Quarta acquisizione per l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane dall’ingresso dei fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra sgr nel capitale nel 2015. La controllata CartaSì, infatti, ha siglato l’accordo di acquisizione di DB Cards Acquiring da Deutsche Bank spa per 30 milioni di euro. L’operazione era nell’aria dalla scorsa estate, sebbene si immaginasse che avrebbe riguardato un perimetro più ampio.
Lo scrive oggi MF Milano Finanza, riferendo che i dettagli dell’acquisizione sono descritti in una nota congiunta di Icbpi e della controllante Mercury Uk HoldCo destinata agli obbligazionisti, in cui si precisa anche che dell’operazione fa parte un accordo di marketing e distribuzione della durata di cinque anni (estendibile per altri cinque) in base al quale Deutsche Bank continuerà a servire gli attuali clienti di DB Cards in cambio di una commissione di gestione e distribuzione.
DB Cards Acquiring rappresenta il business di merchant acquiring di Deutsche Bank in Italia, che conta circa 15 mila commercianti e 19.300 Pos collegati. Icbpi stima che, includendo sinergie e risparmi di costo, DB Cards Acquiring avrebbe contribuito per circa 5,5 milioni di euro all’ebitda rettificato pro-forma del gruppo per i 12 mesi che si sono chiusi al 30 settembre scorso a quota 216,4 milioni (dai 200,2 milioni di ebitda di un anno prima), a fronte di commissioni e ricavi da servizi che si attestavano a 642,49 milioni (da 619,7 milioni).
Contestualmente alla sigla di questo accordo, Mercury BondCo ha prezzato ieri 600 milioni di euro di nuovi bond senior secured a scadenza 2021 e strutturati come Pik toggle notes, ossia prevedono una quota di interessi da pagare cash al 7,125% all’anno e una quota di interessi da pagarsi capitalizzati a scadenza (Pik) al 7,875% all’anno. Si tratta peraltro di condizioni molto migliori rispetto a quelle spuntate lo scorso dicembre in occasione di un private placement sempre da 600 milioni di euro. In quell’occasione i bond, sempre nella forma di PIk toggle notes, pagavano una cedola variabile pari al tasso euribor 6 mesi più l’8,75% e un interesse Pik pari al tasso euribor 6 mesi più il 9,5%.
I nuovi bond, che hanno ottenuto rating provvisorio di Moody’s B3, sono stati collocati alla pari a un rendimento del 7,125% e saranno quotati alla Borsa del Lussemburgo, dove sono già quotati i titoli emessi nel novembre 2015, sempre a scadenza 2021, a supporto del buyout di Icbpi da parte dei fondi. In quel caso si era trattato di una tranche da 900 milioni a tasso fisso e di un’altra da 200 milioni nella forma Pik toggle (e Moody’s ieri ha confermato il rating B3 anche per quei bond, ma ha abbassato l’outlook a negativo da stabile, mentre ha confermato il rating corporate a Ba2 per Icbpi).
Quanto incassato con il nuovo bond servirà a finanziare l’annunciata acquisizione delle attività di merchant acquiring di Mps per 520 milioni, quella di almeno il 92,4% del capitale di Bassilichi (gruppo attivo nel business process outsourcing e partner di riferimento per banche, aziende e pubblica amministrazione, valutato 230 milioni) e appunto quella delle attività di merchant acquiring di Deutsche Bank in Italia.
Per Icbpi, si tratta della quarta acquisizione dall’ingresso dei fondi nel capitale, considerando anche quella del maggio 2016 di Setefi, la società specializzata in servizi di pagamento controllata al 100% da Intesa Sanpaolo, e Intesa Sanpaolo Card (le pay card emesse all’estero dalla banca) per 1,035 miliardi.
Grazie alle ultime acquisizioni Icbpi ritiene di poter registrare sino a 24,5 milioni di euro addizionali di ebitda rettificato pro-forma nel 2019, prodotti per 4,5 milioni dal business delle carte di DB, per 18 milioni da quello delle carte di Mps e per 22 milioni da Bassilichi. Nelle ultime due operazioni (Mps e DB Cards), Icbpi è stata supportata dall’advisor Mediobanca.
Guidato dal ceo Paolo Bertoluzzo, ex top manager di Vodafone, Icbpi prosegue quindi nella strategia di costruzione di un polo dei servizi di pagamento da quotare a Piazza Affari e in grado di mettere sul piatto il circuito delle carte CartaSi, Setefi, Mps e appunto Deutsche Bank.