Anche Venchi, lo storico marchio dei maestri cioccolatai, è entrato nel Programma Filiere di Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa). Si tratta di un accordo di collaborazione innovativa per l’accesso al credito delle aziende facenti parte del processo distributivo di Venchi, di cui potranno beneficiare circa 6 mila rivenditori distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il Programma Sviluppo Filiere, lanciato nel 2015 e oggi rinnovato, consente al Gruppo Venchi e a Intesa Sanpaolo di avviare una collaborazione che guarda alla filiera “a valle” dei rivenditori dell’azienda. L’obiettivo è sostenere le piccole e medie imprese della filiera che potranno beneficiare del valore della capo filiera per un migliore accesso al credito, finanziamenti in tempi rapidi, velocità nel ricorso alla liquidità necessaria e condizioni migliorative, grazie al possibile contributo della capo filiera attraverso:
- scambio reciproco di informazioni industriali e settoriali, che consentirà a Intesa Sanpaolo di valorizzare, all’interno del processo di valutazione del credito al dealer, gli aspetti qualitativi derivanti dall’appartenenza ad una solida catena produttiva con specifici fabbisogni finanziari;
- concessione al dealer da parte di Venchi di un contributo in misura pari a una quota degli interessi dovuti alla banca per i finanziamenti che questa potrà eventualmente erogare, per un importo variabile che sarà valutato da Venchi sulla base dei rapporti specifici con il singolo dealer.
Daniele Ferrero, ceo di Venchi, ha dichiarato: “Venchi è un’impresa che si situa al centro del sistema economico nazionale e si sente profondamente legata ad esso, e questo non è che uno dei modi in cui lo dimostra. Offrire ai nostri rivenditori strumenti innovativi ed efficaci come quelli messi a punto con Intesa Sanpaolo, significa supportare loro concretamente nella ripartenza e consentire a noi di mantenere un presidio capillare su tutto il territorio nazionale”. Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Supportare la ripartenza di una realtà come Venchi significa per noi contribuire al rilancio di un’eccellenza alimentare del Made in Italy. Le pmi che riescono a strutturare forti legami con la filiera ne ricavano stimoli di crescita importanti. Al contrario, un basso coinvolgimento tra imprese porta a risultati limitati e limitanti, con bassi contributi in termini di innovazione. Questo è l’idea alla base del Programma Sviluppo Filiere e delle iniziative di Intesa Sanpaolo per valorizzare la rilevanza di questi rapporti nell’ambito di realtà d’eccellenza”.
Fanno parte del Programma Sviluppo Filiere anche: Merlo, leader mondiale nel settore dei sistemi per la movimentazione e il sollevamento; il marchio italiano del lusso Gucci; Sanlorenzo, il cantiere italiano produttore degli omonimi yacht, quotato a Piazza Affari dal dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Venchi produce e vende cioccolato e gelati con una presenza in 70 paesi nel mondo, oltre 100 negozi in città chiave come Londra, New York, Dubai e Hong Kong e oltre 7.500 negozi specializzati in Italia. L’azienda è controllata dal presidente e amministratore delegato Daniele Ferrero (ex McKinsey) con il 27%, dal vicepresidente Nicolò Cangioli con il 24%, dal direttore commerciale Giovanni Battista Mantelli con il 12%, Pietro Boroli (vice presidente del gruppo De Agostini) con il 12%, Marcello Comoli (Reali e Associati sim) e Luca Baffigo Filangieri (socio storico di Eataly) sempre con il 12% ciascuno. Venchi nel 2018 ha chiuso il bilancio con poco meno di 90 milioni di euro di ricavi, un ebitda di circa 20 milioni. Oggi le esportazioni rappresentano il 33% del fatturato della società, di cui il 10% realizzato solo in Cina, con una focalizzazione sul canale retail che pesa per il 66% dell’intero business.
Nel gennaio scorso Venchi ha emesso un un minibond da 5 milioni di euro. Lo ha sottoscritto il Fondo Sviluppo Export, nato su iniziativa di Sace Simest (Gruppo Cdp) e gestito da Amundi sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha utilizzato a tal fine le risorse messe a disposizione dalla stessa Sace Simest e a quelle della Banca Europea per gli Investimenti (Bei). Nel dicembre 2018 Venchi ha effettuato un aumento di capitale da 9 milioni di euro per la sua controllata Venchi Greater China di Hong Kong che è stato sottoscritto per 4 milioni di euro da Simest sia direttamente sia attraverso il suo fondo di venture capital gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, assumendo così una partecipazione del 44,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente, Sace ha garantito un finanziamento da 4,5 milioni di euro, collegato all’aumento di capitale, erogato da Unicredit a Venchi.
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