Hippocrates Holding, il principale gruppo italiano di farmacie indipendenti (oltre 300 di proprietà) controllato da private equity francese Antin Infrastructure Partners, ha siglato un accordo con un pool di 15 finanziatori italiani e internazionali per un pacchetto di linee di credito da oltre 900 milioni di euro, che sarà utilizzato per sostenere la crescita, rifinanziare le linee di credito esistenti e costruire un nuovo magazzino logistico centralizzato (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo quanto risulta a BeBeez, la ripartizione di massima del finanziamento sarà così: 460 milioni per rifinanziare il debito esistente, 20 milioni di RCF (revolving credit facility), 250 milioni di m&a capex facility e 172,5 milioni di accordi on facility sempre utilizzati per m&a (quindi un totale di oltre 420 milioni per m&a), che nel caso di Hippocrates significa sostanzialmente acquisire altre farmacie da inserire all’interno della propria rete. In merito alla nuova piattaforma logistica, la società preferisce non comunicare a quanto ammonti l’investimento. Secondo quanto risulta a BeBeez, il magazzino sarà in zona Casalpusterlengo, sarà molto avanzato sotto il profilo tecnologico e di automazione e servirà le farmacie della rete dislocate in tutta Italia come hub logistico. È in via di costruzione, grande 11 mila mq, e serve per rifornire le farmacie con i prodotti commerciali che la società compra direttamente dall’industria, per ottimizzare le economie di scala. Quest’ultimo andrà a sostituire i due attuali, situati a Mediglia (provincia di Milano), che saranno poi chiusi. Il nuovo magazzino sarà pronto nel secondo trimestre del 2023 e l’investimento è di circa 10 milioni di euro.
Il pool di finanziatori che partecipa al nuovo pacchetto di finanziamenti comprende: Banca Ifis; Banco Popolare dell’Emilia Romagna; Banco Popolare di Milano; BNP Paribas Asset Management; Crédit Agricole Corporate and Investment Bank; Edmond de Rothschild’s BRIDGE; Intesa Sanpaolo – IMI Corporate & Investment Banking; Goldman Sachs; KommunalKredit; Natixis; Nomura; Société Générale; e Vantage Infrastructure.
Mediobanca (finanziario) e Ashurst (legale) hanno assistito Hippocrates Holding, mentre Latham & Watkins (lenders counsel) ha agito per il pool di finanziatori. Intesa e Natixis sono stati coordinatori della documentazione.
Quest’ultima operazione di finanziamento segue quella effettuata a febbraio di quest’anno, quando l’holding aveva chiuso un aumento di capitale da 250 milioni di euro sottoscritto dai soci esistenti e si era assicurata nel contempo una linea di credito da 165 milioni da Intesa Sanpaolo, BancoBpm e Natixis (si veda altro articolo di BeBeez). Il private equity francese Antin Infrastructure Partners, leader negli investimenti nelle infrastrutture, aveva rilevato l’80% del capitale di Hippocrates per 600 milioni di euro nel novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), con i soci pre-esistenti che si sono diluiti di conseguenza. “In meno di tre anni siamo passati dal non esistere a vendere l’azienda a un fondo francese con un EV da oltre 700 milioni di euro”, dice a BeBeez il co-fondatore Davide Tavaniello.
I due fondatori di Hippocrates, Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, sono ex manager del mondo finanziario: Tavaniello è un ex director di Ubs e Guarino un ex manager di Carlyle. Il progetto, nato nel 2018, aveva raccolto circa 50 milioni di euro di capitali tra gli investitori, tra i quali si contano il private equity DVR Capital, guidato da Carlo Daveri, le famiglie Notarbartolo-Marzotto; la famiglia Lunelli, la famiglia Zobele, la famiglia Zucchetti, la famiglia Sestini (Siad), un gruppo di investitori rappresentati da Antonio Tazartes (ex Investitori Associati) e altri nomi noti della finanza e dell’imprenditoria come Paolo Colonna (ex Permira), Marco Palmieri (Piquadro), Maurizio Borletti, Gerardo Braggiotti, Lorenzo Manca, le famiglie Riello e Alessi, Paolo Pizzarotti, Paolo Barilla, Marco Drago (gruppo De Agostini), Michele ed Enrico Catelli (Chicco-Artsana), Alberto Recordati, Nerio Alessandri (Technogym), Lorenzo Manca (Sicuritalia), Giuliana Benetton con il marito Carlo Bertagnin e la figlia Franca, Michele e Giovanni Gervasoni (Italian Design Brands), Franco Moscetti (ex ad Air Liquide, Amplifon e Il Sole 24 Ore, presidente OVS) e Gianandrea De Bernardis (gruppo Cerved).
A proposito del rifinanziamento da 900 milioni, Davide Tavaniello, amministratore delegato di Hippocrates Holding, ha commentato: “Questa importantissima operazione di rifinanziamento rappresenta senza dubbio un ulteriore traguardo nella storia di Hippocrates e un nuovo punto di riferimento per il settore. Il nuovo finanziamento ci consentirà di rafforzare gli ingredienti fondamentali della nostra crescita, dall’intuizione delle opportunità di sviluppo e innovazione, all’ideazione di un format in grado di conciliare il tradizionale ruolo della farmacia italiana con nuovi servizi fino all’integrazione tra farmacia fisica e digitale. Consolideremo la nostra leadership per essere sempre più presenti in tutta Italia e per continuare a innovare questo settore”.
Il gruppo, leader nel mondo della sanità di prossimità in Italia, con 2.000 dipendenti e oltre 500 milioni di euro di fatturato, prevede di rafforzare la sua presenza in tutta Italia con tutte le proprie farmacie con il marchio proprietario Lafarmaciapunto, con l’obiettivo di arrivare a oltre 500 farmacie entro il 2024. I ricavi consolidati civilistici al 31 dicembre 2021 saliti a 255 milioni, ma reported o pro-forma già a quota 269,4 milioni (dai 153,8 milioni del 2020) con un margine operativo lordo rettificato di 34,1 milioni (da 32,1 milioni) e un debito finanziario netto di 186,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma, come si legge nella Relazione al bilancio consolidato 2021, se si annualizzano fatturato ed ebitda delle 83 farmacie che sono entrate nel perimetro nel corso dell’anno e delle società in pipeline per cui sono stati firmati degli accordi vincolanti e si aggiungono anche le sinergie che ne derivano, il gruppo potenzialmente già a fine 2021 poteva ambire a un fatturato di 481 milioni e a un ebitda di 76,92 milioni. E i conti tornano. Lo conferma Tavaniello quando dice a BeBeez: “posso tranquillamente dire che i ricavi annualizzati sono superiori ai 500 milioni di euro. Più o meno prevediamo di crescere ogni anno di 170 milioni in più di fatturato”.
Tra le ultime acquisizioni, ricordiamo che nell’ottobre del 2021 Hippocrates Holding aveva rilevato l’80% dell’operatore on-line Top Farmacia, attivo dal 2011, lasciando il 20% residuo al fondatore Vittorio Dall’Osso (si veda altro articolo di BeBeez). Top Farmacia ha realizzato nel 2021 ricavi per oltre 18 milioni di euro. Risale invece a pochi mesi prima, a giugno 2021, l’acquisizione delle farmacie Meltias, cedute dai fondatori Roberto Sannito e Lucio Merlo (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione ha consentito a Hippocrates Holding di inserire nel proprio portafoglio una rete di 50 farmacie del Veneto, distribuite nelle provincie di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso e Belluno e di acquisire anche il portale e-commerce Meltiaspharma.
Il settore della sanità di prossimità in Italia è diventato sempre più attraente per gli investitori da quando la legge 124/2017 ha di fatto aperto il mercato delle farmacie consentendo l’ingresso delle società di capitali nella loro proprietà, a patto di non superare il vincolo del 20% di quelle aperte in una regione. Secondo l’ultimo report che analizza questo settore pubblicato da Mediobanca (si veda altro articolo di BeBeez), nei primi sei mesi di quest’anno il giro d’affari delle farmacie ha registrato una crescita superiore all’8% sia in termini di fatturato che di confezioni. La tendenza rimane in aumento (+6,1% a valore e +6,6% a volumi) anche al netto della componente legata al Covid (tamponi e test in farmacia), a dimostrare quali siano le potenzialità di questi luoghi di accesso al pubblico diffusi su tutta Italia.