illimity Bank ha cartolarizzato un portafoglio di crediti performing dal valore nominale di circa 530 milioni di euro, composto da 82 finanziamenti concessi dalla stessa illimity a 69 imprese del segmento SMEs e mid-cap.
Arranger dell’operazione sono stati la stessa Illimity insieme a JP Morgan, entrambi assistiti sul piano legale da Chiomenti, con Illimity che agisce anche come servicer e Banca Finanziaria Internazionale come back-up servicer, corporate servicer provider e rappresentante dei bondholder. BNY Mellon agisce infine come account bank e paying agent (si vedano qui il comunicato stampa, qui avviso in Gazzetta Ufficiale e qui il Prospetto dei bond).
Più nel dettaglio, il veicolo di cartolarizzazione Colt SPV srl ha acquisito il portafoglio di crediti assistiti da garanzie rilasciate o da SACE (il 76,2% del portafoglio) o dal Fondo Centrale di Garanzia (23,8%) in quella che è stata la prima operazione di cartolarizzazione in cui sono state trasferite anche le garanzie SACE. I titoli abs sono poi stati tutti sottoscritti da Illimity.
L’spv ha emesso tre classi di titoli: 375 milioni di euro di tranche senior con rating A di DBRS, A1 di Moody’s e A di ARC Ratings che paga una cedola pari al tasso euribor 3 mesi più 2%; 79,1 milioni di euro di tranche mezzanine con rating B di DBRS, B2 di Moody’s e B+ di ARC, che paga una cedola pari al tasso euribor 3 mesi più 2,7%; e 116 milioni di euro di tranche junior senza rating e con cedola variabile con uno spread del 5%. I titoli senior e mezzanine sono stati ammessi a negoziazione sul segmento ExtraMOT PRO di Borsa Italiana.
Secondo quanto riferito da DBRS nel suo report, i prestiti alla data della selezione, cioé a fine ottobre 2022, erano tutti in bonis, tuttavia, alcuni debitori erano stati classificati in precedenza come non performing e sono stati poi oggetto di misure di ristrutturazione. Il portafoglio non è granulare, con i primi 1, 10 e 20 mutuatari che rappresentano rispettivamente il 5,3%, il 41,1% e il 65,8% del saldo del portafoglio. Al 31 ottobre 2022, 55 prestiti erano in fase di preammortamento (cioè pagavano temporaneamente rate di soli interessi).