Si è chiuso in bellezza il 2021 per HAT sgr, uno dei principali operatori italiani indipendenti nella gestione di fondi di investimento alternativi specializzati, con asset in gestione superiori a 400 milioni di euro, controllata attraverso Horizon srl, dai managing partner Nino Attanasio (presidente) e Ignazio Castiglioni (ceo) e dal resto del management team.
Il Fondo HAT Technology & Innovation ha infatti registrato una crescita del NAV di oltre 5 volte il valore del precedente esercizio mentre HAT Sicaf ha registrato una crescita del NAV di oltre 1,1 volte. Sono poi arrivati a conclusione il Fondo HAT Sistema infrastrutture, con strategia di infrastrutture e una dotazione di 130 milioni di euro, che ha generato un ritorno pari a 3,1 volte il capitale investito; e il Fondo HAT ICT, con strategia di private equity e una dotazione di 50 milioni di euro, che ha generato un ritorno pari 2,5 volte. Il tutto grazie alla forte specializzazione dei fondi, con un focus nel settore dell’innovazione e della tecnologia (si veda qui il comunicato stampa). Non solo.
A proposito di performance, ricordiamo che il Fondo HAT Technology & Innovation nel 2021 ha ceduto Advice Group, società tecnologica innovativa attiva nel settore Marketing Technology attraverso la piattaforma di Digital Marketing, Loyalty & Promotion, a un veicolo societario partecipato dal fondo Metrika Tech e da Aegida Investments, registrando un rendimento superiore al 20% in termini di IRR; mentre HAT Sicaf a sua volta ha ceduto la sua partecipazione in Safety21 spa, società tecnologica attiva nel settore Smart Mobility e Smart Road attraverso l’offerta di soluzioni tecnologiche avanzate per la sicurezza stradale, cristallizzando un Irr superiore al 40% con un ritorno pari a quasi 7 volte il capitale investito. A comprare la maggioranza dal fondatore Gianluca Longo e da HAT Sicaf è stata la società tedesca di private equity Bregal Unternehmerkapital, mentre HAT sgr ha reinvestito con il fondo Technology & Innovation insieme ad alcuni importanti family office italiani ed europei e allo stesso Gianluca Longo.
A proposito di investimenti, ricordiamo che sempre il Fondo HAT Technology & Innovation, che nel corso dell’anno ha concluso la raccolta superando la dimensione obiettivo di 110 milioni di euro, ha partecipato, unico investitore italiano, al round da 130 milioni di dollari di Huma Therapeutics Ltd., società tecnologica innovativa londinese attiva nel settore del Digital Health. Il round è stato guidato da Hitachi Ventures (corporate venture capital dell’omonimo gruppo nipponico) e Leaps by Bayer (braccio armato di Bayer negli investimenti in biotech e life science) e vi hanno partecipato anche Samsung Next, Sony Innovation Fund di Innovation Growth Ventures (gestito da Sony Innovation Fund e Daiwa Capital Holdings), Unilever Ventures, affiancati da importanti business angel come Nikesh Arora (ex presidente di SoftBank), Michael Diekmann (presidente di Allianz).
Il fondo ha investito anche in Burke & Burke spa, società tecnologica attiva nel settore medtech, attraverso la commercializzazione di dispositivi biomedicali dedicati alla diagnosi e al trattamento del paziente in “area critica”. Il fondo ha investito come lead investor insieme a un club deal finanziato da alcuni family office, tra cui PFC (Notarbartolo), RadiciFin (Radici) e Nuova Sipaf (Giol), oltre a Paolo Astaldi e Francesco Conte.
Un altro deal del 2021 è stato quello relativo a Luisa Via Roma spa, società attiva nel settore e-commerce mediante la commercializzazione di prodotti fashion & luxury sulla piattaforma tecnologica proprietaria. HAT Technology & Innovation ha investito insieme a Style Capital, alla gioielleria Damiani e ad alcune famiglie imprenditoriali, acquisendo una minoranza significativa della società.
Infine il fondo ha deliberato a fine 2021 l’investimento in Platum spa, società tecnologica innovativa attiva nel settore della mobilità elettrica urbana (e-mobility) che produce monopattini elettrici ed e-bike. Il closing dell’operazione è poi stato condotto nei primi mesi del 2022. HAT ha investito accanto al lead investor Koinos Capital sgr, che ha agito attraverso il fondo Koinos Uno
In portafoglio, il fondo HAT Technology & Innovation ha poi anche Marval spa, società attiva nel settore della meccatronica, acquisita nel 2018 insieme al fondo FICC gestito da Fondo Italiano d’Investimento sgr.
Quanto ad HAT SIcaf, con strategia di private equity e una dotazione iniziale di 42 milioni di euro, ha perfezionato complessivamente 13 operazioni di investimento e 10 dismissioni.
Con riferimento invece ai prodotti giunti a conclusione e liquidati nel corso del 2021, il Fondo HAT Sistema infrastrutture, aveva investito in 8 società, tra cui SIA spa, gruppo europeo leader nella realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per carte di credito, pagamenti digitali e servizi di rete dedicati alle istituzioni finanziarie, ceduta a CDP Equity nel 2019 e successivamente fusa in Nexi); e Interporto Solare spa, produttore di energia grazie al più grande impianto fotovoltaico italiano su tetto realizzato sull’interporto di Padova, ceduta a ContourGlobal Solar Holdings Italy, una joint venture tra ContourGlobal e Credit Suisse Energy Infrastructure Partners.
A sua volta il Fondo HAT ICT aveva investito in 8 società, tra cui GPI spa, azienda di tecnologia e servizi per la sanità, che HAT ha contribuito a quotare in Borsa nel 2016; Lutech spa, gruppo leader in Italia nei servizi ICT per la digital trasformation, ceduta a One Equity Partners e oggi nel portafoglio dei fondi di Apax Partners; e Wiit spa, azienda leader in Italia nel cloud computing, che HAT ha poi accompagnato in Borsa.
Ignazio Castiglioni, co-fondatore e ad di HAT, ha commentato: “Il 2021 è stato un anno molto importante per HAT, durante il quale abbiamo concluso importanti operazioni che hanno consolidato la nostra strategia e il nostro modello di investimento. Le ottime performance dei fondi gestiti ci posizionano tra i gestori con i rendimenti più elevati a livello europeo nel nostro segmento. In un mercato del private capital competitivo e in forte sviluppo, il settore tecnologico continua a innovare e crescere a un ritmo vertiginoso, aprendo le porte a nuove e interessanti opportunità di investimento. La trasformazione tecnologica è, oggi più che mai, la chiave per un futuro ancora migliore: un pianeta più sano, un’economia più intelligente, una comunità diversa e inclusiva e un percorso più ampio verso la prosperità. Con l’acquisizione del 30% del capitale della SGR, rafforziamo il nostro impegno nel settore del risparmio a beneficio degli investitori in una fase di rapidi cambiamenti”.
Nino Attanasio, fondatore e presidente di HAT, ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, perché sin dalla nascita di HAT abbiamo voluto sviluppare prodotti di investimento in asset illiquidi fortemente specializzati, che rispondessero alle specifiche esigenze degli investitori, e potessero registrare performance da top-quartile. Con i nostri investimenti siamo al fianco delle aziende tecnologiche favorendone la crescita e sosteniamo la trasformazione digitale e i processi di innovazione promuovendone la competitività e lo sviluppo a livello internazionale, il tutto a supporto del sistema Paese”.
Ricordiamo poi che il management di HAT sgr ha di recente raggiunto il pieno controllo della società, rilevando il residuo 30% detenuto da Tecno Holding, società finanziaria partecipata da Camere di Commercio, società del sistema camerale e l’Unione italiana delle Camere di Commercio, presieduta da Carlo Sangalli e creata da Enrico Salza (si veda altro articolo di BeBeez)..
HAT sgr uno degli investitori monitorati da BeBeez Private Data,
il database del private capital di BeBeez, sviluppato in collaborazione con FSI
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