P&G sgr, boutique italiana di gestione del risparmio attiva dal 2004 e tra i principali operatori europei negli investimenti in cartolarizzazioni, nel settore del credito, del private equity e del real estate, ha chiuso il 2021 con ricavi a 5,9 milioni di euro, segnando un incremento del 58% rispetto al 2020 e il margine operativo lordo si attesta su oltre 1,6 milioni, più che triplicato rispetto all’anno precedente (si veda qui il comunicato stampa). Così ora la società punta a un’ulteriore espansione, con un target di ricavi di 10 milioni di euro per il 2024 e un obiettivo di MOL a 3 milioni.
Al 31 dicembre 2021 l’sgr aveva 500 milioni di euro di asset in gestione. In particolare, il fondo flagship della società, P&G Structured Credit Opportunities, che investe principalmente in note abs (Asset Backed Securities) europee ha raggiunto quota 119 milioni. Tra gli investimenti più noti in cartolarizzazioni nel 2021 da parte dei fondi di P&G, ricordiamo quello dello scorso giugno nelle note abs della piattaforma di compravendita di auto usate brumbrum (si veda altro articolo di BeBeez). P&G, insieme a Oaktree Capital Management, ha sottoscritto le note senior della cartolarizzazione da 65 milioni di euro complessivi strutturata per finanziare l’acquisto di vetture offerte in piattaforma. Nel dettaglio è stato costituito l’spv brumbrum Rent spa, che ha emesso 50 milioni di euro di titoli senior che sono stati sottoscritti da fondi gestiti da Oaktree e P&G sgr, assistiti da Phinance Partners come financial advisor, e altri 15 milioni di euro di titoli junior che sono stati sottoscritti dalla stessa brumbrum che svolge anche il ruolo di portfolio manager dell’operazione.
Sempre a giugno, P&G ha sottoscritto circa il 20% della tranche junior della cartolarizzazione di prestiti alle pmi, con garanzia del Fondo Centrale, di Banca Valsabbina da 170 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’operazione ha l’obiettivo di finanziare un programma di erogazioni di credito a favore di pmi da parte di Banca Valsabbina, che sono stati ceduti al veicolo di cartolarizzazione Valsabbina SME Platform spv srl fino allo scorso marzo. L’operazione era stata originata tramite il gruppo NSA (primo mediatore creditizio italiano per le imprese), con Phinance Partners come arranger.(si veda altro articolo di BeBeez)
Sempre in tema di abs, ricordiamo che P&G, oltre a due fondi dedicati alle operazioni di cartolarizzazione (tra cui il P&G Structured Credit Opportunities), gestisce anche un mandato di gestione in abs e CDO di abs. Questo ultimi, assimilabili a fondi chiusi, acquistano debito di vari emittenti di varie tipologie, lo cartolarizzano ed emettono asset backed securities, che vengono poi sottoscritte da terzi investitori. In particolare, nel novembre 2021 l’sgr ha chiuso CDO Zoo ABS 4 Plc, lanciato nell’aprile 2007, con un rendimento record del 14% annuo per la classe più junior, a seguito della vendita degli ultimi tre titoli in portafoglio nell’asta tenutasi a metà ottobre. Zoo ABS 4 era stato sottoscritto da un pool di investitori istituzionali internazionali e aveva un portafoglio originario di 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre ai veicoli di investimento in cartolarizzazioni, P&G sgr gestisce anche cinque fondi immobiliari, tre fondi di credito e un fondo di private equity. A proposito di fondi di credito, ricordiamo che nel gennaio 2020 P&G aveva lanciato il suo primo fondo dedicato agli Npl, battezzato P&G Credit Management Uno (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo era nato a seguito del conferimento da parte di cinque banche e di un Cofidi di Npl per 50 milioni di valore lordo. Nel novembre 2020, poi, l’sgr aveva lanciato il fondo P&G UTP Management, dedicato agli UTP (si veda altro articolo di BeBeez). Quel veicolo è stato avviato a seguito del conferimento di 19,3 milioni di euro di crediti UTP del valore lordo di 35 milioni di euro, originati da banche di piccole e medie dimensioni. In occasione del lancio del fondo UTP, l’sgr aveva anche comunicato di avere il pipeline anche un fondo dedicato all’invoice financing.
“Nel contesto attuale di volatilità e incertezza, gli investimenti in asset alternativi e in particolare in abs continuano a rappresentare un’opzione attraente per gli investitori in cerca di rendimenti decorrelati dall’andamento dei mercati”, ha commentato Fabiana Gambarota, managing director di P&G Sgr.
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2021, che testimoniano la capacità di P&G sgr di inserirsi con agilità in nicchie di mercato che sfuggono ai player più grandi, generando valore per i nostri investitori e partner”, ha aggiunto Luca Peviani, managing director di P&G sgr.
Fondata nel 2004 da Luca Peviani e Fabiana Gambarota, l’sgr nel dicembre 2018 ha ceduto ad Azimut Holding il ramo d’azienda di riferito principalmente alla gestione di fondi UCITS e di fondi alternativi non riservati (si veda qui il comunicato stampa di allora). P&G collaborava con il Gruppo Azimut fin dal 2016, con il primo progetto avviato congiuntamente relativo al fondo lussemburghese AZ Multi Asset – ABS, con delega di gestione in favore a P&G. Il fondo era stato avviato nel gennaio 2017 e a fine 2018 aveva raggiunto masse di oltre 600 milioni di euro. In seguito a quella prima iniziativa, Azimut e P&G avevano definito un nuovo ambito di collaborazione nel segmento dei fondi retail con lo studio e il lancio del FIA mobiliare di tipo chiuso non riservato Azimut Private Debt, per il quale P&G si era aggiudicato parziale delega di gestione, in condivisione con DeA Capital Alternative Funds sgr e Green Arrow Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).