Stefano Zavattaro è stato nominato partner e country manager per l’Italia dell’operatore francese di debito mezzanino Capza, prima noto con il nome di Capzanine (si veda qui il comunicato stampa).
Zavattaro sarà responsabile degli investimenti di Capza in pmi italiane e supporterà i progetti di sviluppo transalpino delle società francesi, spagnole e tedesche del portafoglio di Capza. Zavattaro raggiunge l’associate Tommaso Galletta nella sede dell’ufficio di Milano dove il team verrà ulteriormente ampliato.
Zavattaro negli ultimi anni ha lavorato come advisor di Ambienta sgr e Alchemy Partners e siede tuttora nell’advisory committee del fondo Ania di F2i sgr. In precedenza ha lavorato come manager della multinazionale General Electric dove ha partecipato a numerose operazioni di m&a e private equity all’interno della divisione GE Capital. Successivamente ha avviato le attività di private equity in Italia per l’operatore francese di private equity Siparex, ha poi assunto la direzione della divisione private equity del gruppo Crédit Agricole ed è stato consulente per Heba Advisors.
Christophe Karvelis, executive chairman e fondatore di Capza, ha commentato: “L’Italia ha un network particolarmente dinamico di pmi, guidate dall’innovazione. Stefano porta con sè un consolidato know-how del private equity internazionale, ma soprattutto un network di imprenditori, banchieri e grandi esperti locali. Questa presenza locale è un fattore chiave per poter selezionare le opportunità di investimento con il migliore potenziale”.
Stefano Zavattaro ha aggiunto: “Capza offre alle pmi italiane una gamma flessibile e diversificata di soluzioni finanziarie unica nel mercato italiano e un eccezionale track record nel consolidamento di settori frammentati che caratterizzano l’economia italiana”.
Presente in Spagna dal 2016, in Germania dal 2017 e in Italia dal 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), la strategia di Capza si basa su team regionali esperti dei rispettivi ecosistemi locali. Negli ultimi due anni Capza ha già concluso 6 deal in Spagna, 3 in Germania e una in Italia. Quest’ultima era stata l’acquisizione di una quota di minoranza in Monviso, il gruppo produttore di fette biscottate e grissini a marchio Panmonviso, condotta al fianco di Cerea Capital II e di Céréa Mezzanine (si veda altro articolo di BeBeez).
Quando era stato aperto l’ufficio di Milano nel 2019, Capza aveva nominato country manager Philippe Minard, proveniente da Emisys Capital sgr. Minard è però poi passato a inizio 2020 alla guida di Anima Alternative sgr, la società di gestione di Anima sgr, dedicata ai private asset e in prima battuta al private debt (si veda altro articolo di BeBeez). Il primo fondo, dedicato al direct lending, ha annunciato il primo closing pochi giorni fa (si veda altro articolo di BeBeez).
Capzanine è un nome commerciale: il vero nome della management company è Atalante sas. Fondata nel 2004, Capzanine è supportata dal colosso assicurativo francese Axa, che dal 2005 è azionista della management company ed è uno de principali investitori nei fondi Capzanine, insieme a Eurazeo. Quest’ultima era a sua volta azionista di Atalante con una quota del 22%, che ha però ceduto ad Axa nell’aprile 2019 (si veda qui il comunicato stampa) con Axa che si è portata al 46% e con il restante 54% che continua a essere controllato dal management team di Capzanine, così come era stato già annunciato a gennaio 2019 (si veda qui il comunicato stampa).
Capza ha oggi circa 4,7 miliardi di asset in gestione. In particolare gestisce i quattro fondi Capzanine, Capzanine II, Capzanine III, Capzanine IV, che nel 2005, 2008, 2013 e 2016 hanno raccolto rispettivamente 203 milioni, 325 milioni, 350 milioni e ancora 350 milioni. Capza ha anche lanciato a inizio 2018 il fondo Capzanine Situations Spéciales, poi ribattezzato Capza Transition (si veda qui il comunicato stampa) che ha raccolto 194 milioni. Infine Capza ha annunciato lo scorso lo scorso luglio 2020 il primo closing della raccolta del fondo Capza V Flex Equity Fund, che investe in un mix di equity e debito mezzanino, con impegni per 450 milioni di euro su un target complessivo di 500 milioni (si veda qui il comunicato stampa). La società francese ha anche costituito la joint venture ArteMid con Amiral Gestion, che gestisce i fondi Artemid Corporate Loan. I fondi Artemid, che alla data di metà aprile 2018 avevano raccolto 758 milioni di euro, erogano direct lending a società francesi, affiancando le linee bancarie.