Il fondo Alcedo IV di Alcedo sgr, che già controlla il costruttore di macchine agricole Demetra spa, ha acquisito Dalbo A/S, storica azienda danese attiva nello stesso settore, fondata nel 1948 da Henry Pedersen e sinora controllata dalla omonima famiglia, dando così luogo a uno dei principali gruppi europei delle macchine agricole, facendo leva sui tre marchi Agrimaster, Breviagri e appunto Dalbo, con ricavi consolidati che si aggirano attorno ai 60 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’acquisizione di Dalbo è stata finanziata con l’emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto da un pool di primari fondi di private debt e banche italiane, ovvero Finint sgr per conto del fondo di private debt PMI Italia II, Tenax Capital per conto di Tenax PMI, Banca Finint e ICCREA Banca.
Alcedo e Demetra sono stati assistiti dallo studio legale Bird&Bird e da Morten Rosenmejer per i profili legali danesi, Simon & Kucher per l’analisi competitiva, KPMG per la due diligence finanziaria e fiscale e da ERM per quella ESG. I finanziatori sono stati assistiti dallo Studio Legale Orrick.
Alcedo IV aveva rilevato l’80% di Demetra, titolare dei marchi Agrimaster e Breviglieri, nell’ottobre 2017 da B4 Holding I, sicaf gestita da B4 Investimenti sgr , per 13,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
B4 Holding a sua volta aveva acquistato il controllo del gruppo nel settembre 2014, nominando Luciano Paiola presidente e amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez). Allora B4 Holding aveva rilevato per 10 milioni di euro l’80% di Agrimaster, con il restante 20% che era rimasto nelle mani della famiglia fondatrice, i Martoni. Agrimaster era stata valutata sei volte l’ebitda, sulla base di ricavi consolidati 2013 di 11 milioni e un ebitda di 1,78 milioni.
Demetra, con i marchi Agrimaster e Breviagri, gestisce due stabilimenti con sede in Italia, rispettivamente a Molinella (BO) e Nogara (VR). È un’azienda leader nelle macchine e attrezzature specializzate nella manutenzione e preparazione del terreno, come trinciatrici, decespugliatori, erpici rotanti e motozappe. Nel suo settore di riferimento, offre un’ampia gamma di prodotti personalizzati e di alta qualità con tempi di consegna più brevi rispetto ad altri player di mercato.
Agrimaster, nata nel 1984, è specializzata nelle trince e bracci decespugliatori, mentre Breviagri, con oltre 75 anni di storia, produce soprattutto erpici e zappatrici. Negli ultimi anni Demetra è cresciuta sia in Italia che all’estero, rafforzando la propria leadesrship nelle nicchie di riferimento con una presenza in più di 80 Paesi e una forte posizione di mercato in Francia, Italia e Germania.
Dalbo, fondata nel 1948, è specializzata nelle mchine per la preparazione del letto di semina. Dalbo ha una significativa presenza nel mercato del Nord Europa, in particolare Regno Unito, Germania e Paesi nordici. Dalbo ha una presenza diretta nel Regno Unito e in Francia con filiali locali interamente controllate. L’azienda gestisce uno stabilimento vicino a Vejle, nel sud della Danimarca, e impiega circa 80 dipendenti.
Con il supporto di Alcedo, il nuovo gruppo intende consolidare la leadership di mercato in Europa facendo leva su una presenza geografica complementare e su un’ampia gamma di prodotti. Dalbo continuerà a essere gestita dall’attuale management team guidato dall’amministratore delegato Carsten Jensen, mentre Paiola, ceo di Demetra, sarà il presidente di Dalbo e del nuovo gruppo, con il mandato di guidare il piano di crescita strategica.
“L’acquisizione di Dalbo è un passo importante nella creazione di un player europeo indipendente leader nel settore delle attrezzature agricole” spiega Paiola. “Demetra e Dalbo beneficeranno dell’ampia copertura commerciale sul mercato europeo con tre noti marchi e un ampio portafoglio di prodotti di alta qualità in grado di soddisfare le diverse esigenze degli agricoltori. Per quanto riguarda la preparazione e la manutenzione del terreno, saremo in grado di offrire una gamma di prodotti unica tra le più complete sul mercato, che va dalle trince, agli erpici, ai rulli e ai coltivatori per la preparazione del letto di semina, con forti sinergie commerciali e industriali da sviluppare”.
Maurizio Tiveron, presidente e partner di Alcedo, ha commentato: “L’acquisizione di Dalbo segna un passo importante nel nostro progetto di realizzare un investimento di successo nel mercato delle attrezzature agricole in Europa. Faremo leva sulla nostra conoscenza del mercato e sul forte posizionamento competitivo del Gruppo per favorirne la crescita sia per linee interne che attraverso ulteriori acquisizioni, in un settore ancora fortemente frammentato, con l’obiettivo di raggiungere ricavi consolidati di 100 milioni di Euro nel medio termine”.
Alcedo sgr è uno dei principali operatori nel private equity in Italia ed è specializzata nella gestione di fondi di investimento alternativo di tipo chiuso riservato. La società ha sede a Treviso e da oltre 30 anni investe in reaòtà produttive italiane di eccellenza, con un focus prevalente sulle piccole e medie imprese del Nord e Centro Italia. Il team di investimento ha sviluppato un approccio unico all’investimento in Capitale per la Crescita, basato non solo sull’apporto finanziario ma anche e soprattutto sulla capacità di instaurare stretti rapporti di partnership con gli imprenditori e i manager, finalizzati ad alimentare il processo di crescita delle aziende oggetto dell’investimento, secondo piani e prospettive condivise con i soggetti medesimi, mettendo a servizio le esperienze maturate e le eventuali sinergie derivanti dalle diverse esperienze partecipative.
Alcedo ha recentemente chiuso la raccolta del Fondo Alcedo V a un importo di 238 milioni di euro. Ricordiamo che lo scorso agosto Il fondo Alcedo V, nel suo secondo investimento, ha acquisito il 64,2% di Ekalab srl società produttrice di integratori alimentari, nutraceutici, fitoterapici, farmaceutici e dispositivi medici. A vendere sono stati i soci di riferimento, Giuseppe Salvadori, Josef Peron e Andrea Rosso, che manterranno una quota del 35,8% e i rispettivi ruoli operativi di co-amministratori delegati. L’operazione è stata finanziata dai fondi di private debt di Finanziaria Internazionale Investments sgr e Riello Investimenti Partners sgr (si veda altro articolo di BeBeez).