
CRIF spa, il gruppo bolognese specializzato nel settore delle credit information bancarie e uno dei principali operatori a livello internazionale nei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management, ha emesso un nuovo bond da 45 milioni di euro a 12 anni che è stato interamente sottoscritto da Pricoa Private Capital (gruppo Prudential Financial, si veda qui il comunicato stampa), nell’ambito dell’accordo di shelf facility da 125 milioni di dollari siglato nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Questa emissione segue quella da 30 milioni di euro dell’aprile 2020 sempre con scadenza 12 anni (si veda altro articolo di BeBeez). La prima emissione nell’ambito dell’accordo con Pricoa risale invece al luglio 2016 ed era stata da 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Greenberg Traurig Santa Maria ha affiancato CRIF come consulente legale mentre Akin Gump Strauss Hauer & Feld come consulente legale dell’investitore. Il Trust & Agency Services Team di Deutsche Bank ha svolto il ruolo di banca agente.
CRIF è il primo fornitore nel continente europeo di informazioni bancarie e creditizie e uno dei principali player mondiali nei sistemi integrati di informazioni commerciali e di business e alla gestione del credito e marketing. Fondata a Bologna nel 1988, oggi opera in quattro continenti. Nel 2020 il fatturato consolidato del gruppo è cresciuto a 567 milioni di euro dai 557 del 2019 con un ebitda però in calo a 26 milioni dai 108 milioni dell’esercizio precedente, ma in presenza di ben 119 milioni di euro di investimenti nel 2020 (dai 90 milioni del 2019) e tutto ciò malgrado le complessità derivanti dalla pandemia.
I proventi dei nuovi titoli contribuiranno a sostenere il piano di investimenti del gruppo da 350 milioni di euro per il triennio 2021-2023. I nuovi investimenti riguarderanno nuovi servizi, tra cui anche open banking a livello globale. Al contempo, per sostenere il proprio percorso di crescita l’azienda ha recentemente lanciato il piano di assunzioni che prevede nel solo 2021 380 nuove risorse, di cui 150 nelle sedi italiane del gruppo, dopo le 220 già inserite globalmente nel 2020.
Carlo Gherardi, ceo di CRIF , ha commentato: “Malgrado la pandemia, CRIF ha continuato nel suo percorso di sviluppo e ha confermato i propri piani di crescita e investimenti su scala globale, accelerando ulteriormente sull’ampliamento dell’offerta di soluzioni innovative in ambito digitale e per l’open banking. Questo private placement ci dà l’opportunità di continuare a diversificare le fonti per lo sviluppo dei nostri investimenti pari a 350 milioni nel 2021–2023. Nello specifico, lo Shelf Facility che abbiamo sottoscritto con Pricoa Private Capital conferma l‘elevata solidità di CRIF, che ci consente di emettere un bond sui mercati internazionali, specificatamente in quello Usa, anche in una fase così delicata”.
Ricordiamo infine che CRIF è un investitore abituale in startup, in particolare del settore fintech. Lo scorso febbraio il gruppo è entrato nel capitale della fabbrica di startup FoolFarm, che ha appena chiuso un round da 2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi giorni prima, invece, CRIF aveva annunciato l’investimento nel fondo Neva First, il primo fondo venture capital lanciato da Neva sgr (si veda altro articolo di BeBeez), la nuova società di gestione di fondi di venture capital in cui si è trasformata lo scorso gennaio Neva Finventures, il braccio di corporate venture capital di Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso gennaio la società emiliana ha invece investito nella piattaforma we.trade, con cui ha anche siglato un’alleanza strategica (si veda altro articolo di BeBeez) e ha chiuso un accordo con AideXa, la nuova banca fintech dedicata alle piccole imprese e alle partite iva fondata da Roberto Nicastro e Federico Sforza (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2020 CRIF e American Express avevano poi siglato una partnership in ambito open banking con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale dei clienti consumer e business (si veda altro articolo di BeBeez).