per le imprese italiane, che potranno utilizzare nuovi fondi non solo per far fronte alla situazione attuale ma anche per prepararsi alla ripresa. La cartolarizzazione con Deutsche Bank AG ha per noi un valore particolare perché realizzata con un istituto finanziario estero di primaria importanza che ha creduto nel nostro progetto”.