E’ stato pubblicato lo scorso 6 dicembre il Decreto n. 19765 della Regione Lombardia di approvazione delle caratteristiche dell’operazione della misura Basket Bond Lombardia per le filiere sostenibili, innovative e competitive. A breve quindi partirà la procedura per selezionare l’arranger che si occuperà di strutturare il programma di cartolarizzazione con il quale verrà sviluppato il basket bond. L’obiettivo, infatti, è quello di costituire entro il prossimo giugno l’spv che acquisirà i minibond emessi dalle pmi partecipanti alle filiere, con le aziende che potranno iniziare a luglio a candidarsi per partecipare al programma. Intanto, è attesa entro il prossimo 22 gennaio la pubblicazione del bando per accedere alla misura di agevolazione per il rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali regionali.
Lo hanno annunciato ieri in Regione Lombardia il direttore generale Sviluppo Economico, Armando De Crinito; il dirigente Competitività e Sostenibilità di Imprese, Ecosistemi e Filiere, Rapporti Istituzionali Carlo Bianchessi; e Gessyca Golia, dirigente della struttura Startup, Innovazione e Accesso al credito per le imprese, che hanno presentato ieri il pacchetto di misure del valore complessivo di 70 milioni di euro voluto dall’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, a supporto dello sviluppo delle filiere produttive (si vedano altro articolo di BeBeez e qui le slide di presentazione).
A oggi sono diventati 48 i progetti di filiera, strutturati con il coinvolgimento di quasi mille soggetti tra imprese, università, istituti di credito, centri di formazione e associazioni, in risposta alla manifestazione di interesse sollecitata dalla Regione Lombardia al fine di essere inseriti un apposito elenco ed essere quindi eligibili per accedere alle misure via via attivate dalla Direzione Sviluppo Economico della Regione, che fa capo l’assessore Guidesi. Come noto, i termini per la presentazione della manifestazione di interesse, partita nel marzo 2022, sono stati via via prorogati a ora c’è tempo per presentare domanda sino al prossimo 31 dicembre (si veda qui l’avviso informativo della Regione Lombardia). Ci si attende che alla fine i progetti ammessi saranno 51. Forte del successo riscontrato, la Regione ha deciso di convocare appunto ieri le capofila delle filiere riconosciute per presentare i prossimi passi della nuova strategia.
Sul fronte del basket bond, ricordiamo che la misura prevede l’emissione, da parte delle singole imprese partecipanti alle filiere, di minibond per un valore minimo di 1,5 milioni di euro e massimo di 10 milioni per impresa (si veda qui l’avviso informativo della Regione Lombardia). Saranno costruiti due portafogli di minibond: uno costituito da minibond emessi per finanziare gli interventi a sostegno del rafforzamento delle reti e delle aggregazioni di imprese, con un valore inizialmente stimato pari a 57,46 milioni di euro; e uno costituito da minibond emessi per finanziare gli interventi a sostegno all’adozione di modelli di produzione sostenibile, con un valore inizialmente stimato pari a 50,7 milioni. Potranno presentare domanda di partecipazione le filiere che presentino, attraverso l’impresa capofila, un progetto di filiera con ricadute positive sulla filiera e che preveda l’emissione di minibond da parte di almeno tre di esse.
Le aziende emittenti dovranno avere le seguenti caratteristiche: fatturato minimo di 5 milioni di euro, un rapporto PFN/EBITDA inferiore a 5 volte, un rapporto PFN/patrimonio netto inferiore a 3 volte; un rapporto ebitda/fatturato maggiore del 4%; e un rating almeno pari a BB, prima dell’emissione dei minibond
il valore complessivo della misura è di 32 milioni di euro suddivisi in due plafond: uno da 17 milioni, per il “Sostegno al rafforzamento delle reti e delle aggregazioni di imprese” ; e l’altro da 15 milioni, per il “Sostegno all’azione di modelli di produzione sostenibile”. L’agevolazione regionale si compone nel dettaglio di una garanzia a copertura del 100% delle prime perdite fino al 25% del valore di ciascun portafoglio di minibond e di un contributo a fondo perduto a copertura dei costi sostenuti per la strutturazione ed emissione dei minibond (costi per la certificazione dell’ultimo bilancio, per l’ottenimento del rating ammissibile fino a BB e per il compenso dell’arranger), entrambi a valere su un apposito fondo costituito presso Finlombarda spa (denominato Fondo BB Fi.Lo.).
Quanto invece alla misura di agevolazione per il rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali regionali, ricordiamo che ha un valore complessivo di 34 milioni di euro (si veda qui l’avviso informativo della Regione Lombardia). Del totale, 30 milioni di euro sono per “Sostegno al rafforzamento delle reti e delle aggregazioni di imprese” da destinare a contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato; e 4 milioni per “Sostegno agli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione”, da destinare a contributo a fondo perduto.
L’obiettivo è far crescere la capacità di innovazione, produzione e investimento delle imprese, in particolare pmi. Nello specifico, la misura riguarda l’innovazione, il miglioramento tecnologico e il rafforzamento competitivo delle filiere e degli ecosistemi industriali, nonché il sostegno alla costituzione e allo sviluppo di nuove filiere attraverso la realizzazione di progetti di filiera, anche integrati con attività di sviluppo sperimentale svolta da una grande impresa facente parte del raggruppamento di imprese.
L’importo del progetto di filiera complessivo ammissibile, incluse eventuali attività di sviluppo sperimentale, deve essere compreso tra un minimo di 750 mila euro e un massimo di 5 milioni. L’importo delle spese ammissibili per singolo partner deve essere di un minimo di 150 mila euro per le pmi, di 300 mila euro per le midcap e di 500 mila euro per le grandi imprese (per queste ultime importo massimo di 625 mila euro). Infine la durata massima dei progetti di filiera deve essere di 18 mesi (allungabili a 24 mesi per i progetti che
prevedono attività di sviluppo sperimentale) dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto di
concessione dell’agevolazione (salvo motivata proroga di 3 mesi).
L’agevolazione per le pmi e le midcap consiste, fino a copertura del 70% dell’investimento ammissibile, in:
- un contributo a fondo perduto nel limite massimo del 10% dell’investimento a seconda del regime di aiuto applicato e cioé aiuti “de minimis”, aiuti agli investimenti (Art 17 GBER lett. a), aiuti servizi di consulenza (Art. 18 GBER), aiuti a progetti di sviluppo sperimentale (Art. 25 GBER – lettera c), aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione (Art. 29 lett. b) e c) GBER) o aiuti alla formazione (Art. 31 GBER)
- e un finanziamento a tasso agevolato (1,5%), a copertura fino al 60% dell’investimento.
Per le grandi imprese, invece, l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso in percentuale (massimo 25%) sui costi ammissibili per l’attività di sviluppo sperimentale.