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di Salvatore Bruno
Malgrado lo stop temporaneo delle cartiere avvenuto all’iniizoo di marzo a causa dell’eccessivo quanto improvviso aumento del costo dell’energia, Pro-Gest, gruppo leader in Italia nella produzione di carta ondulata da riciclo, ha visto un forte aumento di ricavi e redditività nella prima metà del 2022.
In particolare, il mese di aprile si è chiuso con ricavi consolidati progressivi da inizio anno pari a 311,4 milioni di euro, contro 196,8 milioni di euro del 2021 (+58,2%). Ancora meglio ha fatto l’ebitda normalizzato, risultato pari a 65,1 milioni contro 38,5 milioni di euro del 2021 (+69,1%). (si veda qui il comunicato stampa).
La tendenza non si è fermata a maggio, mese in cui il fatturato, riferisce il gruppo, è “in forte aumento e la redditività nel mese dovrebbe registrare un ulteriore miglioramento rispetto ai primi quattro mesi del 2022”. Periodo in cui i cui risultati erano stati appunto influenzati dallo stop produttivo temporaneo a inizio marzo delle sole cartiere e dall’avvio ritardato delle attività a inizio anno. (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo infatti che lo scorso marzo Pro-Gest ha annunciato la sospensione delle attività per tutte le sei cartiere attive in Italia a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi del gas naturale dovuto al conflitto tra Russia e Ucraina. Tuttavia gli impianti del gruppo destinati alla produzione degli imballaggi hanno continuato a produrre. L’azienda ha dichiarato che “Accanto ai rincari energetici, la situazione dei prezzi delle materie prime, ancora in crescita, e l’aumento del costo dei trasporti impediscono infatti di mantenere il costo della produzione entro i limiti consentiti dal mantenimento dell’equilibrio finanziario complessivo”.
La tendenza del fatturato del mese di giugno 2022 è rimasta positiva, seppure denotando un modesto rallentamento della crescita percentuale collegato all’andamento dei consumi di periodo e alle incertezze macroeconomiche generate dal contesto geopolitico internazionale, che incide notevolmente sui costi energetici, nonostante il settore in cui opera il Gruppo si sia dimostrato fortemente resiliente anche rispetto a queste dinamiche straordinarie.
Il gruppo, che tramite 20 impianti produce in Italia più di 1 milione di tonnellate di carta per ondulatori l’anno su un totale nazionale di 3 milioni, con un market share superiore al 30%, ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato superiore ai 700 milioni di euro, in crescita di circa il 60% dal 2020, in cui si erano registrati ricavi consolidati per 448,5 milioni, e con una crescita anche dell’ebitda rispetto ai 63,5 milioni dell’anno prima. Il tutto a fronte di oltre 500 milioni di euro investiti in tecnologia negli ultimi cinque anni (si veda qui il comunicato stampa). I primi 9 mesi si erano già chiusi con 514,4 milioni di euro di ricavi (dai 332,1 milioni dei 9 mesi 2020), un ebitda di 67,7 milioni (da 49,9 milioni), che rettificato sale a 79,8 milioni (da 56,4 milioni) e un debito finanziario netto di 441,6 milioni (da 447,5 milioni a fine 2020) (si veda qui la presentazione agli analisti).
Quest’ultimo include tre bond. Ricordiamo che a fine 2020 la piattaforma di Global Credit di Carlyle si era impegnata a sottoscrivere un totale di 200 milioni di euro di obbligazioni Pro-Gest (si veda altro articolo di BeBeez) per rifinanziare il debito esistente e supportare la crescita del gruppo che da più di un anno era alla ricerca di una soluzione per mettere in sicurezza la struttura finanziaria (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Carlyle ha poi sottoscritto a fine 2020 un bond da 90 milioni e un altro da 35 milioni di euro, entrambi con scadenza 2025, appunto per rifinanziare il debito del gruppo e delle controllate Cartiere Villa Lagarina spa e Tolentino spa. In aggiunta, Carlyle si era impegnato a sottoscrivere altri bond emessi dalla controllata Cartitalia srl sino a un massimo di 75 milioni di euro. Questi ulteriori 75 milioni di euro di bond, sempre a scadenza dicembre 2025, sono poi stati emessi e sottoscritti nel giugno del 2021 con l’obiettivo di supportare la crescita del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Il Presidente Bruno Zago, l’amministratore delegato Francesco Zago e gli altri membri del consiglio di amministrazione hanno espresso soddisfazione per i dati presentati, che peraltro sono migliori dello stesso budget di esercizio e ritengono che tali performance siano incoraggianti per i prossimi mesi.