Diminuisce la raccolta dei fondi di private debt nel mondo, ma aumenta la loro capacità di investimento (dry powder) a quota 158 miliardi di dollari, il dato più alto dopo il picco a 179 miliardi di fine 2013. Ad avere più capitale disponibile sono i fondi dedicati al direct lending (52 miliardi), seguiti dai fondi di distressed debt (45 miliardi) e di mezzanino (38 miliardi). I fondi europei hanno in particolare una potenza di fuoco di 46 miliardi.
I numeri emergono dall’ultimo report di Preqin (scarica qui l’ultimo report trimestrale sul private debt di Preqin), che indica che nel primo trimestre di quest’anno nel settore del private debt hanno chiuso la raccolta 19 fondi per un totale di 16 miliardi di dollari, in netto calo dai 22 miliardi raccolti nel quarto trimestre 2014 da 28 fondi, anche se in aumento dai 12 miliardi del primo trimestre 2014.
I fondi di mezzanino hanno raccolto il 70% del totale del primo trimestre 2015, con la classifica guidata da GS Mezzanine Partners VI, che lo scorso febbraio ha annunciato il closing a quota 8 miliardi di dollari. I fondi di direct lending hanno raccolto quasi tutto il resto dei volumi (24%). A fare ,a parte del leone sono stati i fondi Usa che hanno raccolto 11,8 miliardi, seguiti dall’Europa, dove due fondi hanno raccolto 3,2 miliardi.
All’inizio del secondo trimestre 2015 in raccolta c’erano 237 fondi di private debt per un target complessivo di raccolta di 122 miliardi di dollari e con il direct lending come strategia principale. Il Nord America resta l’area geografica più presente nel settore con 125 fondi in raccolta per un totale di 63 miliardi di dollari di target. Segue l’Europa con 66 fondi e un target di 46 miliardi.