Frigiolini & Partners Merchant e la controllata Fundera stanno strutturando due Pluribond per sostenere le aziende delle aree più colpite dal coronavirus (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), con possibilità di estensione anche ad altre aree geografiche, in funzione dell’evoluzione economico-finanziaria delle aziende toccate dall’evento: Pluribond Liquidity Provider e Pluribond Restart Italy (si veda qui il comunicato stampa).
Il loro imminente lancio era stato anticipato nei giorni scorsi a BeBeez da Leonardo Frigiolini, ceo e fondatore di Frigiolini & Partners Merchant (si veda Beez Peak del 9 marzo). Quest’ultimo è un consulente specializzato nella strutturazione di minibond short term ed è primo in Italia per numero di emissioni nel 2019 secondo il Sesto Osservatorio Minibond della School of Management del Politecnico di Milano (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, il Pluribond Liquidity Provider è finalizzato ad alimentare la cassa, erogando con la massima celerità possibile la necessaria liquidità alle imprese, fondamentale per garantire la continuità aziendale (in un orizzonte temporale di 12-24 mesi, con possibilità di estinzione anticipata a iniziativa dell’emittente se necessario), in attesa di valutazioni più approfondite sul fabbisogno finanziario effettivamente necessario per superare il momento di crisi. Il Pluribond Restart Italy è finalizzato a spostare nel tempo mediante il ricorso a un minibond a lunga scadenza (3-5 anni) il costo complessivo dell’impasse produttiva complessivamente subìta, in modo da diluire nel tempo una parte del costo stesso.
Leonardo Frigiolini ha spiegato: “Siamo quotidianamente a contatto con le pmi e rileviamo la loro fondata preoccupazione che i pur auspicati e importanti interventi di congelamento dei debiti correnti (bollette, imposte e tasse, rate di mutui, locazioni e affitti, etc) non siano di per sé sufficienti, se non saranno abbinati ad altri interventi coordinati e armonizzati, a garantire la continuità aziendale soprattutto delle pmi in quanto una cosa è fare in modo di preservare quanto più possibile la cassa esistente (ma quante sono le aziende che hanno riserve di cassa ancora per mesi?, sul tema si veda altro articolo di BeBeez), un altro è fornire nuova linfa per sostenere il ciclo produttivo ben sapendo che la merce prodotta per un po’ di tempo andrà probabilmente ad alimentare il magazzino, almeno fino a quando la domanda (giocoforza al momento traumaticamente ridotta) non tornerà a essere vivace e la logistica ben funzionante. Per questo ci pare indispensabile in prima battuta che venga tempestivamente erogata alle imprese una adeguata riserva per sostenere la cassa. Solo in questo modo gli interventi preannunciati a livello governativo potranno contribuire a un adeguato sostegno alle imprese. Con il secondo strumento (che seguirà il primo a qualche mese di distanza man mano che si capirà meglio la stratificazione degli oneri complessivamente sostenuti dalle imprese) si cercherà invece di impacchettare una parte dei costi sopportati, spalmandoli finanziariamente in un più ampio orizzonte temporale (si stima non meno di 3-5 anni) per smaltirlo con gradualità e maggior comfort quando si riaffaccerà la domanda”.
Riguardo ai tempi di emissione dei Pluribond in questione, Frigiolini ha detto: “E’ già in corso una prima selezione delle imprese-target sui territori di riferimento e si pensa di realizzare in tempi brevissimi un primo test di messa a punto dello strumento per poi coinvolgere a regime una platea di almeno 3 mila pmi per il Pluribond liquidità e non meno di 1.000-1500 aziende per il Restart Italy. Si stima che l’emissione media possa essere di circa 300 mila euro per ciascuna azienda (per lo short term a 12/24 mesi) e compresa fra 500 mila e 1 milione di euro ciascuna per il long term a 3-5 anni”.
I due nuovi Pluribond saranno destinati a pmi con almeno 2 milioni di fatturato e 10 addetti e saranno collocati online tramite il portale di crowdfunding Fundera, controllato dalla stessa Frigiolini & Partners Merchant e autorizzato anche al collocamento del private debt dal gennaio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
A livello di struttura, i 2 nuovi Pluribond saranno simili al recente Pluribond Turismo Veneto Spiagge, emesso nell’ottobre 2019 grazie alla collaborazione fra Confcommercio Veneto, Confturismo Veneto, Fidi Impresa e Turismo Veneto e Frigiolini & Partners Merchant sempre nel ruolo di arranger (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi per il Pluribond Turismo Veneto sono stati raccolti 4,8 milioni di euro (su un obiettivo di 5 milioni), grazie alla partecipazione di 15 società emittenti: SHSF srl (cui fa capo l’Hotel Adriatic Palace); Prestige 2000 srl (proprietaria dell’Hotel Victoria); Hotel Nettuno srl, Uniti srl (che detiene l’Hotel Bristol); Saamj srl (proprietaria dell’Hotel Villa Sorriso); Gino Menazza srl (che possiede l’Hotel Colombo); Euro Gestioni spa; Europa Group spa; Marina Palace Hotel srl; Hotel Ca’ di Valle srl; Villaggio Turistico Internazionale srl; Effekappa Invesitmenti srl; G.A.M. srl (proprietaria dell’Hotel Bellevue); V.E.P. srl (che possiede l’Hotel Excelsior); Giove spa (cui fa capo l’Hotel Olympus).
Frigiolini & Partners ha lanciato nell’ottobre dell’anno scorso anche il Pluribond Winter Olympic, un basket bond di emissioni obbligazionarie che saranno emesse dalle pmi italiane che dovranno sostenere investimenti per fornire servizi e infrastrutture in vista dei Giochi Olimpici invernali del 2026 di Milano-Cortina. L’obiettivo è raccogliere emissioni per un totale di 50 milioni di euro, con i singoli minibond che avranno dimensione compresa tra i 250 mila euro e 1,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).