Erano 102 i minibond quotati sul mercato ExtraMot Pro a fine marzo 2015 per un controvalore totale di poco meno di 4,9 miliardi di euro.
Solo il 16% del totale emesso (83 titoli in totale per 793 milioni di euro) era però relativo a veri minibond di taglio non superiore ai 50 milioni. L’84% del totale emesso era infatti relativo a operazioni di taglio superiore ai 50 milioni e più del 70% a operazioni di taglio superiore ai 150 milioni.
L’aggiornamento è del Barometro Minibond Market Trends realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support spa) e da Epic Sim, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le pmi in modo diretto (scarica qui il Barometro).
I minibond quotati, al di sotto dei 50 milioni di euro, alla fine dello scorso marzo risultavano avere un taglio medio di 9,5 milioni, una scadenza media di 5,8 anni e una cedola media del 5,9%. Nella stragrande maggioranza dei casi non presentavano garanzie (unsecured) e gli emittenti non erano dotati di rating pubblico. Le emissioni sono divise quasi equamente tra bullet (53%, cioé con rimborso del capitale a scadenza) e amortizing (47%, cioè con rimborso periodico del capitale).