E’ arrivata sul mercato una nuova tranche della cartolarizzazione Italianonsiferma curata da Credimi, la piattaforma fintech specializzata in prestiti alle pmi e invoice financing. L’operazione, lanciata a a inizio aprile (si veda altro articolo di BeBeez), è in collaborazione con Banca Generali, che distribuirà il prodotto ai suoi clienti professionali.
Questa tranche della cartolarizzazione avrà una dimensione di 40 milioni di euro, da mettere a disposizione delle pmi di Piemonte e Valle D’Aosta. Anchor investor sono Fondazione CRT, tramite Fondazione Sviluppo e Crescita, e Finpiemonte che, sottoscriveranno la tranche junior pari al 10% dell’emissione (si veda qui il comunicato stampa).
Le prime perdite saranno coperte quindi dalle due istituzioni, mentre il resto del portafoglio (90%) è coperto dal Fondo di Garanzia pmi. L’intervento di Fondazione CRT e Finpiemonte, inoltre, consente il contenimento degli interessi applicati ai prestiti e genera un effetto moltiplicatore nell’erogazione dei finanziamenti in un rapporto di 1 a 10 (per ogni euro stanziato dalle due istituzioni piemontesi vengono raccolti ulteriori 9 euro da risparmiatori qualificati che possono contare sulla piena garanzia del capitale).
Le imprese che potranno accedere a questi fondi devono avere meno di 500 dipendenti, un fatturato sopra i 100 mila euro, essere società di capitali con almeno un bilancio depositato o società di persone con almeno una dichiarazione fiscale. le richieste possono arrivare fino a un limite massimo pari al 25% del fatturato. I finanziamenti concessi avranno un importo compreso tra 30 mila e 750 mila euro in funzione del fatturato dell’impresa da finanziare e mirano a raggiungere oltre 400 pmi del territorio.
Dal fronte dell’investimento invece, la cartolarizzazione ha la durata di 6 anni e offrirà un rendimento ai clienti professionali di Banca Generali pari all’euribor 3 mesi (con floor a -0,10) più il 3%.
Si tratta della stessa struttura che a inizio aprile aveva visto anchor investor il gruppo Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza coronavirus, con un investimento di 10 milioni di euro nella tranche junior della prima cartolarizzazione, con l’obiettivo di mobilitare velocemente il risparmio privato sempre in un rapporto 1 a 10 per arrivare a un importo complessivo di 100 milioni di euro. (si veda altro articolo di BeBeez).
Il founder e ceo di Credimi, Ignazio Rocco di Torrepdula, ha dichiarato: “Grazie all’operazione Italianonsiferma, abbiamo messo a disposizione 100 milioni di euro alle piccole e medie imprese italiane in soli tre mesi. Poter proseguire questo progetto a fianco oltre che al Gruppo Generali, anche a istituzioni come Finpiemonte e Fondazione CRT, dimostra come gli attori finanziari e istituzionali possono lavorare insieme per migliorare questo paese. Questo accordo potrà liberare nuova liquidità nel modo più efficace e veloce possibile per quella fascia di aziende più piccole e più colpite dalla crisi, permettendo loro di avere nei tempi corretti le risorse per risollevarsi o ripensare completamente al proprio modello di business”.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Dopo l’emergenza sanitaria gli effetti della crisi rischiano di mettere in ginocchio il tessuto delle imprese e per questo abbiamo avviato un ambizioso progetto per avvicinare il risparmio privato all’economia reale. Questa nuova emissione curata con Credimi vede al nostro fianco il prezioso contributo di Finpiemonte e Fondazione CRT che hanno scelto di sostenere il territorio attraverso la sottoscrizione della tranche junior dell’operazione che, aggiungendosi alle garanzie pubbliche, completa la tutela per gli investitori privati che vogliono cercare nuove forme di decorrelazione dai rischi di mercato aiutando concretamente la ripresa del sistema”.
Banca Generali da anni investe nelle note di cartolarizzazione delle fatture proposte sulla piattaforma Credimi e più di recente, prima ancora della cartolarizzazione Italianonsiferma, ha strutturato un prodotto di investimento specifico per i suoi clienti professionali basato sui prestiti offerti in piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez). Più in generale, Banca Generali ha iniziato nel 2015 ad avvicinare il risparmio privato delle imprese con debito mezzanino e finanziamenti alle operazioni immobiliari. Ha poi lanciato delle sicav per investire in pmi. Nel 2017 ha abbracciato il mondo delle cartolarizzazioni e a oggi, la banca ha chiuso cartolarizzazioni per oltre un miliardo di euro.
Il tutto è confluito poi nel quadro dl progetto BG4REAL, volto a dare nuova benzina al sistema imprenditoriale italiano e nuove opportunità di investimento a clienti di Banca Generali, alla luce dei rendimenti obbligazionari (e non solo) compressi. Banca Generali sta ponendo molta attenzione all’innovazione finanziaria. A inizio febbraio ha inaugurato il suo nuovo centro dedicato alla formazione e all’innovazione nel private banking, battezzato BG Training & Innovation Hub, il nuovo punto di riferimento per i private banker della banca del Leone per confrontarsi con l’evoluzione dei servizi di consulenza e sviluppare nuove soluzioni negli investimenti insieme ai propri partner nell’asset management (si veda altro articolo di BeBeez). Concepito come un laboratorio per sondare nuove proposte nella sfera del private banking, l’Hub sarà anche la culla dove concepire i nuovi strumenti legati al contributo degli investimenti verso l’economia reale nel progetto BG4Real. Tra questi ci sono il nuovo fondo d’investimento alternativo per investire in pmi, 8A+ Real Innovation, 70% debito e 30% equity, lanciato nei giorni scorsi e un Eltif, 80% debito e 20% equity, in arrivo a breve (si veda altro articolo di BeBeez).