Intesa Sanpaolo e Tenax Capital (controllata dal 2019 dalla conglomerata cinese Fosun International Limited, si veda altro articolo di BeBeez) hanno sottoscritto un Memorandum d’Intesa finalizzato a costituire un fondo di debito denominato Tenax Sustainable Credit Fund, gestito dalla stessa boutique di asset management e da investire su un target di pmi italiane. La raccolta, il cui obiettivo è di almeno 300 milioni di euro, coinvolgerà investitori istituzionali italiani ed europei attivi nel mondo del private debt (si veda qui il comunicato stampa).
Come suggerisce il nome, il nuovo fondo di debito farà molta attenzkone ai temi ESG, privilegiando progetti e operazioni che rispettino i criteri di sostenibilità. Tenax Capital avrà il compito di analizzare, selezionare e approvare gli investimenti che entreranno a far parte di Tenax Sustainable Credit Fund, gestire il fondo e collocarne le quote ad una platea di investitori istituzionali e assicurativi. Quest’ultimi potranno godere di favorevoli requisiti patrimoniali ai fini della Solvency II Directive dal momento che il fondo può accedere alle garanzie fornite dallo European Investment Fund come è avvenuto per gli altri fondi di Tenax Capital.
Quanto a Intesa, questa iniziativa le consentirà in prospettiva di ampliare i canali di supporto finanziario al mondo delle imprese italiane, mettendo a disposizione di Tenax Capital e degli investitori del fondo la propria capacità di origination, nell’ambito di un modello Originate to Share sempre più strategico per la Divisione IMI CIB. Tale approccio permette di ampliare la capacità di credito mantenendo l’attenzione sui rischi e su un’allocazione efficiente del capitale.
Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking guidata da Mauro Micillo, parteciperà all’iniziativa sia in qualità di anchor investor che come originator, non esclusivo, degli asset del fondo.
Massimo Mocio, Deputy Chief e Responsabile Global Markets & Investment Banking della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo dichiara: “Nell’attuale contesto economico e di mercato, la prospettata collaborazione fra Intesa Sanpaolo e Tenax Capital potrà rappresentare una modalità aggiuntiva per incrementare la capacità di finanziamento a supporto della crescita delle aziende italiane e delle loro filiere strategiche, rafforzando le relazioni fra istituti bancari e investitori finanziari specializzati nel debito privato, mantenendo un attento presidio del rischio”.
Massimo Figna, fondatore e ceo di Tenax Capital, ha aggiunto: “L’accordo rappresenta anche il riconoscimento del ruolo centrale che Tenax Capital ha ormai assunto nel mercato del private debt dove la società è attiva dal 2012 e, con quello che viene oggi presentato, ha già lanciato sei fondi. Il nuovo veicolo intende favorire il ruolo sempre più importante del mercato dei capitali nel finanziamento delle imprese riducendo il gap che attualmente separa l’Italia dalla media dei Paesi europei dove il private debt ha raggiunto una quota del 67% (il 34% in Italia)”.
Fondata nel 2004, Tenax Capital è specializzata in investimenti in private debt di pmi, insurance link securities, financial equity e polizze vita unit linked, con 2,5 miliardi di euro di masse in gestione. Con uffici a Londra, Milano e Francoforte, dal 2019 è controllata al 75% da Fidelidade, compagnia d’assicurazione leader in Portogallo (Fosun Group), dopo aver rilevato la quota direttamente dal fondatore Massimo Figna che ha comunque continuato a detenere il 25% (si veda altro articolo di BeBeez). Tenax è una delle poche asset management europee che gode dal 2015 della garanzia offerta dai programmi dall’European Investment Fund per il supporto alle Piccole e Medie Imprese. Contestualmente all’acquisizione il gruppo Fosun ha sottoscritto per 30 milioni di euro un fondo di private debt di Tenax che allora era in fase di raccolta.
Soltanto pochi giorni fa Tenax Capital, per conto di Tenax PMI, ha sottoscritto un prestito obbligazionario insieme a un pool di primari fondi di private debt e banche italiane, finanziando di fatto l’acquisizione del fondo Alcedo IV di Dalbo A/S (si veda altro articolo di BeBeez), storica azienda danese attiva nello stesso settore con ricavi consolidati che si aggirano attorno ai 60 milioni di euro, fondata nel 1948 da Henry Pedersen e sinora controllata dalla omonima famiglia. Tra i sottoscrittori del bond si menzionano anche Finint sgr, che ha agito per conto del fondo di private debt PMI Italia II, Banca Finint e ICCREA Banca.
In passato, c’erano state anche altre sottoscrizioni tra cui quella del minibond da 5 milioni di euro emesso nel 2020 dalla casa editrice Eli-La Spiga Edizioni- Pigini Group, (si veda altro articolo di BeBeez), e quella di un anno prima del bond da 20 milioni di euro di Abramo Customer Care spa, società specializzata nei servizi di assistenza clienti e della gestione dei processi di back office (si veda altro articolo di BeBeez).